Al via la 18a edizione del Festival del Cinema Europeo di Lecce

Da oggi fino all’8 aprile l’importante rassegna cinematografica salentina. Dodici film in concorso. Tra gli ospiti: Holland, Ceylan, Frears, Isabella Ferrari, Mastandrea e Francesco Maselli

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È ai nastri di partenza la XVIII edizione del Festival del Cinema Europeo, diretto da Alberto La Monica e Cristina Soldano, in programma a Lecce dal 3 all’8 aprile 2017, presso il Multisala Massimo. La missione del Festival è quella di porsi come intermediario fra culture e fra differenti linguaggi cinematografici, diventando un potenziale mezzo di promozione del cinema europeo.

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Tra i protagonisti di questa edizione, i registi Agnieszka Holland, Nuri Bilge Ceylan, Stephen Frears e Francesco “Citto” Maselli e gli attori Isabella Ferrari e Valerio Mastandrea.

OMAGGIO A TOTÒ

In apertura di rassegna, un omaggio al Principe Antonio De Curtis, in arte Totò, in occasione del 50° anniversario della sua scomparsa, con la presentazione in anteprima mondiale di Chi si ferma è perduto di Sergio Corbucci, restauro realizzato a cura della Cineteca di Bologna e Titanus, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, con il contributo del Festival del Cinema Europeo. La proiezione sarà presentata dal direttore della Cineteca di Bologna, Gianluca Farinelli, e si terrà lunedì 3 aprile alla presenza della nipote del Principe De Curtis, Elena Alessandra Anticoli De Curtis, e con la partecipazione straordinaria di Carlo Croccolo, che riceverà l’Ulivo d’Oro alla Carriera a pochi giorni dal suo 90° compleanno e racconterà al pubblico, la sua lunga carriera insieme a Totò, nel corso di un incontro condotto da Valerio Caprara.

I PROTAGONISTI DEL CINEMA EUROPEO

AgnieszkaLa sera del 5 aprile la regista polacca Agnieszka Holland, presentata da Massimo Causo, riceverà l’Ulivo d’Oro alla Carriera. Al termine dell’incontro con il pubblico, Holland introdurrà Spoor (Pokot, 2017) il suo ultimo film, presentato alla scorsa edizione della Berlinale, dove ha riscosso grande successo di critica. Il Festival del Cinema Europeo presenta per la prima volta in Italia un’ampia selezione della opere della Holland, oltre al già citato Spoor (2017): Attori di provincia (1979), Una donna sola (1981), La febbre (1981), Europa Europa (1990), Olivier, Olivier (1992), Il giardino segreto (1993), Poeti dall’inferno (1995), Washington Square L’ereditiera (1997), In Darkness (2011). Due volte candidata agli Oscar (nel 1985 con Raccolto amaro nella categoria per il Miglior Film Straniero e nel 1990 con Europa Europa, per la Sceneggiatura Non Originale), Agnieszka Holland ha iniziato in Polonia la carriera cinematografica come assistente di Krzysztof Zanussi, collaborando poi con Andrzej Wajda. Attori di provincia, uno tra i film emblema del “cinema dell’inquietudine morale”, è stato premiato dalla critica al Festival di Cannes nel 1980. Nel 1981 la regista emigra in Francia. La Holland ha lavorato molto anche per la televisione in numerose e celebri serie come House of Cards, The Wire, Cold Case e Treme.

Giovedì 6 aprile Ferzan Ozpetek presenterà al pubblico del Festival il regista turco Nuri Bilge Ceylan. Nel corso della serata sarà consegnato al regista l’Ulivo d’Oro alla Carriera e sarà proiettato il film Il Regno d’Inverno (2014), Palma d’Oro a Cannes nel 2014. Ecco i film in programma: Koza (Cocoon, 1995), Kasaba (1997), Nuvole di maggio (1999), Uzak (2002), Il piacere e l’amore (2006), Le tre scimmie (2008), C’era una volta in Anatolia (2011). Premio alla Miglior Regia con Le tre scimmie nel 2008 al Festival di Cannes, Nuri Bilge Ceylan con lo stesso film viene candidato all’Oscar per il Miglior Film Straniero. Ma il regista turco, con Cocoon, è stato anche autore del primo cortometraggio turco ad essere presentato in concorso nel 1995 al Festival di Cannes. E Cannes diventa per il regista una vetrina fondamentale per la propria carriera. Il Festival del Cinema Europeo, oltre a presentare la rassegna completa dei suoi film, propone anche una masterclass (giovedì 6 aprile alle ore 11.00) in cui il cineasta parlerà del proprio percorso al pubblico alla presenza del regista Ferzan Ozpetek.

