Ari Aster su Mr. Scorsese: “rassicurante e liberatorio” come il suo cinema
Dopo la visione di Mr Scorsese Ari Aster ha argomentato ciò che lo tormenta di più dal punto di vista produttivo analizzando i rapporti con i suoi film precedenti e con la filmografia scorsesiana
In un recente incontro tra Ari Aster e Rebecca Miller, avvenuto in occasione della presentazione di Mr. Scorsese lo scorso settimana al New York Film Festival, il regista di Midsommar e Hereditary ha analizzato la sua carriera, successi e accoglienze negative, in relazione alla filmografia del leggendario cineasta Martin Scorsese. Inoltre, non ha fatto mancare gli elogi alla docu-serie di Rebecca Miller in arrivo su Apple Tv il 17 ottobre.
“Rassicurante e liberatorio” sono le parole chiave usate da Ari Aster fresco di visione di Mr Scorsese, documentario diviso in cinque parti e con cinque anni di produzione alle spalle dedicati alla carriera di uno degli esponenti principali della Nuova Hollywood. Il regista di Eddington ne approfitta per descrivere la mentalità indipendente usata come formula produttiva vincente dietro capolavori come Taxi Driver, Toro Scatenato e Quei Bravi Ragazzi ma anche in film considerati dallo stesso Aster sottovalutati come Re per una notte e L’età dell’innocenza non accolti con entusiasmo all’epoca.
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I ragionamenti fatti da Ari Aster continuano esplorando altre tematiche dolenti sostenendo che spesso in situazioni in cui un regista sembra essere felice per un suo film spesso non è così: quando un film è pronto per uscire, quando l’autore sente determinati commenti da parte del pubblico che non rispecchiano le sue intenzioni o pensieri. Ed è proprio qui che entra in gioco l’affinità con la filmografia scorsesiana caratterizzata da delusioni e glorie inaspettate ma anche previste.
Altro tema peculiare affrontato dal regista di Beau ha paura è il tema dello scioccare il pubblico andando contro ciò che si aspetta. Questo generare terremoti non viene visto come un obiettivo da concretizzare bensì come una conseguenza della coscienza artistica dell’autore stesso. Parimenti, un film non deve preoccuparsi di compiacere il pubblico ma alienarlo per portarlo a riflettere su ciò che lo circonda.
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Rebecca Miller, dal canto suo, spiega che il suo documentario Mr Scorsese era stato pensato come lungometraggio ma, a causa dell’infinita mole di contenuti disponibili, è stata ampliato in cinque parti. Inoltre, nel suo documentario è possibile trovare gli interventi di varie personalità che hanno collaborato con il celebre regista tra cui Robert De Niro, Daniel Day Lewis, Paul Schrader e Steven Spielberg. Rebecca Miller ha consultato gli archivi personali di Scorsese per il progetto finanziato da Round Films, Moxie Pictures, LBI Entertainment, Expanded Media e Apple Studios.
























