"Baciami piccina", di Roberto Cimpanelli

E' un problema di tempi filmici quello che affligge “Baciami Piccina” di Roberto Cimpanelli, un film che dimostra che le idee nuove non servono al cinema italiano, servono le idee.

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

Azzeccare il film, se si ha in mano una sceneggiatura firmata da Furio e Giacomo Scarpelli ispirata da un'idea originale di Sergio Citti, e due tra i migliori attori da commedia (non comici) del cinema italiano, potrebbe sembrare facile. Basta dimostrare un po' di umiltà, fidarsi degli attori e magari non sbagliare i tempi, e il gioco è fatto. E invece no, per niente. Sull'umiltà di Roberto Campanelli non si discute, sulla fiducia riposta negli attori un po' di più: Mercorè e e Salemme, due che avrebbero potuto incendiare lo schermo non meno di Sordi e Gassman, non fanno che mugugnare con l'occhio a mezz'asta come in un film di Avati. Come due fuoriclasse ai quali viene impartito di "levare, togliere, il smorzare", mica siamo in tivvù. E qui sorge il problema della scelta dei tempi. Un regista come Monicelli, che pareva dosare gli ingredienti al chilo, aveva un istinto dalla precisione millimetrica; in Salce, al contrario, la costruzione quasi hollywoodiana della temporalità filmica della celava uno spirito tra i più sanguigni e ardenti che il cinema italiano abbia mai avuto. Tra i registi contemporanei c'è Silvio Soldini, uno che negli occhi ha un cronometro da finale dei cento metri e che per giunta sa far finta di guardare le rondini. E' proprio un problema di tempi quello che affligge Baciami Piccina di Roberto Cimpanelli, un film che dimostra che le idee nuove non servono al cinema italiano, servono le idee. Perché è tutto fuorché nuova, questo crocevia di Tutti a casa, La grande guerra e (il meno riconosciuto tra le fonti, solito destino di Salce) Il federale. Abbiamo un truffatore galantuomo (Salemme), che per essere sottoposto a regolare processo deve essere condotto attraverso l'Italia da uno zelante e morigerato carabiniere (Mercorè) e dall'avvenente  sua fidanzata (Elena Russo); lo sbando generale conseguente all'8 settembre darà a ciascuno una diversa opportunità di riscatto morale. Ho impressione che la mano degli Scarpelli abbia delineato una progressione drammatica un po' più credibile di quella che sostanzia il personaggio di Mercorè, e che per entrambi gli interpreti l'attesa definitiva consacrazione non passi per questa grande occasione perduta. Perduta per il confronto, ma anche per il solo ricordo. 

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

 


Regia: Roberto Cimpanelli


Interpreti: Vincenzo Salemme, Neri Marcoré, Elena Russo, Marco Messeri, Augusto Zucchi, Mariella Valentini


Distribuzione: Medusa


Durata: 111'


Origine: italia, 2005


 


 

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array