Antlers. Spirito insaziabile, di Scott Cooper

Tratto dal racconto The Quiet Boy, un horror polveroso, sicuramente già visto ma non per questo prevedibile che sa giocarsi bene le sue carte ed entra con efficacia in territori oscuri.

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La porta buia. Lì dietro c’è l’incarnazione del potere Male in questa prima, diretta, escursione di Scott Cooper nell’horror. Dalle foreste si è risvegliato qualcosa, una creatura ancestrale e terrificante. Può essere l’incrocio demoniaco tra il criminale irlandese Whitey interpretato da Johnny Depp in Black Mass. L’ultimo gangster e gli insetti giganti di Mimic. E proprio in questa fusione, dove finisce la mano del regista nell’esplorazione delle zone d’ombra nella testa di un personaggio (Crazy Heart, Black Mass) e di un territorio (Hostiles. Ostili) e dove entra in gioco invece il produttore Guillermo Del Toro nella creazione di un universo fiabesco e terrificante sono le due facce della stessa storia?

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Julia Meadows è tornata nella cittadina dell’Oregon di cui è originaria dopo ,la morte del padre. Lavora come insegnante e abita con il fratello Paul, lo sceriffo del posto. Tra i suoi alunni ce ne sta uno, Lucas, che attira la sua attenzione. Silenzioso, in disparte, frequentemente bullizzato. Scopre che il bambino vive con il padre e il fratellino che sono rintanati in casa. Nella loro abitazione è nascosto un terribile segreto. Così Julia cerca di scoprire cosa sta accadendo alla sua famiglia con l’aiuto del fratello e si trova davanti quslcosa che non avrebbe mai immaginato che potrebbe mettere in pericolo la sua vita e quella della cittafina in cui vive.

Tratto dal racconto The Quiet Boy di Nick Antosca che ha collaborato anche alla sceneggiatura assieme a Henry Chaisson e allo stesso Cooper, Antlers – Spirito insaziabile si ispira a una creatura demoniaca appartenente alla cultura dei Nativi Americani chiamata windigo. Si entra così in un universo più spettrale che mitico dove le tracce dello sguardo di Del Toro si spargono su un impianto più classico. Il film di Cooper non scopre nulla di nuovo ma gioca bene le sue carte. Julia chiede ai suoi alunni in classe di creare una fiaba. Il film, attraverso il personaggio interpretato da Keri Russell, mette in atto le forme della costruzione del racconto. Poi però entra con efficacia nei territori oscuri. Davanti l’immagine del bambino inquadrato di spalle all’inizio di Antlers c’è un universo reale e mentalle che si sta creando. Ci sono i disegni, la testa di un pupazzo tagliato, fantasmi che potrebbero arrivare dal passate conme l’immagine del padre dietro Julia davanti a un vecchio pianoforte e le foto di famiglia.

Antlers è un horror polveroso, che potrebbe arrivare anche dal materiale di una vecchia pellicola e si mantiene sul filo dell’equilibrio tra l’attesa di quello che può o sta per accadere e le azioni devastanti, della creatura mostruosa che si è reincarnata e che si nutre di carne e sangue. Cooper non spinge l’acceleratore sulla possessione demoniaca. Piuttosto gli interessa esplorare l’inconscio dei personaggi, l’imprevedibilità di quello che fanno e soprattutto di ciò che si trovano davanti. Il cineasta va oltre il mestiere. Come l’operazione che ha fatto con il gangster-movie in Black Mass, riproduce in Antlers meccanismi collaudati, anche ripetitivi, che però mostra di saper padroneggiare. Il risultato va così al di là di un film di puro mestiere sia per il finale dove può liberare maggiormente la componente visionaria, sia per la capacità di mantenere i protagonisti sull’orlo del baratro. Lo sguardo normale dell’ottimo Jesse Plemons e del sorprendente Jeremy P. Thomas nei panni di Lucas, al terzo film con Cooper dopo Black Mass e Hostiles, mostra l’impotenza davanti a qualcosta di spaventoso e incomprensibile. Ed è lo stesso sguardo di meraviglia e terrore che porta il cinema di Cooper al di là dei generi, in quella porta buia dove c’è comunque sempre qualcosa di nuovo.

 

Titolo originale: Antlers
Regia: Scott Cooper
Interpreti: Keri Russell, Jesse Plemons, Jeremy P. Thomas, Graham Green, Scott Haze, Rory Cochrane, Amy Madigan, Sawyer Jones
Distribuzione: The Walt Disney Company Italia
Durata: 99′
Origine: USA, Messico, Canada, 2021

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3.5

Il voto al film è a cura di Simone Emiliani

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Il voto dei lettori
2 (4 voti)
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