Artissima Cinema

Il primo appuntamento di Artissima Cinema, dedicata quest’anno alla città di Shanghai attraverso il lavori su video di un gruppo di artisti internazionali, è al Mirafiori Motor Village venerdì 9 novembre. Con la presentazione in anteprima del progetto e la conferenza “ La storia OFF della rivoluzione artistica contemporanea a Shanghai”

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Il primo appuntamento di Artissima Cinema, dedicata quest’anno alla città di Shanghai attraverso il lavori su video di un gruppo di artisti internazionali, è al Mirafiori Motor Village venerdì 9 novembre. Con la presentazione in anteprima del progetto e la conferenza “ La storia OFF della rivoluzione artistica contemporanea a Shanghai”.
 
Alexander Brandt e Davide Quadrio propongono una visione della Shanghai non detta. Un viaggio attraverso tre mostre che hanno segnato l’esperienza artistica a Shanghai. Un collettivo d’artisti che ha sfidato la città di Shanghai dalla periferia. Immagini del passato della città, in un momento in cui la negoziazione con il Governo per una “giusta” visibilità era al centro della pratica artistica del gruppo avanguardista capeggiato da Xu Zhen, Yang Zhenzhong e Alexander Brandt e supportato dall’organizzazione di BizArt.“Art for sale”, 1999: “Fang Mingzhen and Fang Mingzhu”, 2004; “Solo exhibition”,  2006. L’aspirazione e desiderio di Shanghai di divenire nuovamente il luogo mitico che fu, il bisogno di essere una Cina internazionale e moderna e l’idea di potere che Shanghai rincorre tra identità locale e mondializzazione, sono in qualche modo simbolizzati e indagati in questa presentazione attraverso documenti, cataloghi e video documentari.
 
Corollario e back-ground di questa serata è la presentazione di Hipic.org, un’immagine per sempre: un progetto on-line come luogo dell’effimero, dove una foto riassume per 30 secondi l’urgenza della visione per poi scomparire in un nulla cibernetico: per sempre.  L’arte senza artista, l’arte senza valore economico, l’arte che passa e scompare, la ricerca dell’attenzione nell’osservare sapendo che quella è l’unica possibilità al mondo e l’unico momento simultaneo al mondo. Hipic, luogo democratico dell’archiviazione senza speranza, ben corrisponde a Shanghai e alla Cina di ora: questa idea del passaggio continuo verso qualcosa d’altro, senza passato e forse senza neanche l’idea del futuro, questo impertinente presente, ottimista e lusinghiero che non lascia tempo se non per uno sguardo sommario sulla realtà, uno sguardo come tanti altri: inutile.
 
 
 
Sabato 10 novembre, nella notte della arti contemporanee, il Museo del Cinema ospita nella spettacolare S ala del Tempio una selezione di video d‘artista tutta dedicata a Shanghai con alcuni lavori inediti realizzati per questo evento.
 
“Gli anni passano in fretta a Shanghai, un mese cambia il mese successivo. Siamo passati nel giro di pochi anni dalla preistoria tecnologica all’era digitale. Schermi led o lcd dovunque, nei taxi, negli alti grattacieli, nelle metropolitane, intere facciate di p ala zzi o schermi giganti trasportati da chiatte sul fiume Pujiang, la notte, di una luminosità così intensa che non si resiste allo sguardo. Quello che mi preme mostrare di quest’ultima versione di Shanghai è la sua contraddizione forzata che, attraverso lo sguardo degli artisti, si piega per diventare una realtà fittizia, distorta, che tuttavia nasconde, da qualche parte, dettagli stravaganti tra poesia e dramma, e che dimostra ancora una volta la vera Shanghai ”. (Davide Quadrio)
 
Si vedranno lavori di artisti locali come Zhang Ding, Liang Yue e Song Tao e il famoso video di Yang Fudong, “Robber-south” del 2001, il video di animazione di  Melanie Jackson, “Made in China” e un’istallazione multimediale, “The next second”, di Alexander Brandt, artista tedesco residente a Shanghai. E ancora il video clip “Hero” di David Cotterrell, il video storico di Xu Zhen, “Shouting” del 1998, il lavoro di Yang Zhenzhong, che ha come sottotitolo “Skycrapers: phallic symbols?”: la città come fallo, dove l’architettura non è altro se non uno spazio rubato al cielo.
 
La città si decompone poi in una v ala nga di immagini senza un preciso filo conduttore: Huang Kui con “Go away”, Pierre Giner con la sua ultima creazione e il duo Mattia Matteucci+Patrick Tuttofuoco con “The Green Sky”. Aprono e chiudono la rassegna “A Silent Story” e “Riverscape #1 Night, China Shanghai 07” di Olivo Barbieri.
 
 
 
Domenica 11 novembre, durante tutto l’orario di apertura della Fiera il pubblico potrà vedere o rivedere i video di questi artisti in una speciale location: un cinebus collocato davanti al padiglione della Fiera, lo spazio ideale per concludere questo sorprendente e affascinante viaggio urbano nella vera Shanghai “oltre i riflessi folgoranti, la Shanghai degli uomini che vi abitano e che mercanteggiano la loro sopravvivenza”.
 
 
Informazioni per il pubblico: 011 546284

 

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