Annular Eclipse, di Zhang Chi

In concorso al Trieste Science+Fiction Film Festival, Annular Eclipse è un film che si appoggia ad un immaginario già noto e di successo, ma che trova il suo spazio con una messa in scena originale

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Un thriller futuristico sul tema della memoria, che si appoggia sulle spalle dei giganti, ma riesce a trovare la sua originalità in una messa in scena colorata e bizzarra. Annular Eclipse, opera seconda di Zhang Chi, è in concorso al Trieste science+fiction festival.

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Nel 2030, la scienza è riuscita a curare il morbo di Alzheimer grazie alle innovazioni del Brian Science Lab. Gen e Song sono due sicari super efficienti che lavorano per un’organizzazione guidata dal “padre”, una misteriosa figura che si presenta in video come una pecora. Presto, Gen capisce che le cose non sono come sembrano e che i suoi ricordi sono stati manipolati. Inizia così un’indagine che lo porterà a scoprire verità che non è pronto ad affrontare, mentre la società si prepara all’avvento di una misteriosa eclissi anulare che appare una volta ogni mille anni.

Annular Eclipse è un opera collage in cui richiami ed evidenti ispirazioni faranno contenti i cinefili e gli appassionati di fumetti. Si va da Total Recall a The island, fino a dei cenni di Batman nella forma di un cattivo chiaramente ispirato al personaggio di Bane. Quella che è probabilmente la maggior fonte a cui il film attinge è tuttavia Old Boy. Il revenge manga di Tsuchiya Garon e Minegishi Nobuaki, e soprattutto l’omonimo film Park Chan-Wook, vincitore a Cannes nel 2004, condividono più di un punto in comune con il film di Zhang Chi. Il discorso sulla manipolazione della memoria, l’indottrinamento di un killer estremamente efficiente, la vendetta e parte del plot twist finale richiamano apertamente la storia di Oh Dae-su, ma senza le stesse vette di cattiveria.

Nonostante le differenze tra i due film, il lavoro di Zhang Chi riesce a portare in scena un curioso action cyberpunk, con una messa in scena in cui dominano le luci al neon e le soluzioni visive bizzarre e immaginifiche. Questo, insieme ad una trama che procede spezzata e a balzi, tra un confuso presente e ricordi allucinati del protagonista, permette al film di trovare un suo stile originale.

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3.3
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Il voto dei lettori
2 (1 voto)
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