Avatar – La via dell’acqua. La realizzazione di una nuova impresa

Dopo 13 anni, ritorna il secondo capitolo di Avatar. Budget esorbitante e un lavoro di produzione incredibile. Riuscirà Avatar: La via dell’acqua ad aggiudicarsi il primato al botteghino.

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Era il 2009 quando Avatar ha debuttato sul grande schermo segnando una nuova era cinematografica. James Cameron ha aperto il mondo al 3D. Da allora si è creata una vera e propria corsa al IMAX. Avatar ha segnato un record al botteghino, incassando 2,8 miliardi in tutto il mondo e portando a casa tre Academy Awards. Il regista di Titanic aveva in mente di realizzare una trilogia, ma ogni anno il sequel tardava ad arrivare. La 20th Century Studios è stata nel frattempo acquistata dalla Disney, ma Avatar non è menzionato. Dopo 13 anni e otto rinvii, il sequel del successo di James Cameron è finalmente arrivato: Avatar – La via dell’acqua, ambientato 15 anni dopo gli episodi del primo film.

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Come siamo arrivati ad Avatar – La via dell’acqua?
Secondo quanto ha dichiarato il regista su Entertainment Weekly, Cameron ha iniziato a progettare, da solo, il sequel del film nel 2012, decidendo di ambientarlo principalmente sott’acqua. Nel 2013 ha iniziato a coinvolgere il team di sceneggiatori che ha delineato quattro storie che continueranno a parlare del rapporto dell’uomo con la natura. Ma ambientare un film principalmente sott’acqua non è un impresa semplice. Il processo di motion capture, utilizzato per il primo film, era impossibile per questo nuovo progetto. Il team, che ha lavorato sul film, ha dovuto trovare un modo per poter registrare i movimenti e le espressioni degli attori mentre erano immersi sott’acqua. La maggior parte delle riprese sono state girate dentro un serbatoio di 900.000 galloni, costruito per il film. Gli attori hanno ottenuto la certificazione subacquea per immergersi in apnea e trattenere il respiro sott’acqua.

Il budget finale per il primo Avatar è stato di 237 milioni di dollari, divisi tra costi per la produzione e quelli per la promozione e il marketing. Un costo enorme poi ampiamente recuperato con gli incassi. Avatar è, ancora oggi, il film della storia del cinema che ha incassato di più. Un record superato nel 2019 da Avengers: Endgame. Per recuperare il primato il film è uscito nuovamente nel 2019 in Cina, stabilendo un nuovo record al botteghino. Avatar: La via dell’acqua è costato oltre 350 milioni di dollari, “fottutamente costoso”, ha dichiarato il regista alla rivista GQ, che rischia di rappresentare il peggior business di sempre. Per rientrare nei costi, questo secondo capitolo, deve incassare due miliardi di dollari. Nella classifica attuale il primo Avatar occupa ancora la prima posizione, al secondo posto c’è Avengers: Endgame con 2,7 miliardi di dollari, terzo posto occupato da Titanic con 2,1 miliardi di dollari, a seguire nella classifica: Star Wars: Il risveglio della forza, Avengers: Infinity war. Un’impresa difficile, ma non impossibile.

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