Al via il Japanese Film Festival Online 2022

Da oggi fino al 27 febbraio si tiene la seconda edizione dell’evento, che offrirà in streaming la visione di 19 film giapponesi, oltre agli incontri con accademici e esperti di cultura nipponica

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Al via la nuova edizione del Japanese Film Festival Online, che offrirà da oggi fino al 27 febbraio una maratona no-stop di cinema giapponese contemporaneo, fruibile gratuitamente sul sito ufficiale della rassegna. Avviato lo scorso anno con grande successo, l’evento di cinema in streaming – organizzato da The Japan Foundation con il coordinamento delle varie sedi estere, tra cui l’Istituto Giapponese di Cultura – offre per la seconda edizione un’ampia varietà di titoli ancora in maggior parte inediti nel nostro paese. Nel corso dei 14 giorni di programmazione, i 19 film accessibili in lingua originale con sottotitoli in italiano, saranno inoltre affiancati da video interviste con i filmmakers, nonché da interventi e approfondimenti sul cinema giapponese da parte di accademici, critici e esperti di cultura nipponica.

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Il programma, composto da titoli che spaziano tra una molteplicità di generi, dal racconto di formazione alla fantascienza, dall’animazione al jidaigeki (film storico), riserva anche una sezione ai documentari, che quest’anno puntano lo sguardo su due tesori nipponici: il sumo, lo sport nazionale giapponese indagato attraverso la storia di celebri lottatori in Sumodo – The Successors of Samurai (Eiji Sakata, 2020), e il ramen, popolare prelibatezza culinaria oggetto del biopic sullo chef Kazuo Yamagishi in The God of Ramen (Takashi Innami, 2013). Tra i film inediti distribuiti negli scorsi mesi in Giappone, figurano Aristocrats di Yukiko Sode – inserito nella Top 10 dell’anno dall’autorevole rivista Kinema Junpo – una dramma carico di umanità, che affronta le differenze di classe vigenti nella società giapponese attraverso la storia di due rivali in amore, l’alta borghese Hanako, interpretata da Mugi Kadowaki (una delle attrici più brillanti del cinema nipponico recente) e la proletaria Miki, a cui presta il volto la talentuosa attrice e modella Kiko Mizuhara, e It’s a Summer Film di Matsumoto, un pregevole e atipico coming-of-age, che tra tinte fantascientifiche e citazionismo post-moderno, racconta il percorso di crescita dell’aspirante regista Hadashi (Marika Ito). Tra le opere di formazione figura anche Ito di Satoko Yokohama, che rilegge il percorso di maturazione (e di risoluzione del lutto) dell’omonima protagonista (Ren Komai, già vista in True Mothers) alla luce delle tradizioni culturali della prefettura di Aomori, cornice di riferimento ideale di un racconto che guarda al passato, per ragionare su alcune realtà del Giappone presente.

Oltre alle opere propriamente contemporanee, il Japanese Film Festival Online propone uno sguardo anche sul recente passato della cinematografia nipponica, portando all’attenzione del pubblico i lavori di alcuni filmmakers emersi nelle ultime due decadi. Tra questi spicca la presenza di Shinobu Yaguchi, che ha firmato alcune delle commedie più esilaranti degli ultimi 25 anni come The Secret Garden (1997), Waterboys (2001) e Swing Girls (2004), e di cui la rassegna propone Happy Flight (2008), un film dal cast corale, incentrato sui problemi quotidiani a cui va in contro uno stravagante equipaggio di volo. Spazio è dato anche all’animazione con un focus sul regista Yasuhiro Yoshiura, di cui saranno proposti Time of Eve the Movie, la continuazione dell’omonima serie anime sci-fi ambientata in un mondo futuristico in cui viene indagato l’utopico rapporto di convivenza tra esseri umani e androidi, e Patema Inverted (2013), un fantasy metafisico incentrato sulla storia d’amicizia/amore di due ragazzi che vivono in mondi diversi, capovolti l’uno rispetto all’altro. I film dell’animatore saranno anche oggetto di un intervento dei critici Raffaele Meale e Enrico Azzano, in uno dei cinque incontri in streaming organizzati dal Festival. Nella sezione “classici” sarà inoltre possibile visionare Rashomōn di Kurosawa, che con la vittoria del Leone D’Oro nel 1951 ha contribuito ad aprire le porte dell’Occidente alla cinematografia nipponica.

Per ulteriori informazioni sul programma del Japanese Film Festival Online, si rimanda al sito ufficiale dell’evento. È possibile partecipare agli incontri organizzati dalla rassegna, prenotandosi su Eventbrite.

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