FrearsSabato 8 aprile Stephen Frears incontrerà il pubblico, presentato da Heather Stewart, e riceverà L’Ulivo d’Oro alla carriera. Dopo l’incontro seguirà la proiezione del suo film The Queen – La regina (2006). Il Festival propone alcune delle pellicole più importanti del regista britannico: My Beautiful Laundrette (1985), Prick Up – L’Importanza di Essere Joe (1987), Le relazioni pericolose (1988), Due sulla strada (1996), Alta fedeltà (2000), Piccoli affari sporchi (2002), Tamara Drewe (2010), Philomena (2013), Florence (2016). Classe 1941, Frears si è imposto all’attenzione di critica e pubblico per il cinismo e l’arte dissacratoria presente nella maggior parte dei suoi film. Dopo i successi girati in patria, Rischiose abitudini del 1990 rappresenta per il regista la prima produzione americana voluta e prodotta da Martin Scorsese che ottenne la nomination all’Oscar per la Miglior Regia. Il 2006 è l’anno di The Queen con una straordinaria Helen Mirren che si aggiudica l’Oscar come Migliore Attrice e la Coppa Volpi al Festival di Venezia. Con il drammatico Philomena ottiene riconoscimenti in tutto il mondo, tra cui la Miglior Sceneggiatura al Festival di Venezia 2013 e ai BAFTA Awards 2014, nonché il David di Donatello come Miglior Film Europeo.

I PROTAGONISTI DEL CINEMA ITALIANO

Isabella Ferrari sarà al Festival la sera del 7 aprile per ritirare l’Ulivo d’Oro alla Carriera e sarà protagonista di un incontro col pubblico condotto da Laura Delli Colli; seguirà la proiezione del film Amatemi (2005), di Renato De Maria. I film in rassegna: Sapore di mare, di Carlo Vanzina (1983); Appuntamento a Liverpool, di Marco Tullio Giordana (1988); Romanzo di un giovane povero, di Ettore Scola (1995); Arrivederci amore, ciao, di Michele Soavi (2006); Caos calmo, di Antonello Grimaldi (2008); Un giorno perfetto, di Ferzan Ozpetek (2008); E la chiamano estate, di Paolo Franchi (2012); Il venditore di medicine, di Antonio Morabito (2013); La vita oscena, di Renato De Maria (2014). All’attrice è dedicata anche la mostra fotografica ISABELLA FERRARI. STORIA D’ATTRICE, allestita durante i giorni del Festival presso l’ex Monastero dei Teatini. Nella sua lunga carriera ha alternato commedie a film drammatici e più impegnati. Coppa Volpi come Miglior Attrice Non Protagonista al Festival di Venezia 1995 per Romanzo di un giovane povero, la Ferrari ha lavorato con i più importanti registi italiani ed è stata la moglie di Nanni Moretti in Caos calmo, per il quale ha ottenuto anche la nomination come Miglior Attrice ai David di Donatello, stessa nomination ottenuta anche per Arrivederci amore, ciao. Nel 2013 è tra i protagonisti del film Premio Oscar La grande bellezza di Paolo Sorrentino.

MastandreaLa sera del 4 aprile Valerio Mastandrea sarà protagonista di un incontro col pubblico condotto da Laura Delli Colli e ritirerà l’Ulivo d’Oro alla Carriera. Al termine dell’incontro seguirà la proiezione del film Fai bei sogni, di Marco Bellocchio (2016). I film in programma: Tutti giù per terra, di Davide Ferrario (1996); L’odore della notte, di Claudio Caligari (1998); Velocità massima, di Daniele Vicari (2002); Non pensarci, di Gianni Zanasi (2007); Un giorno perfetto, di Ferzan Ozpetek (2008); La prima cosa bella, di Paolo Virzì (2009); Romanzo di una strage, di Marco Tullio Giordana (2011); Gli equilibristi, di Ivano De Matteo (2012); La mia classe, di Daniele Gaglianone (2013). Vincitore del David di Donatello 2017 come Miglior Attore Non Protagonista per il film Fiore di Claudio Giovannesi, Valerio Mastandrea comincia la sua carriera cinematografica negli anni Novanta interpretando piccoli ruoli. L’attore ha sempre alternato il cinema (prediligendo quello indipendente) con il teatro e sempre nel 1997 è al Teatro Sistina con “Rugantino” nel ruolo che fu di Nino Manfredi. È stato diretto tra gli altri da Ettore Scola, Francesca Archibugi e Nanni Moretti.

