Beau ha paura, di Ari Aster

Un viaggio omerico all’interno di una psiche disturbata di un uomo che conferma il talento del regista statunitense e si appoggia sulla complessa interpretazione di Joaquin Phoenix.

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Con Beau ha paura diventa chiaro che, dai film di Ari Aster non sai mai cosa aspettarti. Giunto al suo terzo lungometraggio, il regista americano si riconferma uno dei cineasti più interessanti di questi ultimi anni. Con Ari Aster, Robert Eggers e Jordan Peele, hanno cercato di proporre qualcosa di diverso nell’affrontare il genere. Si potrebbe parlare di una Nuova Era?

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Joaquin Phoenix è Beau Wasserman, un uomo nevrotico di mezza età con problemi di ansia e paranoia. Dopo un colloquio con il suo psicoterapeuta, l’uomo si prepara per andare a trovare la madre Mona ma una serie di eventi, nati dalla sua mente disturbata, gli impediscono di arrivare in tempo all’aeroporto. Da questo momento Beau, inizia un lungo pellegrinaggio surreale e grottesco che lo condurrà verso la casa della madre.

Alla fine del film non è facile comprendere ciò che si è appena visto. Ci si ritrova così a chiedersi che cos’è Beau ha Paura? Ebbene, è un viaggio omerico all’interno della psiche disturbata di un uomo con vive nella paranoia a causa dei problemi irrisolti con la madre. Ancora una volta la famiglia è al centro del cinema di Aster: eredità delle colpe genitoriali in Hereditary – Le radici del male, elaborazione del lutto in Midsommar – Il villaggio dei dannati e, ancora prima, la famiglia disfunzionale e incesta in The Strange Thing About the Johnsons. Per il cineasta il nucleo familiare sembra quasi un’ossessione.

Di cosa ha paura Beau? Del giudizio della madre, della sua iperprotettività soffocante. Beau cresce con la consapevolezza di aver ucciso il padre, morto mentre lo concepiva, gli racconta la madre. Il senso di colpa condanna l’uomo a privarsi dell’intimità. Eppure Beau vorrebbe una famiglia felice, un desiderio che però gli scivola dalle mani, come ci racconta Ari Aster in un intermezzo animato che altro non è che il sogno di un uomo privato di tutto. E il giudizio della madre “uccide” l’unico momento catartico di Beau.

Disappointment Blvd, la sintesi perfetta della vita di Beau, un viale della delusione. Questo inizialmente doveva essere il titolo del film che successivamente Ari Aster ha cambiato con Beau ha paura, che da un alone di mistero al terzo lungometraggio del regista. Tutto il film si appoggia sulla complessa interpretazione di Joaquin Phoenix, che ci trascina in questo viaggio “jewish”, a tratti fiabesco come Big Fish, verso il Monte Fato, per citare un’affermazione dello stesso Ari Aster.

Titolo originale: Beau Is Afraid
Regia: Ari Aster
Interpreti: Joaquin Phoenix, Parker Posey, Nathan Lane, Amy Ryan, Stephen Henderson, Patti LuPone, Zoe Lister-Jones, Richard Kind, Kylie Rogers, Michael Gandolfini, Denis Ménochet, Hayley Squires, Anana Rydvald, Joe Cobden
Distribuzione: I Wonder Pictures
Durata: 179′
Origine: Canada, USA, Finlandia, 2023

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3.5
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Il voto dei lettori
2.28 (29 voti)
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