ANTONIO – soggetto di Maurizio Mariscoli

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Antonio ha 40 anni e lavora in un grande magazzino. E' uno dei responsabili del reparto profumi. E' tenuto in alta considerazione dall'azienda, poiché ha un olfatto straordinario.


Entra in negozio una signora molto elegante. La serve Marco, il collega di Antonio. La signora desidera comperare un profumo dolce e chiede consiglio a Marco, che seleziona dallo scaffale alcune boccette dalla fragranza penetrante. La signora sembra indecisa sul da farsi. Antonio si avvicina alla cliente e dopo aver dato una rapida occhiata ai prodotti che Marco le ha sottoposto, afferra deciso un'altra bottiglietta da uno scaffale.


"Usa sempre questo shampoo, signora?" – esordisce fulmineo.


"Come dice? Shampoo?" – domanda quella confusa.


"Sì. Perché se usa sempre quello alla vaniglia, mi sento di consigliarle Fiacre du Corolle."


"Ma come fa a sapere che ho usato lo shampoo alla vaniglia?"


"Il profumo è il risultato di un'alchimia" – replica Antonio enigmatico.


La signora è sempre più affascinata. "Beh…quand'è così…"


Marco lancia un'occhiata di sfida ad Antonio e cerca di reagire.


"Comunque signora è solo questione di gusti. Il mio collega ha espresso un parere che francamente…" Il discorso di Marco viene interrotto dalla sicumera di Antonio che prima di andarsene puntualizza: "Ah signora…dimenticavo…le sconsiglio vivamente di usare Friol in cucina…è un olio troppo forte e una signora elegante come lei ha bisogno di fragranze delicate."


Quest'ultima frase ad effetto conquista definitivamente la cliente che si rivolge a Marco con convinzione: "Prendo quello che mi ha consigliato il suo collega!"


Marco è livido dalla rabbia. Antonio sorride.


 


 


 


Antonio vive con Sara, una premurosa quarantenne che non gli fa mancare niente, soprattutto a letto. Nel sesso sono scatenati, perennemente posseduti da un'infuocata bramosia lussuriosa; in confronto il loro gruppo d'amici sembra una congrega di seminaristi.


Eccola. Sara, in tutta la sua prorompente carnalità. Lo aspetta seduta in cucina, non su una sedia, ma sul tavolo, le gambe velate da nere calze di pizzo. Antonio è sempre contento di vederla, perché è una donna che segue una splendida filosofia: prima il sesso poi la cena. Non sembra affamata che di quello e quando Antonio torna dal lavoro ha bisogno di sfogarsi. Lui fa per saltarle addosso, ma lei gli è già addosso. Antonio sente l'inesorabile morsa di quelle gambe strette in vita come una trappola mortale; lui aveva l'intenzione di mettersi per lo meno sotto le coperte, ma Sara a quanto pare ha un debole per le tavole di legno. Si contorcono preda di convulsioni orgasmiche per una ventina di minuti.


Poi il desco torna nuovamente ad essere tavolo di cucina. Sara apparecchia svogliata la tavola, mentre Antonio legge un libro di filosofia. Ama la filosofia,soprattutto quella legata alla musica. Ad ogni astratta speculazione trova un'applicazione pratica, un'ipostatizzazione: questa è l'operazione preferita di Antonio. A volte riemerge dalla lettura e cita alcuni passi alla sua compagna che con indolenza lascia cuocere due uova sul tegamino.


"…senti qua…ed è tramite il pathos che l'uomo esprime in maniera diretta l'appartenenza alla vita. E' eccezionale. Non ti pare?"


Sara sbadiglia accondiscendente, mentre oziosa fa scivolare lentamente un uovo al tegamino bruciacchiato sul piatto del compagno.


 


In profumeria Marco accusa Antonio di aver sistemato alcune bottigliette di profumo al posto sbagliato. Antonio risponde a tono e la rabbia di Marco viene fuori con tutto il suo impeto represso derivante da un complesso d'inferiorità. La contumelia va avanti per alcuni minuti ed assume toni così forti che alcune persone si fermano incuriosite davanti alla vetrina attirate dalle urla. All'improvviso Antonio sembra cedere. Non risponde più alle accuse voltegli contro dal collega, poiché è appena entrata nel negozio una bellissima ragazza. Si sente rapito, estasiato, immobilizzato da quell'angelica apparizione.


