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Rivista Sentieriselvaggi21st
Scuola di Cinema
Arrivano… "I Mostri Oggi" di Enrico Oldoini
Sorprendente Oldoini. Questo terzo capitolo della saga sposa definitivamente il dramma di un'Italia che brucia sull'orlo dell'Apocalisse, travalicando la stessa iperbole grottesca (e consolante) che caratterizzava i due capitoli precedenti e alterando la formula comica in una tensione drammatica impressionante per nettezza. Come se nell'arco di tre film fosse, ormai, già troppo tardi
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Il travelling aereo che anticipa il film e alcuni episodi più che una funzione di raccordo geografico, sembra ricoprire la valenza fotografica di un paesaggio desolante abbandonato a se stesso. E' forse questa l'Italia non più anni '90 suggerita da Enrico Oldoini e i suoi sceneggiatori (tra cui spiccano i nomi di Giacomo Scarpelli e Silvia Scola) e sono sedici gli episodi con cui I Mostri oggi lancia la sua sfida, rischiosissima, di mettersi a confronto con due capisaldi della commedia acida all'italiana. Ma è sorprendente Oldoini. Questo terzo capitolo della saga sposa definitivamente il dramma di un'Italia che brucia sull'orlo dell'Apocalisse (suggestivamente evocata nell'episodio "La fine del mondo", quello che riprende più da vicino i cinegiornali anni '60), travalicando la stessa iperbole grottesca che contraddistingueva i precedenti episodi I Mostri e I Nuovi Mostri. Da questo punto di vista il fascino del nuovo capitolo non è tanto quello di rinnovare una formula comica, quanto di alterarla definitivamente in una tensione drammatica (con insistiti riferimenti alla realtà sociale contemporanea) che è spesso impressionante (e oggettivamente spiazzante) per nettezza. Si veda l'umorismo macabro – quasi-horror – degli episodi "Povero Ghigo", con l'accoppiata Abatantuono-Bisio, e "Seconda casa", con un Carlo Buccirosso sempre più reincarnato nel modello sorrentiniangomorriano. I Mostri Oggi è forse la tappa più emblematica di Oldoini, quella che se da un lato conferma l'endemica mancanza di originalità del suo autore – da sempre "usurpatore" seriale di modelli originari altri – dall'altro ne apre la manifattura verso elementi di qualità seriosa a suo modo frustrante (e comunque non mancano momenti esilaranti di comicità popolare trasparente, soprattutto nell'episodio interpretato da Sabrina Ferilli e Neri Marcorè), ma innegabilmente lucida e mai furba. I Mostri oggi è allora il suo anti-Miracolo italiano, la resa del sorriso e dell'esportabilità economica del cinismo grottesco di fronte all'evidenza della materia distrutta e di corpi attoriali dopati e perfetti in sè (Abatantuono, Ferilli, Panariello, Buccirosso appunto). Forse non è eccessivo leggere gli ultimi mostri di Oldoini come il tassello finale di una trilogia radiografica che va dall'Età dell'oro (il boom dei mostri anni '60) al Medioevo (l'Italia di oggi con i suoi volti e le sue gag inevitabilmente già mangiati/e dalla televisione). Come se nell'arco di tre film fosse, ormai, troppo tardi. Una risata ci seppellirà!
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Regia: Enrico Oldoini
Distribuzione: Warner Bros. Italia
Durata: 102’
Origine: Italia, 2009
Sentieriselvaggi21st n.19: cartacea o digitale
