Autunno caldo per il cinema africano

Savona, Verona, Bari: i festival di novembre

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L’autunno caldo del cinema africano si è aperto lo scorso 5 novembre a Savona con la quinta edizione della rassegna di cinema africano Uno sguardo all’Africa (5-26 novembre 2009), che quest’anno, nelle intenzioni della curatrice Daniela Ricci, è soprattutto un viaggio nell’universo femminile: «Donne che si raccontano in libertà e bambine che affrontano con coraggio la complessità della vita, cercandone il cambiamento». Dal 5 al 26 novembre, Uno sguardo all’Africa propone una serata a settimana presso il Nuovofilmstudio per scoprire film, documentari, corti e teatro africani. Tra i titoli selezionati, segnaliamo lo splendido Teza del regista etiope-americano Haile Gerima (12 novembre). 

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E’ giunto invece alla ventinovesima edizione il Festival di Cinema Africano di Verona (13-21 novembre 2009) che, come spiegano i Direttori Artistici Fabrizio Colombo e Stefano Gaiga, è dedicata ad uno sguardo nuovo, una visione che il cinema è in grado di incarnare restituendo al meglio le componenti di immaginazione e inventiva che rendono l’Africa nuova e innovativa. Lungometraggi, corti, documentari e serie tv per un totale di 45 produzioni in 6 sezioni: le pellicole in competizione e fuori concorso sono suddivise in Panoramafrica (lungometraggi), Africa Short (corti) e Africa Doc (documentari); New Africa e Migrazioni presentano film legati a queste due tematiche all’ordine del giorno; Children Rights è dedicata ai diritti dei bambini e Africa Pop al cinema popolare africano. Tra i film in concorso, segnaliamo Sheherazade, tell me a story dell’egiziano Yousry Nasrallah e Buried Secrets della tunisina Raja Amari.

A Bari, infine, si svolgerà la diciannovesima edizione del Balafon Film Festival (13-20 novembre 2009): in rassegna film dedicati all’intero continente con una leggera prevalenza della produzione sudafricana, significativa sia per l’influenza storico-culturale dell’apartheid sia perché è la più attiva nel settore, e di quella nigeriana. Nella serata di apertura del festival, segnaliamo il documentario U stisso sangu (Storie più a sud di Tunisi) del fotogiornalista Francesco Di Martino e del critico letterario Sebastiano Adornò: una raccolta di storie dei migranti sbarcati più a sud di Tunisi, sulle coste sudorientali della Sicilia, un cammino difficile che inevitabilmente si incrocia e a volte si scontra con la realtà locale. 

 

(news a cura di www.cinemafrica.org)

 

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