Arriva Nick(olini), l'uomo ombra dal ritmo giusto

Another thin Man

Renato Nicolini ha deciso di candidarsi alla segreteria del Partito Democratico. In questo intervento, l’ex assessore alla Cultura dell’indimenticabile stagione dell’Estate Romana (di cui ancora oggi i romani beneficiano senza quasi più sapere a chi dire grazie per l’invenzione dell’Effimero…), spiega le sue ragioni per questa improvvisa ridiscesa in campo, dopo che nel 1993 si era candidato a Sindaco di Roma contro Rutelli e Fini. Con un cambio di prospettiva: L’uomo ombra contro 007!

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Renato NicoliniDopo il suo intervento alla manifestazione contro i tagli al FUS a piazza Montecitorio, Renato Nicolini ha deciso di sciogliere ogni riserva e di candidarsi allasegreteria nazionale del PD. La notizia è stata pubblicata per prima dal sito  www.newz.it

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Scrive Nicolini sul suo blog: “Il PD potrebbe essere (cosa che oggi non è) il partito che sa cogliere il filo che collega i tagli alla scuola e all’Università, i tagli al FUS ed a tutto il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (che, stando alle attuali previsioni governative, nel 2011 non avrà nemmeno i soldi per pagare gli stipendi), gli attacchi alla libertà di stampa ed al sistema delle autonomie (enti locali, università, magistrature), la crisi della stessa TV privata (un creativo come Freccero che posto potrebbe avere nell’attuale TV Mediaset – e che posto ha nella RAI?). La spinta che è venuta dai Comuni alla fine degli Anni Settanta aveva prodotto il FUS, e non solo, tante cose (a partire dal successo del made in Italy) che hanno spinto la crescita italianaE’ ora di collegare di nuovo tutto questo, e di capire che non si esce dalla crisi con liti e  paranoie di sicurezza, ma confidando nella grande risorsa dell’immaginazione…”

 
 
MI CANDIDO, di Renato Nicolini
Martedì 21 luglio 2009, ultimo giorno utile (prima non mi è possibile perché sono a Venezia, insegno al WS09 dell’IUAV), andrò a ritirare la mia tessera PD alla sezione di Trastevere, dove abito. Vincendo dubbi, perplessità e fastidi gravi (l’astensione sulla mozione antiabortista) perché sono stato eletto alla Costituente Nazionale nella lista “Sinistra per Veltroni” e, anche se si sono dissolti sia Veltroni sia la sinistra nel PD (ciascuno sostiene chi gli pare), voglio onorare il mio impegno con gli elettori. E per qualche altro motivo che vorrei condividere.
Non mi piace lo slogan “mescolati, non agitati” (non voglio nemmeno parlare di Democratic Party…) della festa di Roma. E’ una frase di James Bond, l’agente 007, e già questo dovrebbe far pensare. Dice invece Nick, agitando lo shaker nella sequenza iniziale de L’Uomo Ombra, che un buon Martini va agitato secondo un ritmo. Per lui il ritmo era il valzer. E per noi oggi? Qualche giorno fa, imbarcato su un Another thin Manaereo che ha atteso oltre un’ora il decollo, avvertivo che il malumore della maggioranza dei passeggeri era rivolto contro i facchini che imbarcavano i bagagli, contro il pilota e le hostess, etc. etc. “Non vogliono lavorare, bisogna licenziarli!” Insomma, Brunetta ha fatto scuola… E’ tutta colpa dei fannulloni… I fannulloni sono, volta a volta, i lavoratori dell’Alitalia, i professori, i dipendenti statali… Non ha colpa chi ha impedito la vendita di Alitalia ad Air France anziché ad un gruppo di costruttori coraggiosi “italiani” in attesa di lottizzare Linate… Se l’Università è in crisi, ed i concorsi per i ricercatori sono bloccati da oltre un anno, si ripesca lo slogan reaganiano: “affamare la bestia finché diventa mansueta”. Se intanto muore, sarà stato un incidente… Anzi, un venti per cento di Università in meno non può che fare bene alla severità degli studi… E per finanziarla, alziamo le tasse, perché l’Università non è certo frequentata dai figli degli operai… La tecnica della governance berlusconide è di additare al pubblico disprezzo un gruppo sociale alla volta. Quello di turno alla gogna, tutti gli altri gli tirano le pietre… Che il ritmo giusto per un buon cocktail sia quello della solidarietà? Liberté, egalité, fraternità– per dirla non alla bolscevica, ma con le parole della rivoluzione francese? Che è successo? Com’è che l’abbiamo dimenticato? Com’è cominciato quest’inverno dei nostri rancori?
Penso che iscrivermi al PD non basta… Dovrei candidarmi alla Segreteria Nazionale del PD. Perché, tra i meriti della mia carriera politica c’è quello di avere riproposto il valore dello spazio pubblico e della comune appartenenza alla città, nella Roma degli anni di piombo. Qualcosa che curiosamente è rimasta nella memoria della gente, anche dei non romani (erano gli anni in cui tutta l’Italia del Sud veniva a Roma a studiare…). Stranamente, non è rimasta nella memoria del PD… Veltroni ha festeggiato con molta riluttanza i trent’anni dell’Estate romana, con la riproposizione trent’anni dopo del Napoleon di Abel Gance, anziché con un evento nuovo che gli avevo progettato e proposto… L’Unità parla dell’Estate romana senza citarmi, ed ho viva memoria di un’iniziativa elettorale in cui questa slittava dal ’77 al ’93, da Petroselli, Argan e Vetere a Rutelli… Sconto ancora la colpa di essermi contrapposto a Rutelli alle elezioni del ’93, di aver pensato che la tradizione del PCI in Italia avesse raggiunto per via interna gli obbiettivi di una consapevole democrazia e di un moderno riformismo, senza bisogno di rinnovare gli schemi della “sinistra indipendente”, della personalità esterna da usare come scudo… Avrei votato Marino, ma Marino mi sembra non aver capito che la questione dei coordinatori dei circoli non è una questione morale, ma una questione politica. Sono stato per due anni segretario della Sezione Campo Marzio del PCI, abbiamo progettato l’unico festival dell’Unità mai fatto a piazza Navona, tutto è politico, se lo si prende con leggerezza e senza integralismo. Due qualità che oggi mancano al PD, e che sono indispensabili se vogliamo un buon cocktail, un cocktail dei nostri tempi
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