Asian Film Festival
Terza edizione "Asian Film Festival", dal 31 ottobre al 6 novembre, a Roma, nella storica Sala Troisi. Le ultime produzioni dell'Estremo Oriente con pellicole assolutamente impedibili (e ahinoi, invisibili in Italia). All'interno della manifestazione una corposa retrospettiva dedicata al taiwanese Hou Hsiao-Hsien.
Terza edizione "Asian Film Festival", dal 31 ottobre al 6 novembre, a Roma, nella storica Sala Troisi. Si potranno gustare le ultime produzioni dell'Estremo Oriente con pellicole assolutamente imperdibili, che hanno già fatto il giro dei massimi festival internazionali. All'interno della manifestazione una corposa retrospettiva dedicata al taiwanese Hou Hsiao-Hsien. Grande regista dalla scrittura mutevole che insiste sull'aspetto dello sradicamento della società taiwanese, sulla contrapposizione di un mondo rurale a uno urbano, tecnologico. Mentre nei suoi primi film, il racconto è più autobiografico e attinge principalmente al proprio vissuto (da vedere I ragazzi di Feng Kuei, mercoledì 2 novembre), successivamente, invece, indaga nelle maglie oscure della storia dell'isola di Formosa, facendo luce su alcuni degli episodi più violenti accaduti negli anni '40 e '50, a testimonianza dei passaggi burrascosi e tragici da una dominazione all'altra, subiti dalla popolazione taiwanese (Good Men, Good Women, martedì 1 novembre). In seguito con Good South, Goodbye (sabato 5 novembre), si riavvicina alla contemporaneità e scruta la gioventù metropolitana alla ricerca spasmodica di denaro, successo, potere; quindi si riallontana per contemplare, affascinato dai suoi rituali, la vita dei bordelli cinesi della fine del XIX secolo, in I fiori di Shanghai (martedì 1 novembre).
Per ritornare su tematiche contemporanee con il capolavoro Millennium Mambo (domenica 6 novembre). HHH spinge il suo percorso ancora sempre più in la, per raccontare invece la "depossessione" dell'individuo nella società contemporanea. Da non dimenticare altri due titoli fondamentali del regista: Café Lumière (venerdì 4 novembre) e l'ultimo Three Times (sabato 5 novembre), presentato a Cannes 2005 e ancora inedito qui da noi. Splendido esempio di compressione ed esplosione del proprio cinema, attraverso tre tempi, tre mondi, tre sguardi. Ma le sorprese non si esauriscono con HHH. I titoli da segnalare sono diversi: da Election di Johnnie To (domenica 6 novembre), nuovo idolo dei cinefili e ahimè solo di chi frequenta i festival, e lo splendido The World del cinese Jia Zhangke (giovedì 3 novembre), vera rivelazione e sorpresa di Venezia