Benedetta follia – Incontro con Carlo Verdone e il cast
Carlo Verdone e il team di Benedetta Follia raccontano la genesi del film, il lavoro degli sceneggiatori, i personaggi femminili del film. Dall’11 gennaio nelle sale italiane.
Guglielmo (Carlo Verdone), ultracinquantenne e proprietario di un negozio di articoli religiosi, si ritrova improvvisamente da solo; la moglie Lidia (Lucrezia Lante della Rovere) lo abbandona e tutti i valori della sua vita crollano. Ma un giorno arriva Luna (Ilenia Pastorelli), aspirante commessa, ragazza di borgata sfacciata e imprevedibile, che lo conduce nel mondo dei single moderni. Le vite di entrambi avranno rivolti inaspettati. Benedetta follia di Carlo Verdone arriverà nei cinema l’11 gennaio. Luigi De Laurentiis ci tiene a specificare come il film sia figlio di un nuovo team composto in primis da due sceneggiatori con cui il regista non ha mai lavorato, Nicola Guaglianone e Menotti.
Verdone racconta la genesi del film, che per lui è prima di tutto una storia sulla serenità, sulla pacatezza e sulla leggerezza:”Perché tutti in un periodo come questo ne abbiamo bisogno. Quando sono andato in ufficio da Luigi e Aurelio, c’erano Guaglianone e e Menotti che mi hanno proposto due bozze di soggetti. Una era su una famiglia, con un uomo al centro di tutto e l’altra era questo film, dove io sono l’unico personaggio maschile e sono nella mia condizione ideale, cioè su un ring circondato da donne. Mi intrigava molto l’idea di esplorare ancora l’universo femminile, in più venivo da due esperienze “maschili” (Posti in piedi in Paradiso e L’abbiamo fatta grossa). Quindi con Nicola e Menotti ci siamo incontrati e abbiamo buttato giù il soggetto…e c’è un po’ di tutto, dai sentimenti ai tempi dei telefonini e delle applicazioni a Roma, che ho voluto rappresentare nel migliore dei modi, senza le magagne di oggi, sperando che un giorno torni così. E poi il grande tema del contrasto, due personaggi diversissimi fra di loro che si incontrano. Il contrasto ha molto potenziale drammaturgico e comico, porta sempre a risultati inaspettati. Ogni volta ricominciare da capo per me è difficile e mi sento sempre molto fragile. Guaglianone e Menotti mi hanno portato tante novità, altre prospettive”
I due sceneggiatori raccontano come è stato per loro lavorare con uno dei maestri della comicità italiana.”Io sono allievo di Leo Benvenuti” spiega Guaglianone “che con Verdone ha scritto vari film. Con i miei amici ho passato le nottate a guardare i film di Carlo, infatti le prime volte che ci vedevamo gli recitavo interi pezzi a memoria. Mi ha dato del pazzo e io gli ho detto che non solo io ma ben tre generazioni conoscono a memoria le sue battute. La prima settimana a casa sua io gli descrivevo le scene e lui me le recitava lì per lì. È incredibile”
“In realtà” continua Menotti “è molto difficile lavorare con Carlo perché tiri fuori mille idee e scopri che lui le ha già realizzate tutte. Anche per questo abbiamo inserito temi attuali. La cosa bella di Carlo è che è una persona che tiene alle sue cose e al benessere in generale. Cerca sempre di far andare tutto bene e il fatto che questo possa ritorcersi contro è puro potenziale drammaturgico.”
E a Guglielmo nell’incontro con Luna gliene succedono davvero di tutti i colori, e fra le tante scene, c’è una sequenza di ballo, per la quale Verdone oltre ad essersi totalmente affidato alla scrittura dei sceneggiatori ha lavorato con il coreografo Luca Tommassini: “È stata la prima volta che ho lavorato con Carlo, ero molto emozionato. Ho preso spunto da tutte le storie di Verdone che ho vissuto sempre da fan e da pubblico. Poi gli ho proposto una serie di idee…all’inizio era timoroso poi è stato impossibile fermarlo.” “Ci ho preso gusto, io non ho mai ballato” aggiunge Verdone ridendo.
Del nuovo team fa parte anche la protagonista femminile Ilenia Pastorelli:”Luna è una ragazza forte e positiva, molto più di me. E poi è incasinata ma ha comunque un cuore grande e decide di aiutare Guglielmo. Devo dire che i personaggi di Carlo sono sempre sfaccettati, Luna non è una coatta vista da un pariolo, è scritta proprio bene, anche da Guaglianone, che me lo ritrovo sempre in mezzo. Quando mi ha chiamato Aurelio ero al supermercato e ho subito lanciato il petto di pollo. Mi ha detto di farmi trovare in centro in dieci minuti. Io sto a Prima Porta mica ai Parioli. Ho preso il taxi ho speso 45 euro. Dentro di me pensavo o all’ennesimo scherzo di Guaglianone o a una proposta tipo “Natale a Prima Porta”. Quando ho visto che c’era Carlo ero molto felice, le sue battute mi hanno fatto compagnia nei momenti tristi della mia vita, il suo cinema fa ridere ma è anche poesia.”
“Lavorare con Carlo” continua Maria Pia Calzone nei panni dell’infermiera Ornella “è un sogno che si avvera. Le sue donne sono sempre agenti e mai agite, mi piace il ruolo di Ornella, che accoglie ed è dolce ma è anche un personaggio forte, che fa un lavoro duro. È scritto molto molto bene.”
Verdone aggiunge:”Ho diretto pochissimo in questo film, perché le mie partner erano tutte bravissime e di una grande professionalità. Con Maria Pia poi c’è un ottimo rapporto e devo dire che all’inizio pensando a Donna Imma mi faceva uno spavento…poi l’ho conosciuta e gli ho detto ma te sei un mandolino napoletano”.
Riguardo alle voci di una possibile serie tv, Verdone e i De Laurentiis non vogliono dire molto:”Siamo ancora all’abc iniziale, ai primi momenti. alle prime idee. Uscirà sicuramente prima un film e poi approfondiremo la serie. La volontà c’è ma ancora non è il momento di parlarne”