Al posto tuo, di Max Croci

Al posto tuo di Max Croci evidenzia come i problemi del nostro cinema comico-sentimentale odierno, nonostante tutto, rimangano sempre gli stessi, ancorati dietro una ricetta produttiva asfissiante

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All’indomani di un’importante fusione aziendale, la nuova proprietà di un impresa di sanitari, alle prese con un ricco cliente giapponese, deve scegliere il direttore creativo a cui affidare il progetto. I candidati sono due, completamente diversi tra loro: Luca Molteni è un affascinante architetto womanizer, concentrato su stili di vita sani e appuntamenti galanti; Rocco Fontana, invece, è un geometra perennemente a dieta, con una numerosa famiglia e villino fuori città. Per colpa di una sadica decisione della loro capa, i due saranno costretti a vivere l’uno la vita dell’altro, per cambiare, definitivamente, i propri punti di vista.

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Nel momento in cui ci siamo trovati a dover recensiore A posto tuo, l’opera seconda del simpatico Max Croci, siamo stati molto tentati dal riproporre (con qualche aggiornamento, naturalmente) la recensione di una delle tante commedie italiane che sono apparse sul nostro sito negli ultimi anni (una su tutte: Sei mai stata sulla Luna?). Non vogliamo essere pedanti e ripetitivi, ma non possiamo non sottolineare come i problemi del nostro cinema comico-sentimentale odierno rimangano sempre gli stessi.

Al posto tuo 2La questione non è, certo, la mancanza di coraggio degli autori. Piuttosto, ad essere ormai asfissiante, è l’ostinata dedizione di molti produttori di ripetere (ormai alla nausea) la stessa mortifera ricetta narrativa-progettuale per un prodotto “perfetto”.

Ci troviamo cosi di fronte ai soliti elementi ridondanti: gli spunti iniziali vanificati (spesso influenzati dalla commedia commerciale americana, in questo caso Cambio vita di David Dobkin), il product placement, le gag ripetitive e le scelte ordinarie di casting. E’ probabilmente quest’ultima la “malattia” più grave di un sistema che, sempre in cerca del volto “sbanca botteghino”, cannibalizza i propri interpreti e personaggi (sperando che Stefano Fresi riesca presto a smarcarsi da questa deriva). In questo scenario anche i tentativi di Croci per destabilizzare la struttura reazionaria con elementi genuinamente politically incorrect si perdono, schiacciati da un meccanismo esile ma terribilmente ingombrante.

 

Regia: Max Croci
Interpreti: Luca Argentero, Ambra Angiolini, Stefano Fresi, Serena Rossi, Grazia Schiavo, Fioretta Mari, Carolina Poccioni, Marco Todisco, Gualtiero Burzi, Pia Lanciotti, Giulia Greco, Nicola Stravalaci, Roberta Mengozzi, Angela Melillo
Distribuzione: 01 Distribution
Durata: 90’
Origine: Italia 2016

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