Giovedì 6 aprile il regista Francesco Maselli, presentato dal critico Bruno Torri, riceverà l’Ulivo d’Oro alla Carriera. Al termine dell’incontro con il pubblico, Maselli introdurrà due cortometraggi da lui diretti: Ombrellai (1952) e Storia di Caterina (1953). L’omaggio propone inoltre: Gli sbandati (1955), Gli indifferenti (1964), Lettera aperta a un giornale della sera (1970), Il sospetto (1975), Storia d’amore (1986), L’alba (1991), Il compagno (film per la televisione, 1999), Frammenti di Novecento (2005), Le ombre rosse (2009). Impegno civile e politico, sempre nel nome della cultura, hanno caratterizzato l’opera e la vita di Maselli. Ha preso parte alla Resistenza molto giovane e a questa dedica nel 1975 un film, Il sospetto. Lascia gli studi liceali per seguire il Centro Sperimentale di Cinematografia dove si diploma nel 1949. All’inizio della sua carriera collabora con Zavattini e Visconti e nel 1957 debutta con il suo primo lungometraggio, Gli sbandati, con una giovanissima Lucia Bosè. Maselli è tra quei giovani pieni di speranza e fervore culturale che presero parte alle proteste contro le istituzioni e la Biennale di Venezia nel 1969.

I FILM IN CONCORSO

Sono dodici i film in anteprima nazionale individuati dal Comitato di Selezione composto da Cristina Soldano, Alberto La Monica e Luigi La Monica. Tutti i film in concorso saranno presentati dai registi che incontreranno il pubblico al termine della proiezione. La Giuria del Concorso Lungometraggi, presieduta da Marion Döring (Produttrice European Film Awards) e composta da Eva Zaoralová (Direttrice del Festival di Karlovy Vary), Lene Børglum (Produttrice), Tilde Corsi (Produttrice), Heather Stewart (Direttore Creativo Archivio Nazionale BFI), assegnerà l’Ulivo d’Oro e 5.000 € al Miglior Film, il Premio Speciale della Giuria, il Premio per la Migliore Fotografia e il Premio per la Migliore Sceneggiatura. Sempre tra i film del Concorso, saranno assegnati anche:

  • il Premio Fipresci (Federazione Internazionale della Stampa Cinematografica), attribuito dalla Giuria composta da Colette De Castro, Natalia Moussienko, Alberto Alfredo Tristano;
  • il Premio Cineuropa, attribuito dalla Giuria composta da Cécile Despringre (Direttrice Esecutiva SAA, membro del consiglio direttivo di Cineuropa) e Guillame Calop (Cofondatore di Les Arcs European Film Festival, Paris Coproduction Village, FestiCiné);
  • il Premio del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani per il Miglior Attore Europeo, attribuito dalla Giuria presieduta da Laura Delli Colli.

Ecco i film in concorso:
A date for mad Mary, di Darren Thornton (Irlanda, 2016)
A taste for ink / Compte tes blessures, di Morgan Simon (Francia, 2016)
Album / Albüm, di Mehmet Can Mertoğlu (Turchia, Francia, Romania, 2016)
Forest, 4 am. / Las, 4 rano, di Jan Jakub Kolski (Polonia, 2016)
Home is here, di Tereza Kotyk (Austria, 2016)
In the blood / I Blodet, di Rasmus Heisterberg (Danimarca, 2016)
Living and other fictions / Vivir y otras fincciones, di Jo Sol (Spagna, 2016)
My happy family, di Nana & Simon (Georgia, 2017)
Rosemari, di Sara Johnsen (Germania, Danimarca, Norvegia, 2016)
The constitution / Ustav Republike Hrvatske, di Rajko Grlić (Croazia, Repubblica Ceca, Slovenia, 2016)
When the day had no name, di Teona Mitevska (Belgio, Repubblica di Macedonia, 2017)
Hands of a mother, di Florian Eichinger (Germania, 2016)

LE ALTRE SEZIONI DEL FESTIVAL

Accanto alla sezione competitiva, la manifestazione salentina propone numerosi spazi di approfondimento, sezioni dedicate a cortometraggi e a documentari che rappresentano un percorso di ricerca di nuovi temi e di nuovi linguaggi audiovisivi.

