ARCIPELAGO – Festival Internazionale di cortometraggi

Dal 13 al 19 Giugno 2008 alla Multisala Intrastevere di Roma

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ARCIPELAGO PROCLAMA LA REPUBBLICA DEL CORTOMETRAGGIO

Nel programma della 16a edizione di ARCIPELAGO, le opere brevi di François OZON e Corso SALANI; i 30 anni del FESTIVAL DI CLERMONT-FERRAND, con gli esordi di Mike LEIGH, Jean-Pierre JEUNET, Erick ZONCA, Eros PUGLIELLI, Peter MULLAN, Jaco VAN DORMAEL e l’Oscar 2007 per il cortometraggio; i documentari arbëreshe di Salvo CUCCIA, Paco RECONTI e Pierpaolo PIRONE; la musica di TÊTE DE BOIS, Niccolò FABI, Simone CRISTICCHI e SUD SOUND SYSTEM. Tra le “isole” del festival “veleggeranno” Maria Grazia CUCINOTTA, Raz DEGAN, Valerio MASTANDREA, Claudia PANDOLFI, Cecilia DAZZI, Giuseppe CEDERNA, Rolando RAVELLO, Rocco PAPALEO…

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La sedicesima edizione di ARCIPELAGO – Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini si svolgerà dal 13 al 19 Giugno 2008 alla Multisala Intrastevere di Roma, che per un’intera settimana si trasformerà nella capitale di una vera e propria “repubblica indipendente del cortometraggio”, i cui confini virtuali si estendono ben oltre il grande schermo, sulla scia delle impetuose correnti digitali del Web.

