Amanda Seyfried. La maschera e il volto

amanda seyfried con eddie redmayne in Les Misérables

Decide di fare l'attrice dopo aver visto Leonardo Di Caprio e Claire Danes in Romeo + Giulietta e da qui forse esce la tipologia dell'eroina romantica che si vede anche nel personaggio di Cosette in Les Misérables. Poi c'è l'altra faccia, ambigua e pericolosa, spiazzante come si potrà vedere presto in Lovelace o nella mutazione in In Time

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amanda seyfried con eddie redmayne in Les MisérablesChissà cosa si nasconde dietro la faccia di Amanda Seyfried. O chissà quanti sono i suoi volti, le sue maschere. Uno è quello dell’eroina romantica di Dear John e Letters to Juliet, entrambi del 2010, di cui la sua figura di Cosette, in Les Misérables di Tom Hooper, può essere una variazione musical. Del resto, sulla tipologia di questi personaggi, il modello è dichiarato; sembra che la giovane attrice abbia deciso di fare questo mestiere a 10 anni dopo aver visto al cinema Leonardo Di Caprio e Claire Danes in Romeo + Giulietta (1996) di Baz Luhrmann. Inoltre il genere lo conosce bene dopo Mamma mia! (2008) di Phyllida Lloyd dove, sulle musiche degli ABBA, si è messa a cantare e ballare in una gara fisica all’ultimo respiro con la mamma Meryl Streep. Infine, ha visto proprio Les Misérables a 11 anni in una tournée regionale a Filadelfia e a 15 aveva già vestito i panni di Cosette in una recita della scuola: “Cosette è la principale fonte di luce, speranza e amore della storia. C’è la responsabilità di portare questa positività al ruolo perché per molti versi lei è anche molto tragica. E’ un personaggio magnifico da interpretare. E’ così piena di vita e possibilità. Tom Hooper è rimasto colpito da come sa cantare oltre che recitare. “Amanda ha il fantastico talento di essere molto brava in entrambe le discipline – ha detto il regista di Il discorso del Ree oltretutto sullo schermo è ipnotizzante”.

LovelaceDietro l’apparente candore e limpidezza del suo sguardo. Ed è per questo che i suoi personaggi possono diventare all’improvviso ambigui e pericolosi come ha capito il cineasta canadese Atom Egoyan che in Chloe. Tra seduzione e inganno (2009) le fa interpretare l’affascinante prostituta ingaggiata da una donna per avere conferme sull’infedeltà del marito.

Ma ci può essere però l’altra maschera, versione hot, dove stavolta, ancora più di altre, ha i riflettori puntati addosso. In Lovelace, diretto da Rob Epstein e Jeffrey Friedman e che sarà presentato alla prossima Berlinale nella sezione “Panorama”,  è la celebre pornostar di Gola profonda. Con lei ci saranno anche James Franco, Sharon Stone e Juno Temple. Per questo ruolo erano state prese in considerazione anche Kate Hudson e Olivia Wilde ma alla fine l’ha spuntata lei, in una parte che può lanciarla ancora di più ma essere anche pericolosa. Si attendono infatti anche delle polemiche e dei confronti da parte dei fans di Linda Lovelace e del celebre film del 1972 diretto da Gerard Damiano. Ma è anche un personaggio che può confermare ancora il coraggio delle sue scelte, la sua voglia di rimettersi in discussione come è accaduto per esempio in In Time di Andrew Niccol, uno dei suoi ruoli migliori, dove cambia completamente look. Capelli a caschetto rosso scuro, occhi di ghiaccio, una specie di fusione di due figure del cinema del regista tra Uma Thurman di Gattaca. La porta dell’universo (1997) e S1m0ne (2001) l’attrice creata al computer. amanda seyfried e justin timberlake in In TimeÈ artificiale e, insieme, reale. “Sylvia viene dall’alta società – ha sottolineato la Seyfried descrivendo il suo personaggio – e conduce un’esistenza mondana. Quello che le manca è solo un po’ d’avventura. S’imbatte in Will che inizialmente per lei è tutto tutto ciò che è male. Ma le fa sentire contemporaneamente anche il  pericolo e l’eccitazione”. Poi aggiunge: “Quando Will la prende in ostaggio, Sylvia lo ama e lo odia immediatamente. Poi le fa scoprire una vita che desiderava da tempo”.  Alcune voci le avevano attribuito una relazione col protagonista Justin Timberlake, ma che poi lei ha negato tutto in un’intervista. 

Nata ad Allentown, Pennsylvania, il 3 dicembre 1985, gli è stata subito trasmessa la passione per lo spettacolo dai genitori che da piccola la portano spesso a teatro. Il suo volto poi era passato nelle copertine dei libri di Francine Pascal, in una delle soap più celebri (Come gira il mondo, 2000), in diverse serie tv come Law & Order, CSI, Dr. House e soprattutto Veronica Mars dove è la migliore amica della protagonista. Sul grande schermo si fa notare in Mean Girls (2004) di Mark Waters dove è la più svagata delle tre ragazze del gruppo delle Barbie, le più popolari della scuola. La prima frase che rivolge a Cody (Lindsay Lohan) è: “Scusa, ma se vieni dall’Africa perché sei bianca?”. E dalla famosa partner di quel film, prende subito le distanze:“Non la sento e non ci tengo”.

amanda seyfried e lindsay lohan in Mean GirlsPoi il suo ruolo di 9 vite di donna (2005) di Rodrigo Garcia è stato pensato specificatamente per lei. Ha poi scritto e composto la canzone Little House che fa parte della colonna sonora di Dear John, ha recitato nel film dove era protagonista il suo ex-ragazzo Emile Hirsch in Alpha Dog (2006) di Nick Cassavetes e ha rappresentato due facce diverse dell’horror sentimentale, tra la sottomessa e inquietante Needy che è l’altra faccia di Megan Fox, di Jennifer’s Body (2008) di Karyn Kusama e il ‘doppio di Twilight’ nel mito della fiaba con Cappuccetto rosso sangue (2010) di Catherine Hardwicke. Altri mutamenti di lati oscuri e solari. Nel corso di una carriera dove lascia sempre di più il segno nei film che interpreta. Ma che poi vuole cambiare all’improvviso strada. E l’imminente Lovelace sarà il modo per scoprire quale nuova strada ha preso.

 

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