COMMEDIA EUROPEA

Ritorna per il secondo anno la sezione dedicata alla commedia, una vetrina che presenta una selezione di cinque opere in anteprima italiana: The bloom of yesterday / Die Blumen von gestern, di Chris Kraus (Austria, Germania, 2016); The carer, di János Edelényi (Regno Unito, Ungheria, 2016); Tiger theory / Teorie tygra, di Radek Bajgar (Repubblica Ceca, Slovacchia, 2016); Vincent and the end of the world / Vincent, di Christophe Van Rompaey (Belgio, Francia, 2016) e The Migrumpies, di Arman T. Rihai (Austria, 2016).

PREMIO MARIO VERDONE

mrhOwr7kJ4uJJHd8JFwYWAZra2XE712hAvIpWENhY8XCDM4aTUjgJ7zXPr9EeRg6QlWZ-8tPt8A0wqNmBtYQcVNlSmh0egFbdyHzE6LvoMAI4av1wcwKsmUDuTGzHRrgSabato 8 aprile è la volta della VIII edizione del Premio Mario Verdone, istituito dal Festival insieme alla Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia e al Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, in accordo con la famiglia Verdone. Il Premio viene assegnato da Silvia, Carlo e Luca Verdone a un giovane autore (massimo 40 anni) che con la sua opera prima si è particolarmente distinto nell’ultima stagione cinematografica. Il riconoscimento vuole onorare il critico, saggista e storico del cinema Mario Verdone, sempre attento nella scoperta di artisti di talento, non solo nel cinema ma nel mondo dell’arte in generale, come dimostrano i suoi numerosi saggi e scritti. Ecco i finalisti di quest’anno: Marco Danieli per La ragazza del mondo, Fabio Guaglione e Fabio Resinaro per Mine, Michele Vannucci per Il più grande sogno. Inoltre in questa ottava edizione un riconoscimento speciale andrà a Gabriele Mainetti per Lo chiamavano Jeeg Robot (2015).

Venerdì 7 aprile, alle ore 15.00 presso il Castello Carlo V sarà presentato in anteprima il libro Carlo Verdone di Gianlorenzo Franzì (Città del Sole, 2017) che inaugura la collana I grandi registi. All’incontro parteciperanno l’autore e il regista/attore romano.

CINEMA & REALTÀ

La sezione, attraverso il cinema, intende dare visibilità a temi sociali e culturali di rilievo, proponendo un’occasione di riflessione e di approfondimento su argomenti ed eventi della realtà contemporanea. Ecco i titoli: Austerlitz, di Sergei Loznitsa (2016); Da pari a pari. Le prime donne al voto nel Salento, di Corrado Punzi (2017); Silenzi e parole, di Peter Marcias, (2017); The Trial – The State of Russia vs Oleg Sentsov, di Askold Kuro (2017); Un altro me, di Claudio Casazza (2016); Cosa faccio nella vita?, di Manuel De Pandis, Fabio Fusillo e Giovanni Sfarra (2017).

FESTIVAL IN CORTO / PREMIO EMIDIO GRECO

Per il quinto anno consecutivo, il Festival del Cinema Europeo, insieme al Centro Nazionale del Cortometraggio e d’intesa con la famiglia Greco, attribuisce un Premio in memoria del regista Emidio Greco, con l’intento di premiare un giovane autore italiano (massimo 35 anni) per il suo talento nella realizzazione di un cortometraggio. Il Comitato di selezione è composto da Jacopo Chessa (Direttore Centro Nazionale del Cortometraggio), Lia Furxhi (Presidente AIACE Nazionale) e Alberto La Monica (Direttore Festival del Cinema Europeo) e la Giuria, costituita dalla famiglia Greco, decreterà il vincitore.

Sabato 8 aprile alle ore 15.00 nel Castello Carlo V sarà presentato da Gemma Lanzo, Alessandro Greco, Anton Giulio Mancino, Francesco Maselli e Bruno Torri il volume Il cinema di Emidio Greco a cura di Gemma Lanzo (Edizioni dal Sud, 2017) che vuole restituire lo spirito di Emidio Greco, uomo dietro la macchina da presa, e il suo approccio creativo al cinema e alle politiche culturali.

