ARCIPELAGO 2004 – Festival di cortometraggi e nuove immagini

Si è conclusa la dodicesima edizione del festival capitolino, che nella sua proiezione conclusiva ha omaggiato il ventennale della morte di François Truffaut con due interviste risalenti al '59 e al '71, in Italia estremamente difficili da reperire.

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Si è conclusa la dodicesima edizione di Arcipelago, festival di cortometraggi e nuove immagini, che nella sua proiezione conclusiva ha omaggiato il ventennale della morte di Francois Truffaut con due interviste risalenti al '59 e al '71, in Italia estremamente difficili da reperire. Anche quest'anno, nella cornice del cinema Intrastevere, si è tenuto l'appuntamento classico con la prestigiosa vetrina del cinema corto di Arcipelago, che ha contato per questa edizione circa 220 titoli tra i 1600 pervenuti da tutto il mondo. Fuori concorso omaggi a Marco Bellocchio e ad Edoardo Winspeare, affiancati dalla rassegna dedicata al meglio della vivace produzione breve spagnola degli ultimi dodici anni, intitolata "iCortida2", che ha vantato tra i numerosi titoli gli esordi di autori oggi affermati come Alejandro Amenábar e Alex de la Iglesia.
Ampio spazio nella programmazione alle sezioni di carattere locale e nazionale, Con/corto e VideoRome in primis. Il Con/Corto (concorso nazionale) ci ha riportato una mutevolezza di aspetti e di approcci alle tematiche più svariate del mondo reale ed immaginifico, grazie alle quali i lavori sono apparsi diversi per resa complessiva e soprattutto per soggetti trattati, oltre che naturalmente per la lunghezza e le tecniche utilizzate. Episodi di viaggio in paesi lontani che si tramutano in tentativi di avvicinamento e comprensione di altre culture: è il caso del mondo caotico e affascinante di una metropoli indiana ritratto in Dalytraffic di Andrea Beer, e dei paesaggi lunari dell'Islanda in Iceland Rewind del duo Alexandro Ladaga e Silvia Mantenga. A questo tipo di produzione si sono accostati i tentativi di una ricerca orientata verso l'interiorità e la psiche come ne L'Assassinio di via Belpoggio di Alberto Guiducci, tratto dall'omonimo romanzo di Italo Svevo e fotografato da un'inquietante bianco e nero. Molti altri sono i corti presentati che hanno come caratteristica quella di privilegiare un tono ironico nel parlare di argomenti frivoli solo in apparenza. La barriera, di Filippo Macelloni e Lorenzo Garzella, prendendo spunto da un fatto realmente accaduto in Albania, filma un'atipica storia di calcio che diviene insieme una prova di resistenza umana, con un simpatico epilogo nei titoli di coda. Anche Smart!, pellicola vincitrice del concorso nazionale, del romano Leonardo D'Agostini, parte da un triste fatto di cronaca per tracciare un ventaglio sarcastico delle diverse tipologie dei nuovi, fastidiosi e ingombranti, padroni della strada.

Onde Corte, la sezione specifica di Arcipelago che concerne il concorso internazionale cortometraggi, ha presentato diversi lavori tutti, o quasi, di produzione continentale. La Francia, in concorso con L'autre combat di Emmanuel Ortner che racconta il tormentato spaccato di vita di un ragazzino aspirante pugile, conferma ancora una volta di privilegiare una forma di racconto incentrata sulle problematiche del tessuto sociale da affrontare con rigoroso realismo, mentre sorprende positivamente il lavoro dello svizzero Steven Hayes il quale con Meyers filma in poco più di dieci minuti la routine di una coppia di coniugi improvvisamente alle prese con una giornata diversa. Al commovente Passing hearts dello svedese Johan Brisinger, che racconta dell'incontro tra un ragazzo ed i genitori di un suo coetaneo che gli ha salvato la vita, fa da contrappasso Profilaxis di Daniel Sànchez Arévalo, irriverente pellicola spagnola che ironizza, avvalendosi di un montaggio ritmico, su particolari pratiche legate al piacere personale. Brevissimo, solo 50'', ma molto divertente Non-Fat dell'italo-inglese Oliver Manzi dove viene ripreso, attraverso una videocamera di sorveglianza, il comportamento non proprio galante di un grasso barista. Arriva dagli Stati Uniti Consigli di giardinaggio per casalinghe firmato da una donna, Jessica Weigmann, che debutta alla regia con un corto dove i vari toni si mescolano insieme, dal comico all'inquietante passando per una notevole fotografia, per raccontare l'incontro tra un barbone ed una coppia di pensionati benestanti.


Sperimentazione e innovazione, apertura ai nuovi linguaggi e flessibilità verso le tecniche narrative meno conosciute. Questa la caratteristica che da anni ormai accompagna la sezione E-Movie, il Concorso Internazionale Nuove Immagini, momento fondamentale per aggiornarsi sulle innovazioni tecnologiche delle molte opere in computer animation e digital video che circolano in Europa e nel mondo. Tecnicamente ben fatto, completo d'immagini suggestive che si susseguono grazie ad un'unica carrellata animata, è Obras di Hendrick Dusolier, vincitore per la sezione. Il pianosequenza di cui si compone il corto si snoda attraverso un viaggio grafico e poetico insieme, seguendo i mutamenti urbani, spesso drastici, di un paesaggio metropolitano. Il viso di una giovane donna funge da filo conduttore tra le diverse fasi dell'operazione di costruzione e distruzione, e, affacciandosi ripetutamente nell'immagine come un'ombra silenziosa, tenta di dare la perduta umanità a tutta la manovra. Interamente d'animazione Hello, piccolo capolavoro di Jonathan Nix, che trova un ideale equilibrio tra contenuto e forma raccontando con tenerezza e sensibilità l'inusuale storia d'amore tra due giovani mangianastri che si esprimono interamente attraverso i testi delle canzoni… Se LSD a Go Go del californiano Scott Calonico guarda al passato nel raccontare la storia del programma della CIA relativo all'uso del potente allucinogeno attraverso un intelligente montaggio che alterna filmati didattici e fotografie provenienti dall'Archivio Nazionale, Happy world ci riporta alla nostra attuale storia politica. L'autore di doppia nazionalità svizzera e italiana Fabrice Aragno, ironizza infatti su di un leader politico sempre ottimista e lievemente demagogico che non può non ricordare il nostro Presidente del Consiglio.


 


 

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