Avere 20 anni in rete – Intervista a TheJackal, Canesecco, Fuckin'Bros

cinema web under 23
Alla vigilia della Festa/Evento CINEMA WEB UNDER 23 che li vedrà protagonisti con incontri e proiezioni dei loro lavori cult, Sentieri Selvaggi pone cinque domande ai gruppi di Francesco Ebbasta (The Jackal), Andrea Pietrella (Fuckin'bros), e Matteo Bruno (Cane Secco)

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2010 contro vandammo - the jackalCome funziona la realizzazione di un vostro corto/spot/video dal punto di vista produttivo e creativo?

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Canesecco: Le fasi che seguo per la realizzazione dei miei video per youtube sono piuttosto tradizionali: scrittura, riprese, montaggio. Molte mie riprese sono realizzate su cavalletto visto che spesso sono solo durante la realizzazione dei miei video. La parte veramente divertente arriva in post-produzione, dove assemblo al computer tutte le riprese. In buona parte dei miei video ho utilizzato nel montaggio degli errori di scena per dare un tono più allegro alla clip.

Fuckin'Bros: Prima di tutto, facciamo un brainstorming tutti insieme dove studiamo il lavoro da fare e tiriamo giù le idee…dalle più strampalate alle più serie, tutto potrebbe essere d'aiuto. Quindi, una volta trovata una via vincente, che consiste nel valutare le nostre scelte compatibilmente coi budget (necessità di costumi, location e scenografie), proseguiamo con la stesura della sceneggiatura o, per quanto riguarda i videoclip, direttamente dello storyboard. Quindi, una volta finita la parte "preparatoria", si passa all'azione sul set: qua lavoriamo in modo leggermente "diverso" da una troupe normale. Spesso non abbiamo ruoli fissi, quindi capita che ognuno, all'interno di un lavoro, prenda la telecamera in mano, o aggiusti la fotografia: questo perchè abbiamo estrema fiducia in noi stessi e, sia sul set che fuori, siamo in grado di ragionare come "un'unica mente"… quindi, ognuno sa perfettamente quello che deve fare! Inoltre, siamo tutti impegnati nel montaggio e negli effetti speciali, essendo ognuno di noi preparato e abile nell'uso di programmi di compositing e computer grafica. Insomma, siamo pochi, ma racchiudiamo in noi le professionalità di intere troupe! E per finire, dovete sapere che il nostro lavoro non finisce qua…siamo anche grafici, fotografi e web designers…in grado quindi, di curare l'uscita e il marketing di una qualsiasi produzione praticamente da soli… siamo dei geni? no, assolutamente… abbiamo solo tanta voglia di fare!

TheJackal: Il lavoro creativo è sempre rigorosamente un lavoro corale. Le idee nascono spesso per caso, durante sedute di brainstorming o semplici chiacchierate. Per quanto riguarda la fase produttivo-realizzativa, gli svantaggi del low budget possono talvolta trasformarsi in vantaggi, in quanto forniscono lo stimolo giusto per adottare tecniche ingegnose che ti permettano di realizzare quello che hai in mente, a costo zero, o quasi.

Come vi siete avvicinati a questa forma di comunicazione?

Canesecco: Mi sono avvicinato alla forma di comunicazione video da bambino, seguendo l'esempio di mio padre che fa questo lavoro. L'avvicinamento al web arriva in una fase successiva: ero al secondo anno del liceo e iniziavo a realizzare dei cortometraggi con i miei amici, scoperto youtube mi ci sono subito iscritto e ho caricato i miei lavori li. All'inizio la visibilità era scarsissima e gli unici utenti dei miei lavori online erano i miei amici, poi all'inizio del 2010, dopo aver caricato un video definito da molti “virale” è iniziato un boom di clic che continua a crescere.

Fuckin'Bros: In italia è molto difficile riuscire a dire la propria con un corto o un film, viste le ingenti difficoltà che può avere un emergente nel trovare una produzione o una distribuzione. Questo perchè, purtroppo, viviamo in un paese dove sono le raccomandazioni e le conoscenze che ti permettono di arrivare in alto, ma noi, essendo ovviamente sconosciuti e assolutamente non raccomandati, abbiamo trovato una via per dire la nostra con i video musicali. Il videoclip, a oggi, è rimasta l'unica forma di comunicazione che ti permette di fare, più o meno, quello che ti pare. Ci sono un'infinità di paletti e regole ferree che, se ignorate, comportano l'immediata esclusione del videoclip dai circuiti televisivi. Ma una volta delimitati i confini, all'interno ci si può muovere come si vuole e soprattutto dire la propria… trovando facilmente una distribuzione televisiva e nazionale. Inoltre, il nostro modus operandi e le nostre ceucalypto fuckin'brosapacità ci permettono tranquillamente di evitarci il problema della produzione (almeno per il momento), essendo in grado di realizzarci tutto da soli!

TheJackal: Per caso. Giravamo video divertenti già da piccolissimi, poi con internet abbiamo avuto la possibilità di renderli pubblici in larga scala.

Quanto avere come target la distribuzione digitale influenza il linguaggio e le forme dei vostri lavori?

