ANTEPRIME – Il Signore degli Anelli – Le Due Torri

E' ormai un fenomeno mondiale, la saga fantasy creata da JRR Tolkien è considerata l'equivalente di Guerre Stellari per le nuove generazioni. La seconda parte arriva nei cinema italiani e ci introduce un nuovo personaggio chiave della vicenda, il sinistro – e un po' patetico – Gollum, personaggio interamente creato e animato in computer graphic.

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

Col senno di poi e' forse facile dire che, si, aveva ragione lui, Peter Jackson. Aveva ragione a non voler ridurre il poderoso librone di Tolkien ad un unico film, come volevano certi produttori a Hollywood; ragione a puntare i piedi quindi per farne una dispendiosa ma al tempo stessa grandiosa trilogia da girarsi senza soluzione di continuità; e ragione ovviamente anche per voler filmare il tutto nella sua Nuova Zelanda, magica terra di mezzo ai confini del mondo, remota Aotearoa (il nome Maori della loro terra, che significa La Terra Della Grande Nube Bianca), ponte tra l'arida Australia ed il gelido Antartide. La seconda parte della storia, Le Due Torri, sta già incassando in giro per il mondo più de La Compagnia dell'Anello ed è decisamente uno dei must della stagione, da non perdere. La vicenda riparte esattamente dal punto in cui si era interrotta, con gli hobbit Frodo (Elijah Wood) e Sam (Sean Astin, figlio dell'attrice Patty Duke) in viaggio per Mordor, dove cercheranno di distruggere l'Anello magico che non deve assolutamente finire nelle mani di Sauron, il Signore Nero che minaccia il mondo. Li segue Gollum, l'hobbit che fu in possesso dell'Anello e del cui potere è ancora irrimediabilmente soggiogato. La compagnia di avventurosi che si era coesa nella prima parte adesso per cause di forza maggiore è dispersa: gli altri due hobbit, Pipino (Billy Boyd) e Merry (Dominic Monaghan), riescono a fuggire dagli Orchi che li avevano catturati e si ritrovano nella foresta di Fangorn, dove fanno l'incontro piuttosto insolito con gli uomini-albero. Era uno dei punti interrogativi riguardanti il film, il poter rendere visivamente credibili queste creature: un conto è leggerne sulle pagine di un libro, semplicemente immaginandole, un altro è vederle camminare sullo schermo e interagire coi protagonisti umani (o per lo meno umanoidi, come i piccoli hobbit) della vicenda. Anche questa una scommessa vinta: Barbalbero, creatura arborea alta qualche metro, è incredibilmente credibile, seppur nella sua dimensione fiabesca.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Ancora un fiore all'occhiello della premiata ditta Weta FX, che in fatto di effetti speciali riesce a competere sullo stesso piano tecnico-qualitativo con i più affermati studi hollywoodiani. I guerrieri Aragorn (Viggo Mortensen, perfetto per la parte) e Legolas (Orlando Bloom) si schierano coi soldati di Re Theoden (Bernard Hill) a difesa del Fosso di Helm, cercando di evitare il totale sterminio degli abitanti di Rohan. La grande battaglia finale tra loro e l'esercito degli assalitori inviati da Saruman (Christopher Lee) occupa tutta la parte finale del film ed è estremamente spettacolare ed epica, al punto che da più parti è stato chiamato in causa il cinema di Akira Kurosawa. Sin dal trailer ci viene rivelato anche il ritorno in campo di Gandalf (Ian McKellen), saggio mago creduto morto nel primo film. Ci sono anche dei nuovi personaggi: l'attrice australiana Miranda Otto interpreta Eowyn, la nipote di Theoden. Un personaggio femminile forte e coraggioso che avrà ancora maggior spazio nella terza ed ultima parte della saga, Il Ritorno del Re. Ha un fratello, Eomer, interpretato dal neozelandese Karl Urban (che vedremo prossimamente anche in Ghost ship). C'è poi Faramir, il fratello più giovane di Boromir, morto nella prima pellicola. Lo rende con buona presenza scenica l'australiano David Wenham, visto in Moulin Rouge. Ma tra i nuovi arrivati certamente il personaggio più gustoso e meritevole di segnalazione è l'infido Vermilinguo, consigliere del Re segretamente al servizio delle forze del male. Lo interpreta straordinaria bravura Brad Dourif, caratterista dal volto intenso e dal gran talento, con alle spalle una carriera di oltre 70 film, da Qualcuno volò sul nido del cuculo a Alien-La Clonazione. I suoi occhi, spiritati occhi blu, fanno concorrenza a quelli altrettanto grandi e sgranati di Gollum, occhi che regalano le emozioni più intense del film. Film che è un po' più sfilacciato del primo, a causa della frammentazione delle vicende, che scorrono adesso su piani paralleli e indipendenti. Jackson stesso ha detto che è stato il più difficile da strutturare in fase di sceneggiatura e poi da montare. Comunque sia rimane un prodotto di gran pregio, ben al di sopra di tanto cinema "della confezione" che ci viene proposto dall'industria cinematografica. Lunga vita quindi a Peter Jackson e alla sua potente visione di questa guerra immaginaria, così irreale e fantastica in quanto così chiara e netta è la divisione tra buoni e cattivi. Nella realtà, purtroppo, le cose non sono mai così semplici e i buoni e i cattivi (e le vittime e i carnefici) stanno un po' sempre da entrambe le parti.


 

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative