Altri animali, di Guido Votano

Riesce a restituire alla vasta platea di organismi viventi la dignità di cui sono stati privati, proponendo anche delle nuove idee con cui ridefinire il rapporto con l’essere umano

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Gli animali, in casa e fuori, sono il punto di collegamento con le nostre origini, perché noi siamo animali.”
La frase pronunciata da Monica Pais, veterinaria capo della clinica Duemari di Oristano insieme al marito Paolo Briguglio, agli studenti di una scuola superiore è significativa della stretta corrispondenza tra la vita degli esseri umani e quella degli animali.
Il documentario girato da Guido Votano, in questo senso, si propone di esplicitare al massimo questo legame, facendo entrare la macchina da presa nelle sale operatorie della clinica in cui, ogni anno, circa 200 animali randagi vengono accolti e curati.
Aiutati da un giovane e volenteroso staff di infermiere, i due medici protagonisti (compagni sia nella vita che nel lavoro) mettono al servizio dei propri pazienti animali e dei loro rispettivi padroni, tutte le conoscenze acquisite nel campo della medicina veterinaria, che può vantare oggi un equipaggiamento tecnologico nettamente superiore rispetto ai decenni passati, come conferma tra l’altro lo stesso Paolo Briguglio in una scena.

altri animali foto

Gli interventi eseguiti, su animali che presentano spesso ferite più o meno gravi a seconda del fatto che siano randagi o meno, offrono allo spettatore l’occasione di vedere quanto sia effettivamente avanzata la scienza nel trattamento veterinario. Partendo dalle TAC per arrivare fino alla prescrizione dei farmaci veri e propri, si ha quasi l’impressione che sul letto operatorio ci siano delle persone umane al posto delle loro controparti a quattro zampe.
Ed è proprio in relazione a queste scene che la frase pronunciata da Monica Pais a inizio film trova ulteriore conferme: osservando i dettagli delle operazioni eseguite sui pazienti, che siano le anestesie somministrate piuttosto che l’applicazione dei punti di sutura, si cerca quasi sempre l’empatia dello spettatore che si trova “costretto” a toccare con mano la sofferenza a cui sono sottoposti questi animali, che nel caso dei randagi raggiunge delle vette altissime essendo esposti come sono alle malattie infettive o alle violenze delle persone più spregevoli.

Altri animali riesce, in definitiva, a restituire dignità alla vasta platea di organismi viventi che circondano l’uomo, troppo spesso privata di questo diritto. La cattiva condotta umana viene denunciata in alcune sequenze chiave, come quella del delfino sulla spiaggia, lasciato morire dissanguato a riva con la coda tagliata.
Ma dall’altra parte, il documentario propone anche delle nuove idee da cui ripartire, come quella del cosiddetto canile/orfanotrofio che permette di creare un ambiente sano e responsabile attorno ai propri ospiti, che non saranno quindi più soggetti alle ingiustizie del mondo.

Regia: Guido Votano
Distribuzione: Piano B Distribuzioni
Durata: 76′
Origine: Italia, 2024

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3
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