Annie Parker, di Steven Bernstein


"La mia vita era una commedia, dovevo solo imparare a ridere" del destino, del corpo, del cancro. In una parallela e comune lotta contro il medesimo antagonista, Samantha Morton e Helen Hunt sono le donne di Annie Parker, un film che vuole informare incantando lo spettatore in un vortice di ironia ed indagine, ricerca scientifica e riflessione sulla prevenzione.

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In occasione del mese incentrato sulla prevenzione contro il cancro al seno esce l'ultima fatica di Steven Bernstein, non nella tradizionale veste di affermato direttore della fotografia, per cui ha accumulato 30 anni di esperienza, ma nel ruolo di regista, per un lungometraggio che vuole informare incantando: approda nelle sale italiane la miracolosa storia vera di Annie Parker.

Annie
è una donna, sorella e figlia di altre due donne a cui la sorte riserverà un breve destino, destinate a morire a causa del cancro al seno. Nonostante il parere di numerosi medici sia risoluto e concordante nell'attribuire alla sfortuna i due decessi, Annie crede che il male “sia dentro la sua famiglia”, crede che anche lei si ammalerà e decide quindi di approfondire, studiare, indagare la genetica.

A sostenere un personaggio di un elevato spessore psicologico, vittima degli eventi, ma dall'incredibile forza interiore
, è stata chiamata Samantha Morton, che incarna il corpo e l'anima di una donna martoriata dalla malattia, che non smette di credere.

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L'estenuante battaglia che si stabilisce tra il misero corpo umano, che la scienza non ha ancora reso invulnerabile, e l'invincibile incubo della morte prende forma in un ricordo fantastico proprio dell'infanzia della protagonista: “la signora Morte si nasconde dietro una porta che nessuno osa aprire e mamma l'ha svegliata”.

L'incubo tanto vivo nella mente di Annie quanto materiale sul suo corpo, diventa oggetto dello sguardo spettatoriale sotto forma di una porta invalicabile, una soglia oltre la quale si cela la verità di un collegamento genetico in determinati tipi di cancro al seno.

E allora vengono disseminate le molliche nel labirinto di Dedalo, seguendo le quali si giunge alla scoperta, alla verità scientificamente inconfutabile, questo lo scopo di un'altra donna, la tenace genetista Mary-Claire King, le cui intuizioni sono affidate al talento di Helen Hunt.

Seguendo parallelamente sia lo sviluppo della malattia ormai manifesta che segue inesorabilmente il suo corso marchiando a fuoco Annie, sia le sorti del cancro ormai vicino ad essere decodificato giungendo alla mutazione del gene BRCA come origine del male, gli eventi filmici si susseguono scanditi dal ticchettio di un orologio alternando le due diramazioni narrative che percorrono strade inizialmente parallele, ma destinate a congiungersi.

Il congiungimento dapprima avviene attraverso l'espediente di musica diegetica, in quanto lo stesso brano musicale accompagna sia la festa di capodanno a casa di Annie sia la riunione nel laboratorio di Mary-Claire, poi attraverso un incontro tra le due protagoniste, che sancisce l'impegno e la lotta comune di due donne per sconfiggere il medesimo antagonista.

Annie Parker
non è solo un film volto a definire il percorso di ricerca e la volontà di conoscenza da parte del singolo, ma è un'opera che vuole mettere a nudo le fragilità dell'animo umano mascherate attraverso una potente e funzionale ironia. E allora, come da sempre accade nelle fiabe, si sdrammatizza e ridicolizza il male e si strappa più di una risata quando, all'ennesimo funerale che avviene nella medesima e claustrofobica stanza, i primi piani di catastrofici parenti preannunciano un destino di estrema sofferenza e profonda solitudine conseguente all'ennesimo lutto, questo perché “la mia vita era una commedia, dovevo solo imparare a ridere”, parola di Annie.

Annie Parker è sostenuto dall'associazione no profit Susan G. Komen Italia, che si occupa dell'organizzazione di eventi per sensibilizzare l'opinione pubblica e promuovere la prevenzione per la lotta contro i tumori al seno. Parte dell'incasso del film sarà devoluto a sostegno dei progetti dell'associazione.


Titolo originale: Decoding Annie Parker
Regia: Steven Bernstein
Interpreti: Samantha Morton, Helen Hunt, Aaron Paul, Alice Eve, Maggie Grace
Origine: USA, 2013
Distribuzione: Koch Media
Durata: 91'

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