Dedicato al paese che più di ogni altro rappresenta un esempio e un punto di riferimento per il cortometraggio, la Francia, ARCIPELAGO 2008 ha riservato il posto d’onore del proprio programma al “padre di tutti i festival di cortometraggi”, il Festival International du Court Métrage di Clermont- Ferrand, che con il suoi trent’anni di attività, celebrati proprio quest’anno, rappresenta ormai al tempo stesso un traguardo sognato (per tutti i registi di corti), un modello imprescindibile (per tutti i festival specializzati, con i suoi 130mila spettatori) e un’occasione da non perdere (per tutti gli operatori economici del settore, grazie al suo marché). Intitolandogli la retrospettiva Clermont-Ferrand “en bref”. 30 lunghi anni di corti, in collaborazione con Sauve qui peut le court métrage (l’associazione organizzatrice del festival francese), Maremetraggio di Trieste e il Festival Internazionale del Cortometraggio di Siena (che saranno le due successive tappe della rassegna), ARCIPELAGO rende omaggio alla prestigiosa carriera della manifestazione presentando nove cortometraggi tra i più rappresentativi della sua storia, perlopiù premiati al Festival e spesso firmati da registi successivamente saliti con successo sulla ribalta del lungometraggio, come Mike Leigh (A Sense of History, 1992), Peter Mullan (Fridge, 1995), Jaco van Dormael (E pericoloso sporgersi, 1984), Erick Zonca (Eternelles, 1994), Jean-Pierre Jeunet (Foutaises, 1989), Jan Kounen (Gisèle Kérozène, 1989), il nostro Eros Puglielli (Il pranzo onirico, 1996), Jorge Furtado (Ilha das flores, 1989), oppure baciati dall’Oscar per il cortometraggio, come Philippe Pollet-Villard (Le Mozart des pickpockets, del 2006, già in concorso ad ARCIPELAGO lo scorso anno).
Tra i numerosi filmmaker “laureati” a Clermont-Ferrand – dove ricevette anni fa un premio complessivo alla sua ricca filmografia “breve” – figura anche François Ozon, che è quest’anno il protagonista della sezione Outsiders, riservata ai corti di registi ormai affermati, e che completa questa “finestra” sul cortometraggio francese. In collaborazione con la scuola di cinema di Parigi La Fémis, frequentata da Ozon nella prima metà degli anni ’90, e con Unifrance, di Ozon verranno proiettati sei cortometraggi – da Thomas reconstitué (1992) a X 2000 (1998), girato alla vigilia dell’esordio nellungometraggio con Sitcom – rappresentativi di una robusta gavetta, durata dieci anni, che da subito ha rivelato una personalità originale e decisa, un impatto visivo dirompente e un approccio tematico già chiaro e ben svolto che caratterizzerà la futura filmografia del regista di Gocce d'acqua su pietre roventi e Otto donne e un mistero.
Da sempre orientato ai nuovi linguaggi e tenacemente impegnato nella ricerca e nella segnalazione di nuovi talenti, ARCIPELAGO punta come sempre gran parte delle sue energie sulle sezioni competitive. Novità di quest’anno è la fusione delle precedenti sezioni internazionali Onde Corte ed eMovie in un unico concorso, The Short Planet, dove le “nuove immagini” digitali avranno modo di confrontarsi – ormai alla pari – con i film realizzati con le tecnologie (e i linguaggi) più “navigati”, mentre l’altro concorso internazionale, quello online, Corto.Web 8.0, si svolgerà anche quest’anno in collaborazione con Fastweb, che lo ospiterà sul suo portale www.fastweb.it, e che per la prima volta renderà omaggio ad ARCIPELAGO dedicandogli anche – in contemporanea con il Festival – uno spazio sul suo canale IPTv Fastweb TV, dove verranno programmati alcuni dei film vincitori delle passate edizioni. Alle consuete due competizioni nazionali – ConCorto ed Extra Large – e al concorso regionale VideoRome si affianca idealmente l’omaggio al regista (e attore) “randagio” Corso Salani intitolato “Corto” Salani. Nel Corso del tempo, che comprende i suoi lavori più brevi, a partire dal raro e assai curioso cortometraggio d’esordio Zelda (1984) e dal primo videoclip dei Litfiba Guerra (1985), passando per l’introvabile Danilo (1985, prodotto dalla Rai) e per i tre episodi del wendersiano Voci d’Europa (Semmi màs, Radio Miramar e Descuidos, del 1989), fino ai recenti documentari della serie Confini d’Europa, prodotta dalla Vivo Film, ulteriore espressione della vocazione coerentemente nomade del filmmaker fiorentino. Tra questi ultimi, Imatra, già premiato a Locarno 2007, verrà presentato in anteprima ad ARCIPELAGO – il 16 Giugno – in una nuova versione, più lunga di 15 minuti, assieme alla prima fatica di Salani scrittore, Imatra. Pochi metri di Occidente, una sorta di personalissimo “diario di lavorazione” in uscita assieme al DVD del film per Donzelli Editore.
Tra i 187 film in programma vale la pena segnalare anche – nella sezione competitiva nazionale ConCorto, riservata ai film in anteprima italiana – la terza, notevole regia dell’attore Michele Alhaique Il torneo, reduce dal Tribeca Film Festival; il convincente esordio dietro la macchina da presa di un altro attore, Paco Reconti, con il documentario sugli arbëreshe di Calabria Arbëria (quello delle comunità di lontane origini albanesi in Italia è un vero leit-motiv di questa edizione, giacché riguarda anche due dei documentari in concorso nella sezione Extra Large: Rockarbëresh di Salvo Cuccia, capitolo del più ampio progetto sul tema Albasuite, e La settimana della sposa, prima regia di Pierpaolo Pirone, già co-sceneggiatore de Il miracolo di Edoardo Winspeare); il ritorno di Michele Rho con l’intimista La  veglia, interpretato da Giuseppe Cederna; quattro produzioni di sapore decisamente internazionale come La felicidad di Marco Fettolini e Miguel Aguirre, Bab al Samah di Francesco Sperandeo, Alfred di Leonardo Guerra Seràgnoli e Clandestínas di Silvia Chiogna; due corti “targati” Ivano De Matteo, uno come regista (l’episodico Pillole di bisogni, tutto ambientato in una toilette pubblica) e l’altro come attore (lo spassoso e crudele Action di Giorgio Caputo). Ben quattro, infine, i cortometraggi in concorso prodotti dal Centro Sperimentale di Cinematografia: La determinazione dei generi di Ivan Silvestrini (regista presente nella stessa sezione anche con Lubrifica nos Domine, caso unico nella storia del Festival), Io non esisto di Lorenzo Sportiello, Il figlio di Ulrik Brüel Gerber e Cronaca di unrapimento di Guido Tortorella. Fuori concorso, un sofisticato mockumentary all’incrocio tra teatro, musica, digitale e psicanalisi, interpretato – tra gli altri – da Rocco Papaleo: si tratta di Mozart: lettere alla cugina, diretto dal poliedrico Enzo Aronica.
