"Amore e altri crimini", di Stefan Arsenijevic


amore e altri crimini

Genesi e complicazioni inaspettate di una fuga. L’ultima giornata di Anica a Belgrado è raccontata da Stefan Arsenijevic in un film raffinato e intenso, straordinario nella sua intima, austera dolcezza. Profondo e vero, pieno di passione silenziosa, in punta di piedi. Elegante nella sua semplicità, nel suo mischiare l’involontaria comicità dei personaggi al loro inconsapevole romanticismo e poi posare tutto delicatamente sulla superficie malinconica della periferia post-comunista. Presentato al 58° Festival di Berlino.

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amore e altri criminiBelgrado. Anica ha quasi quarant’anni e una vita che non le basta più. E’ la fidanzata del malinconico boss del quartiere, Milutin, più vecchio di lei e a sua volta imprigionato nella sua tristezza inespressa. Anica ha deciso: partirà da Belgrado la sera stessa, dopo aver lasciato un suo ricordo ad ogni persona che ama. Tutto è pianificato nei minimi dettagli; ruberà i soldi dalla cassetta di sicurezza di Milutin e sparirà per sempre. Ma Anica non sa che il giovane e fedele braccio destro di Milutin, Stanislav, ha misteriosamente intuito quello che sta per succedere ed è deciso a dichiararle il suo amore e a partire con lei.
Presentato al 58° Festival di Berlino, Amore e altri crimini è il primo lungometraggio di Stefan Arsenijivic.
Molti sono gli spunti interessanti. C’è Belgrado, la Serbia, tutto un panorama umano rinchiuso in un mucchio di palazzoni grigi di stampo sovietico. Sul loro sfondo austero e gelato risalta l’incredibile, piccola umanità dei protagonisti. Lasciare tutto questo sarà per Anica uno sforzo molto più grande di quanto non avesse previsto.
La Belgrado di Arsenijevic è la città in cui comandano i piccoli criminali, che si spartiscono il territorio con e loro piccole attività più o meno lecite. E’ una città in transizione, che vive il passaggio da una piccola criminalità territoriale fatta di istinto di sopravvivenza e legami locali a quella spietata e senza storia di chi divora gli spazi costruendo centri commerciali.
Il ritratto di Milutin sfiora il surreale nella sua malinconia da gangster romantico.
C’è l’intensità ritmica di un racconto che si svolge tutto in un giorno, l’ultimo giorno di Anica a Belgrado. Il montaggio non cede alle lusinghe da video-clip e indugia invece sulle parole, sui vetri, su vecchi televisori malfunzionanti, sul gelo e sulle fronti corrucciate.
C’è l’amore, il vero “crimine” che lega i protagonisti del film, e rende tutto, fughe e rapine comprese, molto più difficile. I legami famigliari prima di tutto: Milutin che si strugge per la figlia (volontariamente) muta e per la morte dell’amato cane, Stanislav che si prende cura della madre cantante e Anica che saluta per l’ultima volta l’anziana nonna ormai annebbiata dalla vecchiaia. Poi gli amori perduti: il proprietario del videostore che soffre ancora per la sua ex-moglie, Milutin che cerca il perdono di un’ex-amante e Anica che si vendica elegantemente di un ex-fidanzato. Nel frattempo varie e diverse versioni di “Besame Mucho” sembrano quasi infestare la colonna sonora.

Dev’esserci qualcosa di profondo nel concepire l’amore come un crimine..”. Questo dice del suo film Stefan Arsenijevic. Ed è un piccolo film profondo e vero, pieno di passione silenziosa, in punta di piedi. Elegante nella sua semplicità, nel suo mischiare l’involontaria comicità dei personaggi al loro inconsapevole romanticismo e poi posare tutto delicatamente sulla superficie malinconica della periferia post-comunista.
Struggente. Ma lieve, silenzioso come la neve che copre la bellissima immagine finale.


 

Titolo originale: Love & Other Crimes (Ljubav i drugi zlocini)
Regia: Stefan Arsenijevic
Interpreti: Anica Dobra, Vuk Kostic, Fedja Stojanovic, Milena Dravic, Hanna Schwamborn
Distribuzione: Ripley’s Film
Durata: 105'
Origine: Germania/ Serbia/ Slovenia/ Austria 2008

 

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