Barry Lyndon a New York. Bennett Miller presenta Kubrick
L’Academy dà ai suoi membri l’opportunità di presentare uno dei propri film preferiti. Il 21 maggio, è stato Bennett Miller, il regista di Truman Capote – A sangue freddo e Moneyball, a introdurre presso il Lighthouse International di New York la proiezione di Barry Lyndon, capolavoro di Stanley Kubrick.
Nel 1976 Barry Lyndon perse la statuetta per il miglior film, battendo Qualcuno volò sul nido del cuculo di Milos Forman.
Il film di Kubrick ottenne comunque i premi per fotografia, scenografia, costumi e colonna sonora, e tre nomination; oltre a quella per miglior film, miglior regia e migliore sceneggiatura non originale (il testo di partenza è il romanzo di William Thackeray, pubblicato per la prima volta su una rivista britannica nel 1844).
La magnificenza visiva e la raffinatezza compositiva dei “quadri” – veri e propri marchi di riconoscimento dello stile registico – con il leggendario uso delle luci – candele negli interni e atmosfere realistiche en plein air – hanno reso il film indimenticabile, anche se l’accoglienza del pubblico dell’epoca non fu delle migliori.
Nel frattempo a Cannes 65, sempre il 21 maggio, è stato proiettato un documentario che esplora le tante teorie sorte sui significati nascosti in Shining, altro capolavoro di Kubrick: Room 237 di Rodney Ascher.