Giunta ormai al suo terzo appuntamento, la competizione riservata ai documentari italiani di durata superiore ai 30 minuti, Extra Large, proporrà quattordici titoli, tra cui due accurate incursioni nel nostro passato recente (Anni crudeli di Igor Mendolia, sugli anni di piombo a Torino, co-sceneggiato dal figlio del giudice Giancarlo Caselli, Stefano, e Numero uno in lista di Giacomo Durzi, sull’assassinio nella Roma degli anni ’70, da parte del Mossad, dell’esponente palestinese Wael Zuaiter); i ritratti Taccone, fuga in salita di César Mereghetti e Elisabetta Pandimiglio, Un volto tra la folla di Stella Gasparri (rievocazione del mitico divo dei fotoromanzi Franco Gasparri) e Omaggio a Marco Ferreri di Francesca Formisano; i documentari musicali I Sud del mondo di Stefano Acunzo (sui Sud Sound System) e Daddy-O! di Beppe De Caro; la morte del “Che” ricostruita da Raffaele Brunetti e Stefano Missio in Che Guevara, il corpo e il mito.
A proposito di The Short Planet, nel concorso internazionale vale la pena citare almeno lo sconvolgente Alumbramiento di Eduardo Chapero-Jackson, vincitore dell’European Short Film Award 2007, della sempre agguerrita pattuglia francese, Tony Zoreil di Valentin Potier e Plus ou moins (diretto dall’italiano Gianguido Spinelli), la travolgente animazione 3D spagnola Revolt of the Mouses di David A.Jen, il potente neozelandese Taua del maori Tearepa Kahi, la fantascienza in salsa lusitana Aqua di Leonardo Antonio, il vincitore dell’ultimo Festival di Clermont-Ferrand Auf der Strecke dello svizzero-tedesco Reto Caffi, la rappresentativa italiana composta da Adil e Yusuf di Claudio Noce (unico corto italiano in concorso a Venezia 2007), Giganti di Fabio Mollo (vincitore di Italiana.Corti al Torino Film Fest) e l’animazione 3D A Bicycle Trip di Avoletta, Nambiar e Veracini, ispirato ad Albert Hoffman, lo scienziato scopritore dell’LSD, recentemente scomparso.
Ultimo tra gli spazi competitivi di ARCIPELAGO 2008, ma non meno importante, il concorso regionale VideoRome – in collaborazione con la Mediateca dell’Istituzione Biblioteche del Comune di Roma e l’Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio – che proporrà quattro cortometraggi sul tema La scuola è (in)finita, uno dei quali – The Broccoli Must Die di Silvia La Porta – sarà il pretesto per trasformare il Festival, attraverso un’inedita sinergia tra realtà e finzione, nel set della puntata conclusiva del documentario/sitcom Diario di classe, prodotto dalla Orisa Film per RaiTre e Discovery Realtime.
Destinata ad offrire ulteriore visibilità ad alcuni dei migliori corti italiani già selezionati negli altri festival, la sezione panoramica Itinerari proporrà, tra gli altri, la nuova produzione di Maria Grazia Cucinotta (qui anche in veste di attrice) Onde Corte di Simone Catania, la “regina del corto italiano” Cecilia Dazzi in A piedi nudi sul palco di Andrea Rovetta, Simone Cristicchi in Lettere dalmanicomio di Alberto Puliafito, Basette di Gabriele Mainetti (ispirato al cartoon cult giapponeseLupin), con Valerio Mastandrea, Daniele Liotti e Flavio Insinna, Fine corsa di Alessandro Celli (il regista vincitore del David 2007) e Vita di Giacomo dei franco-italiani Luca e Diego Governatori, già selezionato a Cannes 2007.
Mentre prosegue la consolidata collaborazione con il DAMS dell’Università Roma Tre, che comprende quest’anno, nello spazio Carta Bianca, due programmi autogestiti (una selezione di corti realizzati dagli allievi e i vincitori del Roma3 Film Festival, appena conclusosi), si conferma anche la presenza – nel palinsesto del Festival – dell’Evento Speciale sui Diritti Umani e Civili Tutti i Diritti del Mondo 2, che riguarda una selezione di documentari e cortometraggi incentrati in buona parte sul tema dei migranti (Lei non sa chi sono io di Barbara Iacampo e Federico Gattai, Merica di Ferrone, Manzolini e Ragazzi, Jamal di Luisella Ratiglia), delle donne (Il futuro che vorrei di Edoardo De Angelis, Voci di donne native e migranti di Rossella Piccinno) e della sicurezza sul lavoro (Per Elso di Iacopo Zanon, La salute si vende di Maurizio Maliore), senza dimenticare le campagne sociali (quella contro la distrofia di Esserci di Filippo Soldi, con Raz Degan), il dramma dei desaparecidos argentini (Spazi (des)aparecidos di Sergio Lo Cascio, prodotto da Progetto Sur, Fotografi Senza Frontiere e H.I.J.O.S) e la serie svizzera Droits & Libertés tout court, presentata in anteprima a Locarno nel 2007.
A lanciare i “titoli di coda” dell’edizione 2008 di ARCIPELAGO, la sera del 19 Giugno, sarà infine il documentario musicale “on the road” Avanti Pop, con e dei Tête de Bois, i quali saranno in sala a presentarlo e, più tardi, ad improvvisare amichevolmente e generosamente il “tappeto (rosso) sonoro” della Cerimonia di Premiazione del Festival.

 

ARCIPELAGO – 16° Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini è organizzato dall’Associazione Culturale 3E-media@

con il sostegno
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI – Direzione Generale per il Cinema
REGIONE LAZIO – Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport
con il patrocinio
COMUNE DI ROMA – Assessorato alle Politiche Culturali
con la collaborazione
ISTITUZIONE BIBLIOTECHE DEL COMUNE DI ROMA/Mediateca Roma
Ufficio Stampa : Studio PUNTOeVIRGOLA – +39.06.39388909 – info@studiopuntoevirgola.com
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