Bellaria Film Festival – Presentata la 35° edizione del Festival sul mare

Si terrà a Bellaria da 25 al 28 maggio la 35° edizione del BFF. Quest’anno i documentari in concorso variano da fatti di cronaca a sguardi su piccole realtà poco conosciute

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Partirà il 25 maggio la 35° edizione del Bellaria Film festival. Da anni una fetta del cinema indipendente italiano passa attraverso questo piccolo Festival che si svolge nella cittadina bagnata dal Mar Adriatico. I racconti del reale e le molte idee e suggestioni che ne scaturiscono vengono ospitati nella sezione Italia Doc, che in questa edizione del 2017 conta dieci documentari in concorso. Attraverso di essi il BFF si addentra così in storie nascoste e non, raccontate e taciute, accadute negli angoli più disparati della realtà.

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Si inizierà con la prima visione italiana di A’ Faccia di Fabrizio Livigni. Partendo dalla storia di Salvatore Iodice, falegname dei Quartieri Spagnoli che riutilizza immondizia e materiali di scarto, Livigni si addentra nel quartiere napoletano allargando lo sguardo su gruppi e persone impegnate quotidianamente nel sostegno della comunità. Altra storia raccontata è quella di Imma Dinnini nel documentario di Pasquale Marino Imma, attrice pugliese vincitrice del reality Un Due Tre Stalla. Marino attraverso la storia di Imma racconta la difficoltà di entrare in scena raccontando se stessi e di quanto la notorietà sia qualcosa di sfuggevole e breve. L’attrice sarà ospite del festival.

Attraverso immagini dell’Istituto Luce e articoli di Dino Buzzati,  Vitaliano Brancati e altri scrittori, il BFF affronta la cronaca nera al femminile dell’Italia postfascista. Il documentario Women In Crime. Le scandalose di Gianfranco Giagni racconta questo pezzo d’Italia spaziando dalla saponificatrice Leonarda Cianciulli a Lidia e Franca Cataldi. Rimanendo in tema di cronaca italiana il regista piemontese Adriano Sforzi  porta in concorso Più libero di prima, storia di Tomaso Bruno, ventenne italiano che dopo l’improvvisa morte di un amico in India venne accusato di omicidio e condannato al carcere a vita, insieme all’amica Elisabetta Boncompagni. Altri mondi verranno esplorati, fra cui storie silenziose, di persone comuni. La sezione Italia Doc si chiuderà infatti con Vita Nova di Danilo Monte e Laura D’Amore, coppia di aritsti che ha filmato il loro viaggio nel mondo della fecondazione assistita.

bff2La seconda sezione del festival è quella del Concorso Casa Rossa Art Doc. Il nome è un mix che  viene dal laboratorio artistico Casa Rossa, (palazzina costruita dallo scrittore Alfredo Panzini nel 1906 a nord di Bellaria) e da Art Doc, sigla che sta a significare l’incontro tra l’arte e il cinema del reale. In questa parte del concorso otto sono i titoli che competono, da storie di liutai in Da Cremona a Cremona di Maria Averina  a quelle di fotografi come in Guido Guidi. Cose da nulla di Daniele Pezzi e Agostino Cordelli e ancora Hidden Photos di Davide Grotta. Ma anche focus su pazienti scalpellini che lavorano la pietra a Rocca Santamaria in Pensare la pietra di Stefano Saverioni e Gianfranco Spitilli.

Fuori concorso infine Lascia Stare i Santi, viaggio in Italia nella devozione religiosa popolare, in cui la fede è ancora un fatto concreto che trova espressione in canti e musiche e rituali antichi. Lascia stare i santi è del regista napoletano Gianfranco Pannone, presidente della giura in questa 35º edizione del Bellaria Film Festival. Laureato in storia e critica del cinema a comporre la giuria oltre lui ci saranno la montatrice Natalie Cristiani (vincitrice del Bellaria Casa Rossa 2016 con La Artefacta), Alberto Lastrucci, direttore del Festival dei Popoli di Firenze, l’architetto Marco Migani e la regista sceneggiatrice e produttrice di documentari Enza Negroni.

Il BFF si concluderà il 28 maggio nel Parco Culturale della Casa Rossa con il concerto di Stefano Bollani che subito dopo la premiazione, accompagnerà con le sue note un classico di Buster Keaton.

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