Canesecco: Buona parte dei miei video non sono stati realizzati pensando di caricarli su internet, quindi non sono “influenzati” dalla necessità di piacere al pubblico, in molti altri miei lavori invece mi rivolgo al pubblico come se parlassi ad un amico, quindi posso definirli video creati appositamente per il web. Credo molto nel web e nel suo potenziale di diventare la televisione del futuro; vedo il web come una televisione tematica con una marcia in più, per il semplice fatto che non ha orari di trasmissione ed è totalmente libero.

Fuckin'Bros: Questo è un quesito che, almeno noi, non ci siamo mai posti. Noi pensiamo a realizzare ciò che vogliamo, e lo facciamo! Ovviamente il digitale aiuta tantissimo, ma più al momento della produzione che della distribuzione. Le nuove telecamere permettono definizioni senza precedenti, quasi al pari della pellicola… e questo è il futuro. Dobbiamo rassegnarci al fatto che la pellicola, nel giro di qualche anno, farà la sua uscita di scena… personalmente riteniamo che sia un peccato, in quanto la qualità della pellicola è ineguagliabile, ma d'altronde, almeno nella nostra situazione, non ci conviene affatto pensare di investire nelle produzioni, o anche solo nelle distribuzioni, in pellicola, quando nel giro di qualche anno saranno inutilizzabili. Sarebbe solo una spesa inutile… Una bella Red One e una bella postazione di montaggio in digitale, invece, sarebbero molto più utili!

TheJackal: la risposta è: parecchio. Il target internauta s’aspetta determinate meccaniche, e un preciso tempo di narrazione. Molto spesso la durata è importantissima, quanto più breve è, più facilmente verrà recepito. Tuttavia il vantaggio di avere un canale mediamente frequentato ti permette di spingerti oltre, e tentare qualche volta nuove strade.

Quali sono i vostri modelli, le vostre fonti di ispirazione?

Canesecco: Il bello di youtube è che l'ispirazione viene guardando i lavori degli altri; la possibilità di comunicare con gli autori dei video stessi poi aumenta incredibilmente le possibilità di confronto e scambio di idee. Un nuovo tipo di video che sto imparando a conoscere e a realizzare è la “collaborazione a distanza” che consiste nel realizzare video insieme a qualcuno che vive lontano da te. Per ora sono riuscito a fare un video con un mio coetaneo che vive in Calabria e sto lavorando ad un video con un ragazzo torinese.

Fuckin'Bros: Se proprio dobbiamo citare qualcuno, citerei Kevin Smith: il suo modo di fare cinema si avvicina molto al nostro, raccontando qualcosa di serio e, allo stesso tempo, facendo ridere, senza però mai trascendere in battute di cattivo gusto o in comicità scadente. Per quanto riguarda i videoclip invece, non abbiamo dei veri e propri modelli… traiamo ispirazione da quello che ci sta intorno, senza però ispirarci a qualche regista in particolare… anccaneseccohe perché siamo tra i pochi che cercano, anche con i videoclip, di trasmettere emozioni vere e messaggi forti, invece di fare il classico videoclip "di accompagnamento" ad una canzone.

TheJackal: abbiamo diverse fonti di ispirazione. Ogni nostro corto parodizza un genere preciso, dal western al thriller, dall’action ai film di arti marziali. Probabilmente il genere americano è facilmente propenso ad essere parodizzato per le sue forme classiche e spesso estremizzate. il nostro modello, sul versante comico, si avvicina forse allo stile dei Monty Python.

Il web è un punto d'arrivo, o di partenza?

Canesecco: Il web è il punto di partenza per trasformare il web stesso in qualcosa di più grande. In Italia youtube è un metodo di comunicazione poco sviluppato, i video più cliccati sono le repliche di Disney Channel e le repliche dei goal, con il passare del tempo spero che possa diventare qualcosa di più simile alla realtà americana. Ultimamente ho scoperto molte storie di ragazzi che in America sono stati scoperti per le loro capacità in ambito artistico grazie a youtube, questo in Italia succede troppo raramente. Spero che tra qualche anno avremo un telecomando per la Tv con un tasto rosso con su scritto YouTube.

Fuckin'Bros: Assolutamente un punto di partenza! attraverso il web è relativamente facile far girare qualcosa, sia esso un trailer, un videoclip o una pubblicità. Se usato bene, rappresenta il mezzo più potente per farsi conoscere al mondo intero. Anche noi siamo "quasi" online, con due siti che saranno presto attivi: www.trickstertale.com, che rappresenta una delle nostre case di produzione, quella dedita principalmente ai videoclip, e www.eucalypto.com, il portale dedicato al nostro film che presenteremo proprio la serata del 24 giugno alla Scuola di Cinema Sentieri Selvaggi. Sinceramente, da pubblicitari, non riusciamo proprio a percepire come il web possa essere un punto d'arrivo… è solo un'opportunità alla portata di tutti, in attesa di essere sfruttata intelligentemente!

TheJackal:
il web è assolutamente un punto di partenza. Può essere un tramite, un durante, ma non deve rappresentare il punto di arrivo. A meno che non ci si voglia dedicare al viral marketing per tutta la vita!

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