Adolescenti – Adolescentes, di Sebastien Lifshitz

Girato nell’arco di cinque anni, una cronaca di una giovinezza pieno di grazia, bellezza, istinto, vitalità con Lifshitz che è uno straordinario complice invisibile. Su Prime Video

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C’è qualcosa di miracoloso nel modo in cui il cinema di Lishitz filma tutti i suoi personaggi. Anche con Adolescenti, presentato al Festival di Locarno del 2019 alla Semaine de la Critique, è riuscito a dribblare le trappole del voyerismo e si è tenuto anche distante dal cinéma verité. Non c’è un metodo per fare questo. Anzi, la grazia, la bellezza, l’istinto, la vitalità di questo documentario (ma il termine è stretto, improprio, è piuttosto qualcosa di diverso, di indefinibile) del cineasta francese è proprio la mancanza di metodo, proprio come nel successivo, magnifico, Petite fille, presentato all’ultima Berlinale in Panorama Dokumente.

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Emma e Anaïs sono due amiche inseparabili. Eppure vivono in contesti familiari completamente differenti e sono diversissime tra loroi. Lifshitz le segue per cinque anni, dai 13 ai 18. Adolescenti è la loro storia, ma anche la cronaca di una giovinezza. Ma al tempo stesso scorre parallelamente anche la storia recente della Francia: l’attentato terroristico alla sede di Charlie Hebdo  del 2015, l’elezione di Macron il 7 maggio 2017 con reazione sdegnata di Anaïs e del padre. “Siamo fottuti” – “Un borghese di merda”.

“Inizialmente avevo organizzato – ha detto Lishitz – sessioni di quattro giorni a Brive. Era troppo a lungo. Le ragazze erano stufe, avevano fretta di vedermi tornare a Parigi. Quindi ho corretto il nostro protocollo riducendolo a due o tre giorni”. Quelle sessioni di girato però hanno rappresentato solo una parte del film. In Adolescenti c’è poi tutto il fuori-campo; sembra infatti di vedere frammenti delle telefonate, dei messaggi tra Lifshitz e le due ragazze nel corso dell’anno. E anche la storia delle loro famiglie, pure nella parte precedente all’inizio del film.

Qualcuno lo ha definito un Boyhood in versione femminile. Rispetto al film di Linklater, Adolescenti è anche più puro, perché più improvvisato. Lifshitz diventa un complice invisibile. All’inizio si tiene più a distanza, poi si avvicina man mano che cresce l’intimità con le due ragazze. Probabilmente il suo sguardo, anche nascosto, si sente sempre, soprattutto nei conflitti di Emma e Anaïs con la loro madre. Forse però la sua presenza è un punto di partenza per filmare quello che sta avvenendo. Poi cattura il legame, la diversità e la tensione. “Guarda come sono” dice la madre di Anaïs  alla sua. Oppure Emma sbotta nei confronti della sua: “Devi parlare continuamente”. Probabilmente ogni situazione è ricreata per essere avviata. Poi tutto appare vero. E la parola viene filmata e intrappolata e mantiene una forza devastante. “Non confondere musulmani con terroristi” urla Anaïs alla madre dopo l’attentato alla sede di Charlie Hebdo.

Emergono tracce anche del loro dolore privato: il padre spesso assente di Emma, la malattia della madre e la casa bruciata di Anaïs. Però anche i momenti spensierati, come nel momento in cui parlano di amore e sesso con i piedi nel fiume o citano il film Disney 16 Wishes. O ancora nelle parti in discoteca o nella gara di tuffi. Lì la vita supera il cinema, il vissuto s’impadronisce delle immagini.

Certo, si assiste a una mutazione fisica. Ma conta soprattutto la loro crescita, il loro pensiero che evolve e si confronta con i nuovi problemi ma anche i nuovi desideri. Il finale è travolgente. Emma e Anaïs si immaginano il futuro tra 20 anni. Poi scoprono che gli fa paura. Si, proprio la paura. C’è tra un anno e l’altro, una difficoltà, un’incomprensione e un dolore. Ma anche uno slancio incredibile, quello che porta il cinema di Lifshitz a un’altezza irraggiungibile. Le facce di Emma e Anaïs ce le ricorderemo a lungo. Hanno già un loro potenziale espressivo notevole. Adolescenti le valorizza ulteriormente e cattura ogni istante, ogni turbamento, ogni gioia. Anche qui, come in tutto il cinema di Lisfhitz, le due protagoniste hanno qualcosa di eccezionale. Bisogna solo mostrarlo. E lui ci riesce alla grande non ponendoselo neanche come obiettivo.

 

Titolo originale: Adolescentes
Regia: Sebastien Lifshitz
Interpreti: Anaïs, Emma
Distribuzione: Prime Video
Durata: 135′
Origine: Francia, 2019

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
4.8

Il voto al film è a cura di Simone Emiliani

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Il voto dei lettori
4.4 (5 voti)
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