"Hai ragione tu Marco. Scusami!" – dice Antonio abbassando la voce. Quasi gli manca il respiro.


"Cosa? Ho ragione io? Ragione io un cavolo! Ma come ti permetti di darmi ragione!  Antonio!!" – urla Marco cercando di riaccendere la schermaglia verbale.


La dolce voce della ragazza è l'unica che arriva alle orecchie di Antonio.


"Posso chiedere a lei? O ha da fare?" – dice soavemente la giovane cliente.


"No, no, può chiedere a me!" – si affretta a rispondere Antonio.


"Io cercavo un profumo al gelsomino del tipo…"


Il respiro di Antonio si fa sempre più veloce mentre farfuglia qualcosa del tipo "il suo profumo è perfetto, non le serve niente…


"Come?"


Ma Antonio non rispondeva più. Era caduto a terra preda di un'improvvisa fibrillazione.


 


 


Antonio si risveglia in ospedale. Accanto al suo capezzale Sara che affettuosamente gli accarezza i capelli. La sua compagna gli spiega che è stata la sua cliente a portarlo in ospedale. Antonio viene a sapere che la bellissima ragazza che lo ha folgorato in negozio è una cardiologa. Rimane esterrefatto. Quando la vede si profonde in ringraziamenti e Sara nota come Antonio osserva languidamente la bella dottoressa.


"Che è? Ti sei incantato?" – dice Sara con un velo di stizza.


 


Antonio viene dimesso dall'ospedale e torna a lavorare in negozio. Marco frena l'invidia nei confronti dell'amico e anzi, visto che soffre di cuore si dimostra oltremodo indulgente nei suoi confronti. Gli permette perfino di uscire durante l'orario di lavoro.


"Dove vai?"


"Vado in ospedale. Hanno detto che devo fare un controllo."


"Ok. Fai con calma, tanto qui ci sono io…e mi raccomando non agitarti."


 


Antonio cammina velocemente nei corridoi dell'ospedale fino ad arrivare nella sala d'aspetto del reparto cardiologia. Un'infermiera lo accompagna dalla dottoressa che Antonio ormai chiama per nome: Claudia. La trova intenta ad effettuare l'elettrocardiogramma ad un ragazzino.


Antonio la saluta con la mano. Lei gli rivolge un sorriso che lo fa andare in estasi.


 


In negozio arriva la telefonata di Sara.


"No. Antonio è ancora in ospedale per il controllo." – dice Marco.


Sara sta dando da mangiare ad un serpente esotico nel negozio di animali dove lavora. "Controllo? Quale controllo?"


 


Antonio e Claudia parlano lungo i corridoi dell'ospedale. Lui la invita per il giorno seguente a mangiare una pizza e lei accetta.


 


Tornato a casa Antonio subisce un piccolo interrogatorio da parte di Sara, ma la sua gelosia viene gradualmente addolcita e poi annientata dalla bestiale carica erotica sprigionata dalla loro vicinanza. Sara lo riempie di baci e lo spinge violentemente verso la porta del bagno. I due finiscono per terra e lì consumano l'ennesimo atto sessuale che fa urlare Sara.


 


Marco in negozio comunica ad Antonio che il giorno prima aveva telefonato Sara in negozio.


"E' tutto a posto Marco. Non ti preoccupare." – lo tranquillizza Antonio.


"Meno male. Stasera c'è una cena di tutti gli esercenti del centro commerciale. Vieni?"


"Mi dispiace non posso. Vado al cinema con Sara."


Marco lo guarda sospettoso.


 


Antonio si prepara per uscire, mentre Sara dà da mangiare al gatto. Dice alla sua compagna che andrà alla cena dei colleghi del centro commerciale. Sara è un po' scocciata, ma alla fine accetta bonariamente la decisione di Antonio e si siede sul divano atteggiandosi a vittima.


"Vorrà dire che stasera uscirò con Lucrezia" – furono le sue parole di protesta.


 


La cena fra Antonio e Claudia trabocca di romanticismo. Durante il pasto i due si sfiorano delicatamente le dita lanciandosi sguardi carichi di promesse.


 


Marco, il collega di Antonio, incontra Sara e Lucrezia in una via della città. Sara scopre che Antonio le ha mentito.


