ARCIPELAGO – Festival Internazionale di cortometraggi e nuove immagini
Questa mattina a Roma è stato presentato il programma ufficiale di Arcipelago, il Festival Internazionale di cortometraggi e nuove immagini giunto alla 22a edizione. Ancora una volta sarà il quartiere della Garbatella il territorio ospite della manifestazione dislocata tra i teatri Ambra e Palladium. Tante novità, omaggi e scoperte dall'Italia e oltre. Ingresso gratuito
Si è tenuto a Roma questa mattina l'incontro di presentazione del Festival Internazionale di cortometraggi e nuove immagini, Arcipelago, giunto alla 22a edizione. Ancora una volta sarà il quartiere della Garbatella il territorio ospite della manifestazione dislocata tra i teatri Ambra e Palladium.
Dopo un'analisi critica sui mancati finanziamenti regionali al Festival, è stato ilustrato il programma ufficiale che, oltre a ribadire la collaborazione con il Bif&st nella sezione rigorosamente italiana ConCorto e riconfermare i contenitori The Short Planet e World Wild Series, prevede tante novità, omaggi e scoperte dall'Italia e oltre. Si passa dalla retrospettiva Berlino 1989-2014. Da Kreuzberg a Garbatella, il Muro che (non) c'è, – che nel ricordo vivido del mondo che cambia con l'abbattimento di un limite gemella la città tedesca e il quartiere romano – all'evento speciale su Pippo Delbono, dall'omaggio a Roberto De Francesco al Focus Romania, dai cortometraggi girati da Robert Altman nel 1966, per la prima volta in Italia, al cortometraggio di un giovanissimo George Lucas risalente allo stesso anno e tanto altro…
La competizione internazionale The Short Planet che raccoglie i migliori short film provenienti da tutto il mondo – con l'intento di incanalare il messaggio che il cortometraggio rappresenta una forma di cinema – quest'anno presenta una novità. La sezione è stata suddivisa in quattro aree tematiche volte ad affiancare al gruppo di corti un percorso semantico più complesso.
Femminile (è) singolare: ha per protagoniste le donne ma soprattutto riflette sul senso della femminilità contemporanea
Tutto a posto, niente in ordine: contenitore di una serie di storie che sondano il caos e il caso, racchiude le opere più anarchiche del festival il cui valore semantico è difficilmente rintracciabile
Metamorfosi e corpo da urlo: (da Ovidio a Kafka) narra di trasformazioni, trasformazioi del corpo e del corpo cinema
Geografie fuori luogo: percorsi geografici, nazionalità, realtà culturali diverse, ma anche mappature delle distanze come rapporto tra individuo e territorio
23 i film in concorso: gli italiani The Nostalgist di Giacomo Cimini, sci-fi con Lambert Wilson, una narrazione in un gioco d'identità e L'attesa del maggio di Simone Massi, poi Sequence di Carles Torrens, O Umbra de nor di Radu Jude.
La giuria sarà così composta: Francesco Di Pace (responsabile della Settimana della Critica a Venezia e collaboratore di Fuori Orario), Miriam Karlkvist (atriceIlSud è niente) e il regista, di origini albanesi, Roland Sejko
La 2a edizione di World Wide Series, dedicata alle serie web internazionali, chiama a raccolta, per ora, titoli come: Tutte le ragazze con una certa cultura, prodotta da Luca Argentero; Under di Ivan Silvestri; l'americana 8-Bit Cinema e la cinese Men, Impossible. La selezione è ancora in corso, ma è nota la giuria composta da: Carolina Levi, Gabriele Niola, Johnny Palomba
ConCorto si conferma la competizine tradizionale riservata ai cortometraggi italiani anche quest'anno in collaborazione con il Bif&st – Bari International Film Festival. Presenta 16 film in concorso tra i quali: Gli Uraniani di Gianni Gatti; Tana Bata di Riccardo Bolo, film di diploma del primo biennio della scuola provinciale Gian Maria Volontè; Zima di Cristina Picchi, già Pardino d'Argento a Locarno, elegate documentario sull'inverno siberiano; La Gita di Giusepe Bazzu dal graphic novel di Gipi e l'horror anticapitsta Starving di Mike De Caro, barese trapianto negli Usa.
