"Awake – Anestesia cosciente", di Joby Harold

awakeOpera prima sulla "consapevolezza anestetica", metafora dei nostri giorni, nonchè terribile esperienza ospedaliera. Il regista passa dal thriller (da vedere La corta notte delle bambole di vetro di Aldo Lado) per sfociare in un giallo poco convincente. Tutto si sfalda. Sembra di essere catapultati in un telefilm ospedaliero, e, in alcuni frangenti, torna alla memoria Se mi lasci ti cancello

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awakeSubito dopo il matrimonio con la fidanzata Samantha (Jessica Alba), Clay (Hayden Christensen) deve sottoporsi ad un delicato intervento al cuore. Nonostante il medico prescelto goda di dubbia fama, l’uomo decide di affidarvisi ugualmente, ma a torto: vivrà infatti la terribile esperienza dell’anestesia cosciente, per cui, pur non riuscendo a parlare né a muoversi, avrà piena consapevolezza delle sensazioni fisiche dell’intervento. Clay si rende conto di riuscire a sentire ancora le parole dei dottori, anche dopo la somministrazione dell’anestetico, che si stanno preparando all’operazione. E quando sente le dita del dottore sul suo sterno, con il bisturi in mano, Clay si rende conto di essere veramente nei guai. Ciò che sta sperimentando si chiama “consapevolezza anestetica”. Opera, a quanto pare, concepita dal regista esordiente in seguito ad una sua esperienza diretta simile a quella del protagonista. Un thriller sul dolore dove a spaventare è l’orrore di vivere in prima persona il dramma del protagonista. Venuto alla luce dopo accurate ricerche mediche e tre anni di lavorazione, il film ha avuto un casting travagliato: ad interpretare Clay al posto di “Hanakin Skywalker” Christensen, doveva essere Jared Leto, mentre sia Helen Mirren che Sigourney Weaver sono state provate per la parte della madre di Clay, affidata poi a Lena Olin. Firma la fotografia il premio oscar per Titanic Russell Carpenter. L'idea dell'anestesia cosciente e quindi l’atmosfera inquietante che ne consegue, sembra fare solo da pretesto per una storia d'amore raccontata nella prima parte della pellicola. L'utilizzo della voce fuori campo certo non si addice per tutti i generi cinematografici, semmai il regista volesse seguirne alcuni. Il regista è alquanto convincente nel far crescere la tensione nella prima parte del film n cui si costruiscono i personaggi e soprattutto quello di Clay: la sua onestà, il suo potere che diventa insicurezza al cospetto di una madre opprimente e la sua incapacità di confessarle la storia d'amore. Ma lentamente Harold scardina ciò che ha costruito e sembra intorbidare, senza volere, irrimediabilmente l'identità della sua opera. Dimentica il thriller (a tal proposito, da vedere La corta notte delle bambole di vetro di Aldo Lado), e ci si ritrova in un giallo poco convincente. Tutto si sfalda. Sembra di essere catapultati in un telefilm ospedaliero, e, in alcuni frangenti, torna alla memoria Se mi lasci ti cancello: a poco valgono i colpi di scena che si susseguono fino alla fine.  
 
Titolo originale: Awake
Regia: Joby Harold
Interpreti: Hayden Christensen, Jessica Alba, Lena Olin, Terrence Howard, Steven Hinkle
Distribuzione: Eagle Pictures
Durata: 84’
Origine: Usa, 2006
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