 


Antonio accompagna a casa Claudia e le dichiara il suo amore. Lei dice di essere confusa, ma che adora le attenzioni di cui lui la copre. Un bacio leggero e la promessa di rivedersi.


Quando Antonio apre la porta di casa, trova il salone immerso nell'oscurità. Tutto nell'appartamento è buio. Pensa che forse Sara non è ancora tornata e invece quando giunge in camera da letto la luce si accende all'improvviso e Sara con una faccia da posseduta urla con quanto fiato ha in gola: "DOVE?"


Il cuore di Antonio ha un sobbalzo, come se tornasse in fibrillazione. "Sei matta? Vuoi farmi morire?"


"DOVE! DOVE CAZZO SEI STATO?"


Antonio cerca di farla ragionare, dicendole che sua madre lo ha chiamato d'urgenza, perché si è sentita male. Lei non gli crede; è furibonda e le pianta il muso. Dormono nello stesso letto, ma si danno la schiena.


 


Marco prende in giro Antonio e vuole sapere dove è stato la sera prima.


"Guarda che se non me lo dici glielo dico! Lo dico a Sara eh!" – lo minaccia il collega, sommergendolo in un turbine d'illazioni."


Antonio dice di aver avuto un contrattempo. "Mia madre si è sentita male va bene?! E poi io non mi sento di dar giustificazioni a te! Me ne vado?!"


Marco si esibisce in un sorriso perfido.


"Ti ha fatto perdere la testa quella dottoressa eh?! Ricordati che soffri di cuore!"


Antonio esce dal negozio senza commentare. Raggiunge il negozio di animali di Sara. Lei lo accoglie con un "ciao" a mezza bocca. Dopo un attimo di silenzio lui le racconta tutto. Le dice di amare Claudia, la cardiologa e che non può farci nulla. Lei sulle prime non comprende le sue parole, perché i parrocchetti dal ciuffo giallo e i canarini giapponesi fanno un baccano del diavolo. Il loro assordante cinguettio costringe Antonio ad alzare la voce. Lei ancora non capisce perché i cercopitechi e le bertucce marocchine attaccano il loro coro di schiamazzi così che Antonio è costretto ad urlare, ad urlare con quanto fiato a in gola il suo amore. "IO AMO CLAUDIA!"


Sara gli molla un violento ceffone che lo fa stramazzare al suolo.


"Cazzo, no…mi hai rotto il naso!" – dice Antonio piagnucolando come un bambino. 


 


Antonio va a dormire a casa della mamma. Telefona a Claudia e le dice che ha raccontato a Sara della loro relazione sentimentale. Claudia gli dice che ha sbagliato, perché lei è sposata con un ingegnere e si scusa di non averglielo detto prima. Antonio rimane di sasso.


"Guarda è meglio che non ci vediamo più" – fa lei. "Sono stata scorretta nei tuoi confronti…dissimulavo la mia situazione, ma non pensavo tu fossi così sconsiderato nelle tue scelte"


Antonio non sa che dire. Chiude la telefonata e delle lacrime di rabbia le salgono agli occhi.


 


Antonio prende in negozio una boccetta di profumo da regalare a Sara per farsi perdonare. Passa dal fioraio e le compra anche un mazzo di rose.


Quando Sara vede i suoi doni rimane impassibile. Lo fa entrare in casa. Appoggia il profumo sul tavolo e lancia le rose sul divano. Antonio cerca di scusarsi in tutti i modi, ma lei non gli risponde. Si mette seduta sul divano schiacciando col sedere i fiori. "Ah…che sbadata…le rose…" – dice ironica.


Antonio le chiede perdono e lei in tutta risposta accende la tv e comincia a sbadigliare.


"Allora me ne vado"


"Va bene" – fa lei – "Chiudi bene la porta"


 


Antonio va alla stazione, prende il primo treno per Aosta e se ne va in montagna. 


 


Marco gli telefona preoccupato della sua mancanza.


Antonio risponde di essersi preso una vacanza.


 


In montagna, durante una passeggiata si ferma in una baita, attirato dall'odore del latte. Una bella ragazza sta preparando la panna. Si sorridono.


"Mmmmm che odorino" – dice lui


"Eh, lo so il nostro latte è il più buono della vallata" – replica la ragazza orgogliosa


"Mah no…non l'odore del latte…io parlavo del tuo"


 


  


 


 


 


 


 

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array