FESTIVAL IN CORTO / VETRINA FONDAZIONE CSC

dzdg1-aCXvgzJCx6oH-mgCaq3vQBAkoz67PIMbrSo74Pvsay-e7t-IIVT_7-BGrJkKmEFmp1byvRjmY2c4ITWVNlSmh0egFbdyHzE6LvoMAI4av1wcwKsmUDuTGzHRrgCome ogni anno, questa sezione vuole promuovere alcune delle attività della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia. In collaborazione con la CSC Production, vengono presentati alcuni dei film di diploma degli allievi della Scuola Nazionale di Cinema di Roma. In collaborazione con la Cineteca Nazionale, infine, sarà presentato il restauro di Processo alla città, di Luigi Zampa (1952).

FESTIVAL IN CORTO / PUGLIA SHOW

Sono quattordici i cortometraggi selezionati per PUGLIA SHOW, tradizionale concorso riservato a giovani registi pugliesi under 35 anni, sezione curata da Luigi La Monica.
La Giuria del concorso, composta da Gemma Lanzo (critica cinematografica), Nico Cirasola (attore e regista) e Giancarlo Visitilli (giornalista e critico cinematografico), assegnerà il Premio CNC – Centro Nazionale del Cortometraggio, il Premio Augustus Color ed il Premio di 1.000 € offerto dalla Contessa Maria José Pietroforte di Petruzzi. Inoltre, verranno assegnati il Premio Rai Cinema Channel di 1.000 € – dalla Giuria composta da Maria Federica Lo Jacono e Manuela Rima (Marketing e Commerciale – Rai Cinema) – ed il Premio Unisalento.

FESTIVAL IN CORTO / SESSUALITÀ E CORPI: IL PIACERE FEMMINILE

Venerdì 7 aprile, nella sala 4 del Multisala Massimo, il Festival del Cinema Europeo di Lecce presenta lavori di quattro collettivi europei. A seguire, si terrà un dibattito tra la sociologa Mariella Popolla e le registe presenti, moderato dalla curatrice Sarah-Hèléna van Put.

CINEMA ED EUROPA: PREMIO LUX e SHORT MATTERS!

PREMIO LUX del Parlamento Europeo

Attraverso questo concorso cinematografico, il Parlamento Europeo favorisce il dibattito sulle questioni sociali e i valori che più rappresentano la società europea. L’obiettivo del Premio è di condividere la prosperità e la diversità del cinema europeo con il maggior numero di cittadini possibili e di suscitare una discussione sugli argomenti trattati nei film selezionati. Il Parlamento sostiene finanziariamente le spese per le traduzioni e la sottotitolazione dei tre film finalisti nelle 24 lingue ufficiali dell’UE, nonché l’adattamento per le persone con problemi di udito o ipovedenti del film vincitore. In rassegna i tre film finalisti: Vi presento Toni Erdmann, di Maren Ade (Germania, Austria, 2016), vincitore del Premio Lux 2016; Appena apro gli occhi – Canto per la Libertà, di Leyla Bouzid (Francia, Tunisia, Belgio, Emirati Arabi, 2016); La mia vita da zucchina, di Claude Barras (Svizzera, Francia, 2016).

SHORT MATTERS!

Si tratta della rassegna dei cortometraggi che hanno avuto la nomination al Best European Short Film Award 2016 dell’European Film Academy.

Realizzato dalla Fondazione Apulia Film Commission e dalla Regione Puglia con risorse del Patto per la Puglia (FSC), il Festival del Cinema Europeo è ideato e organizzato dall’Associazione Culturale “Art Promotion” con il sostegno del Comune di Lecce e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Direzione Generale Cinema. Il Festival del Cinema Europeo, riconosciuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo “manifestazione d’interesse nazionale”, è membro dell’Associazione Festival Italiani di Cinema e si pregia del Patrocinio del Parlamento Europeo, del Centro Sperimentale di Cinematografia, del S.N.G.C.I., della FIPRESCI, del S.N.C.C.I., del Centro Nazionale del Cortometraggio, dell’Agiscuola.

QUI IL PROGRAMMA COMPLETO DELLA RASSEGNA

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