BERLINALE 63 – Incontro con Hong Sang-soo per "Nobody's Daughter Haewon"

Hong Sang-soo sul set

Sorridente, di poche parole, risponde con frasi brevi, necessarie, indispensabili, proprio come il suo cinema. Senza aver bisogno di spiegare ciò che accade. Il grande cineasta coreano è arrivato alla Berlinale con il suo film in concorso, accompagnato dai due protagonisti, la giovane e sorprendente Jung Eunchae e Lee Sunkyun.

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Hong Sang-soo sul setSorridente, di poche parole, risponde con frasi brevi, necessarie, indispensabili, proprio come il suo cinema. Senza aver bisogno di spiegare ciò che accade. Il grande cineasta coreano Hong Sang-soo è arrivato alla Berlinale con il suo Nobody's Daughter Haewon, presentato in competizione, accompagnato dai due protagonisti, la giovane e sorprendente Jung Eunchae e Lee Sunkyun.

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Quanto c'è di improvvisazione nella sua sceneggiatura?

La sceneggiatura è scritta la mattina stessa della lavorazione. Sono numerosi gli aspetti dei film di cui non sono cosciente. Improvviso spesso, incontro una persona, vedo un oggetto e poi sviluppo un soggetto da questo. Alla forma, al modo di girare, ci penso dopo.

Quello che mi interessa è lo spettatore che vede il mio film.

 

 

Nel suo film sembrano rintracciarsi dei riferimenti ai film francesi, in particolare Eric Rohmer

Non lo so. E’ lo spettatore che deve giudicare

 

E i suoi film prediletti quali sono?

Cambiano in funzione dei miei umori e bisogni.

 

Qual'è il suo metodo?

Quando giro dei film mi affido all’attore o alle situazione che arrivano. Mi innamoro del vissuto. Molte cose non sono previste ma è come se scoprissi le cose durante la lavorazione. Questa è la mia metodologia. Il film evolve mentre si gira

 

Come ha scelto la protagonista Jung Eunchae?

Prima di girare il film l'ho incontrata e sentivo che poteva essere lei quella giusta

 

E le location?

Quando mi preparo per un film, cerco un luogo che mi possa dare quello che voglio esprimere nel film. Se giro in in luogo totalmente sconosciuto, all’inizio mi disorienta

 

Nei suoi film c'è spesso il rapporto tra insegnanti e studenti. C'è qualche cosa in particolare che l'affascina?

Non lo so, credo che sia un po’ come in tutti i paesi.

 

In Nobody's Daughter Haewon c'è un motivo che ricorre continuamente, la Settima di Beethoven

Amo quel brano e quel giorno della lavorazione ho pensato a inserirlo anche se poi l’ho riadattato. Penso che la musica, esprimendo sentimenti forti, vada comunque usata con prudenza.

 

 

 

 

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