BERLINALE 63 – "Ayer no termina nunca", di Isabel Coixet (Panorama Special)
Ayer no termina nunca, in italiano Ieri non finisce mai, è l'ultimo film della regista catalana Isabel Coixet e racconta, come spesso accade nelle sue pellicole, un passato presente più del presente: la porzione di storia che sceglie di raccontare è quella in cui si muovono due fantasmi, due persone-totalmente-ombra dei cinque anni precedenti. Il confronto a cui assistiamo altro non è che la vita segreta delle parole che non si sono mai detti
Ayer no termina nunca, in italiano Ieri non finisce mai, è l'ultimo film della regista catalana Isabel Coixet e racconta, come spesso accade nelle sue pellicole, un passato presente più del presente: la porzione di storia che sceglie di raccontare è quella in cui si muovono due fantasmi, due persone-totalmente-ombra dei cinque anni precedenti. Quello che vediamo non è il loro presente ma il punto in cui si sono lasciati. Il confronto a cui assistiamo, che è il film, nel senso che sono gli unici personaggi in un'unica ambientazione, altro non è che la vita segreta delle parole che non si sono mai detti.
Nel cimitero dove si incontrano è sepolto il figlio che hanno perso cinque anni prima e loro non sono meno morti di lui. Ma non apparentemente. Apparentemente è Lei quella distrutta: totalmente abbandonata a se stessa, vive a Barcellona ed abita in una casa occupata, in una Spagna futurista (siamo ne 2017) dove le cose vanno ancora peggio di oggi. Lui invece, sempre apparentemente, sente terribilmente la mancanza del bimbo perduto ma si è ricostruito una vita, si è traferito in Germania ed ha una nuova moglie incinta. Lei è sciatta e si lava nei bagni pubblici, lui è pulito ed elegante. Per Lei la crisi si combatte restando nella melma, per Lui cercando un proprio posto altrove. Ma la Coixet non la fa così semplice, l'eroina non è donna solo perchè la regista è donna. È Lui il vero eroe del film. È Lui che piano piano toglie le bende dalle ferite e ci mostra la carne viva che c'è sotto ed è sempre Lui che, raccontando la sua nuova vita, renderà Lei libera di uscire da un passato che non esiste più spartendosi la dose di dolore. Gli offre quella complicità che non hanno mai avuto negli anni precedenti e gli rinnova il suo amore. Perchè Lui la ama alla follia, questo è implicito per tutto il film, anche se ha scelto di cambiare rotta.
Il cinema della Coixet vive dei suoi protagonisti, in questo caso i bravissimi attori Almodovariani Javier Cámara e Candela Peña, che contengono il cuore pulsante del film, nei loro volti, nelle loro parole. Quello che le interessa è restituire sentimenti reali vissuti da persone reali con il minimo artificio indispensabile ed anche questa volta, particolarmente difficile, è riuscita a vincere la sfida.