Sarà un film di Carol Reed, Il terzo uomo, ad aprire la XXVII edizione del Bergamo Film Meeting (7-15 marzo), che propone un programma di quasi 80 film per un totale di 9 giorni di proiezioni. Saranno mostrati lungometraggi, opere inedite, omaggi e retrospettive, documentari, anteprime e cult movies.
Il concorso dei lungometraggi propone 7 film di recente produzione, inediti in Italia e viene affiancato da una sezione dedicata al documentario (Visti da vicino) con 17 opere collegate tra di loro da un filo conduttore molto particolare: il dialogo creativo con la realtà come tentativo di mostrarne gli elementi critici e ritrarne la complessità.
La retrospettiva storica di quest’anno è dedicata a Carol Reed ed è la prima realizzata in Italia, tra i titoli presenti si possono ricordare quelli scaturiti dalla collaborazione del regista britannico con Graham Green – Il terzo uomo (1949), Idolo infranto (1948), Il nostro agente all’Avana (1959). Presente a Bergamo anche Claire Denis, ospite del festival con 10 lungometraggi, considerata una delle voci più innovative del cinema europeo contemporaneo, erede di quella tradizione filmica di cui fanno parte Godard e Rivette e amante del cinema americano indipendente.
Continua la collaborazione tra il Bergamo Film Meeting e il British Film Institute, partner storica del festival, con la proiezione di 7 film che vedono protagonista Bette Davis, una delle più grandi attrici del cinema americano.
La Fantamaratona di quest’anno ha come protagonista la figura dello scienziato pazzo e si svolgerà attraverso incursioni notturne nell’horror e nella fantascienza. Presente anche un approfondimento, concretizzatosi grazie all’aiuto del Fondo Nino Zucchelli, sugli Esordi della sperimentazione, con opere di Robert Frank e Jean Marie Straub. Una novità assoluta è invece la sezione Frontiera – Passaggi metropolitani che costruisce un percorso tra cinema, arti visive e narrazioni intorno al tema della metropoli. Presenti fuori dalle sale sono le opere di alcuni artisti che partecipano a questo progetto: una video-istallazione di Hannah Collins e i disegni di Dan Perjovschi, realizzati direttamente su muri, vetrate e pavimenti di edifici pubblici.
Bergamo continua a produrre un festival di alta qualità, in cui le contaminazioni tra cinema, arte e cultura fanno di questo meeting un appuntamento assolutamente da non perdere.

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