"Anaconda: alla ricerca dell'orchidea maledetta", di Dwight H. Little
Un film a metà tra l'horror e l'avventuroso, girato da un regista ben ferrato nel genere, tenendo ben presente il successo di un suo quasi omonimo del '97. Tra nobili intenzioni ambientaliste e famelici rettili, ecco un beast – movie che sembra un omaggio alla serie B italiana degli anni '80, più che un prodotto americano a medio budget.
Quando nel '97 Luis Llosa girò Anaconda con Jennifer Lopez e John Voight nessuno avrebbe scommesso che quel film, non originalissimo e girato con gli animatroni, sarebbe stato uno dei più soddisfacenti incassi della stagione. Con la coraggiosa filosofia della scommessa, Dwight H. Little che con Halloween 4 (1988) e un personalissima versione de Il fantasma dell'Opera (1989) aveva dimostrato di avere buona dimestichezza con l'horror, ne realizza una sorta di remake ambientato nel Borneo. Scenograficamente eccellente, anche se irrimediabilmente macchiato dalle recitazioni inespressive e talvolta comiche di attori poco conosciti, questo nuovo Anaconda è capace di farsi guardare per tutti i suoi 97 minuti.
Un gruppo ben assortito di coraggiosi scienziati si reca nel profondo della foresta del Borneo alla ricerca di una misteriosa pianta capace di donare una miracolosa longevità. La rara orchidea nera capace di avere degli effetti strani su alcuni rettili. Infatti i grossi anaconda, che quasi fanno da guardiani alla pianta, sono più che mai inferociti e famelici e attenteranno minacciosamente alla vita degli scienziati. Qualcuno da la colpa di questa strana aggressività al momento specifico della stagione che li vorrebbe in amore, ma la verità è tutta negli effetti della malefica orchidea.
Se ci fossero i cannibali di mezzo sembrerebbe di vedere uno degli avventurosi film splatter di Ruggero Deodato, di quelli più truci ambientati nella jungla. Ma dietro al macchina da presa Dwight H. Little è meno eclettico, dirigendo bene le scene d'azione ma non osando minimamente mostrarci qualcosa di più rispetto alla tensione di certi specifici momenti. Gli attori sono tutti, bene o male, a disagio anche perché mal supportati da uno script che bada più all'azione che ai dialoghi. Anche nelle scene più movimentate, però, nessuno di loro da il meglio di se. Anaconda soffre di tutti i difetti e i pregi dei film di questo genere, con l'amaro pensiero al fatto che costa come tre o quattro film italiani degli anni '80.
Titolo originale: Anacondas: The Hunt for the Blood Orchid
Regia: Dwight H. Little
Interpreti: Johnny Messner, Kadee Strickland, Matthew Marsden, Morris Chestnut, Karl Yune, Salli Richardson, Eugene Byrd, Nicholas Gonzalez.
Distribuzione: Columbia Tristar Films Italia
Durata: 97'
Origine: Usa, 2004