"AmeriQua", di Marco Bellone e Giovanni Consonni

AmeriQua

Nato da un'ideadi Bob Kennedy III, con un cast e una regia giovane e promettente, il film è pervaso da un clima goliardico e scanzonato. Ma il risultato  è lontano dalle intenzioni, e i personaggi che popolano questa Italia sono grotteschi e surreali, tanto da far pensare alla parodia di un gangster movie americano piuttosto che ad un affresco italiano

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AmeriQuaScritto e interpretato da Bob Kennedy III, ultimo rampollo di belle speranze di casa Kennedy, AmeriQua mette in scena una seqenza interminabile di stereotipi sull'Italia, per di più mescolati con grande cura e passione, visto che l'intenzione originaria era di dare vita a un gustoso ragù italiano. Un esperimento non molto riuscito però, se si considera che il cuoco, in questo caso, era americano. Dalla truffa con rapimento annesso per mano degli scagnozzi baffuti di un boss napoletano, all'incontro bizzarro con il re di Bologna (Lele Gabellone), un fuorisede sciatto e disoccupato, che vive di espedienti, all'innamoramento per la bella figlia del boss locale (Giancarlo Giannini), che minaccia di sposarlo dopo la prima notte insieme, ecco che lo stereotipo è servito.

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AmeriQua nasce da un'idea di Bob Kennedy III, che ha vissuto e studiato a Bologna per quattro anni, e che raccontando la sua esperienza in chiave finzionale avrebbe dovuto prendersi gioco degli stessi americani, che portano oltreoceano un'idea idilliaca dell'Italia, dei paesaggi assolati, del cibo variegato e saporito, della vita che scorre senza preoccupazioni, e che si barcamena tra uno sciopero improvvisato, un furtarello e un bel piatto di pasta asciutta. Il risultato però è lontano dalle intenzioni, e i personaggi che popolano questa Italia sono grotteschi e surreali, tanto da far pensare alla parodia di un gangster movie americano piuttosto che ad un affresco italiano. Dopotutto, non capita tutti i giorni di trovarsi nel fuoco incrociato di due bande rivali, con una borsa che trabocca di banconote da una parte e la nostra bella in ostaggio dall'altra, e forse non è un caso che Charlie trovi proprio qui la sua America, e faccia dell'Italia la sua nuova casa.

Con un cast e una regia giovane e promettente (Marco Bellone e Giovanni Consonni) il film è pervaso da un clima goliardico e scanzonato, ma se questo non sempre può bastare a far chiudere un occhio sulle pecche della sceneggiatura, di sicuro può riuscirci la colonna sonora firmata da Lucio Dalla e dal musicista esordiente Marco Sbarbati, autore della canzone "I don't wanna start", che racchiude in pochi versi l'esperienza di Charlie e di tutti i giovani che come lui, prima di assumersi le responsabilità della vita adulta, partono per un viaggio folle e sconsiderato in una terra lontana, e finiscono per ritrovare, dove meno se lo aspettano e grazie agli amici che mai avrebbero immaginato al loro fianco, le proprie origini e il punto esatto da cui iniziare una nuova vita.


Regia: Marco Bellone e Giovanni Consonni
Interpreti: Bob Kennedy III, Lele Gabellone, Alessandra Mastronardi, Giancarlo Giannini, Eva Murri, Alec Baldwin 
Origine: Italia, 2013
Distribuzione: Jabadoo
Durata: 99'

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