La giuria diversamene da quella popolare del Bif&st, sarà composta da professionisti: Roberto De Francesco, Vittoria Fiumi, Lorenzo Sportiello
Tra le retrospettive:
Berlino 1989-2014. Da Kreuzberg a Garbatella, il Muro che (non) c'è è una celebrazione per il 25° anniversario della caduta del Muro che ricorrerà proprio il 9 novembre durante il Festival, in collaborazione con il Goethe-Institut di Roma e la Galleria 999Contemporary.
Dal Muro alla Street art che come forma di espressione artistica ha sede a Kreuzberg (Berlino), ma anche (tra gli altri luoghi possibili) nel quartiere della Garbatella che ospita il Festival.
Previsto un evento di street art con il filppino Jerico che dipingerà un muro di polisterolo, davanti al Palladium, affiancato dalla proiezione di film che ricordano le vicende. Die Mauer di Jurgen Bottcher (noto come Strawalde) che prese la telecamera nei giorni della caduta filmando ciò che accadeva; il mockumentary Der Mauerhase di Bartek Konopka, favola dai chari riferimenti ad Esopo che narra al proliferazione sempre più intensa di una famigia di conigli accanto al Muro; il doppio documentario composto da Cycling the Frame del 1988 e da The Invisible Frame del 2009 di Cynthya Beatt mostra Tilda Swinton in bicicletta a cavallo tra diverse epoche; Freiheit (1966) di un giovanissimo George Lucas e Coming Out di Heiner Carow il primo film dichiaratamente gay podotto da DEFA, gli studi cinematografici della ex DDR, proiettato proprio il 9 novembre ad Est nel marasma generale e ripetuto ad oltranza per l'enorme presenza di pubblico
Tra gli eventi speciali:
Pippo Delbono: l'amore, la carne, il sangue…omaggio completo a questa figura 'oltre' il cinema attraverso un incontro con l'autore (8 novembre ore 20, Palladium) e la proiezione di suoi film conosciuti e ma anche piccole rarità: Pippo Delbono, un poète en colère il documentario di Beatrice Ilardi, L'India che danza la sua prima regia video, il primo documentario sul suo lavoro in teatro L'Arsenale di Pippo di Francesco Cabras e Alberto Molinari e il lungometraggio francese Henri di Yolande Moreau con Delbono protagonista.
Forse Italia – Cronache e visioni da un Paese senza: 13 brevi videoritratti social dell'Italia contemporanea caricati on line che introdurranno la visione dei film in concorso; Lo spazio autogestito Carta Bianca DAMS Roma Tre e il meeting sull'ibridazione dei linguaggi audiovisivi Play the Cinema Game. La sala 'indossabile', tra film immersivi e videogame, condotto da Ilaria Ravarino
L'Omaggio è quest'anno dedicato all'attore feticcio di Mario Martone, Roberto De Francesco che sarà ospite di Arcipelago nella veste da regista con L'amico, Pugni nell'aria e Patrizia Cavalli, stanze e versi
La sezione (Home) Made in Altman, in collaborazione con Feltrinelli Real Cinema, prevede la possibilità di visionare tre cortometraggi inediti, per la prima volta in Italia e per la prima volta fuori dai confini statunitensi, del regista di M*A*S*H e Nashville. Brillanti, comici divertenti, molto diversi tra loro e girati in due anni, si tratta di The Kathryn Reed Story, The Party e Pot-au-feu
Nel Focus Romania troviamo cortometraggi provenienti dalla Nouvelle Vogue romena da Cristian Mungiu a Radu Jude, da Costantin Popescu a Cristian Nemescu, ma anche la Nuova Nouvelle Vogue romena con l'anteprima internazionale di Love Bus: Five Love Stories from Bucarest, lungometraggio ad episodi firmato da giovani registi appena diplomati alla Scuola cinemtografica di Bucarest
Il film d'apertura sarà Index Zero (passato al Festival di Roma 2014 nella sezione Prospettive Italia) di Lorenzo Sportiello (regista che è già stato tre volte in concorso per Arcipelago con i suoi cortometraggi) e quello di chiusura Dietro un grande uomo, debutto alla regia dell'attrice Michela Androzzi
L'ingresso al Festival è gratuito