BERLINALE 63: Incontro con Joseph Gordon-Levitt per "Don Jon's Addiction"

joseph gordon levitt e julianne moore sul set di Don Jon's Addiction

L'attore presenta al festival il suo debutto nel lungometraggio, presentato nella sezione “Panorama” che lo vede anche protagonista assieme a Scarlett Johansson e Julianne Moore. Lui è un dongiovanni ossessionato dal porno. Vivace e allegro parla con entusiasmo del suo lavoro, cita i suoi modelli e considera i media elementi che condizionano fortemente la nostra vita

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joseph gordon levitt e julianne moore sul set di Don Jon's AddictionDopo quattro cortometraggi, di cui tre d'animazione (Morgan M. Morgansen's Date with Destiny, Morgan and Destiny's Eleventeenth Date: the Zeppelin Zoo eThey Can't Turn the Lights Off Now: Episode 2) che seguono il suo debutto assoluto alla regia con Sparks del 2009 con Carla Gugino ed Eric Stolz, Joseph Gordon-Levitt debutta nel lungometraggio con Don Jon's Addiction. L'attore è a Berlino per presentarlo nella sezione “Panorama”, parla con entusiasmo del suo lavoro, si mette a scherzar eurlando con entusiasmo “Bonjour” con un giornalista presente.

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Da dove nasce questo progetto?

Mi interessava raccontare le storie d'amore sotto un aspetto diverso, quando le persone si creano nella propria testa un altra cosa rispetto a quello che stanno vivendo o che potrebbero vivere. E in questo sono influenzati soprattutto dai media ma anche dalla famiglia e gli amici.

 

La produzione del film è indipendente e si sente anche un po' il rispero di questo tipo di cinema…

Si, Don Jon's Addiction è stato realizzato con un basso budget anche se non è stato questo il mio primo pensiero. Io come attore ho fatto sia film indipendenti sia a grande budget, come con Christopher Nolan. Il cavaliere oscuro. Il ritorno, per esempio, è costato moltissimo (stimati circa 250 milioni di dollari) ma quello che a lui interessa è la qualità di quello che viene mostrato. Per me la prima cosa che conta per Don Jon's Addiction è il piacere di raccontare una storia.

 

Quanto conta l'umorismo in una storia come questa?

L'humour nella commedia è la strada migliore. Da questo punto di vista, Il dottor Stranamore è il mio film favorito di sempre. E ci riesce benissimo anche Quentin Tarantino con Django Unchained che lo usa per parlare della schiavitù.

 

E come è stata affrontata la pornografia?

Più che il porno in senso stretto, voglio ancora tornare sull'influenza dei media sulle nostre vite con messaggi che diventano condizionanti veicolati attraverso cinema, tv, ma anche giornali e internet.

 

Cosa ha convinto Scarlett Johansson e Julianne Moore a far parte di questo progetto?

Hanno letto lo script ed è piaciuto ad entrambe. Tra l'altro ho scritto il personaggio di Scarlett proprio pensando a lei mentre considero Julianne Moore una delle più grandi attrici di oggi. 

 

Non aveva paura di un ruolo tipo Boogie Nights?

All'inizio era un po' preoccupata poi, dopo aver letto la sceneggiatura, ha visto che era un'altra cosa.

 

E guardando questo film, non si corre il rischio di rintracciare delle analogie con Shame?

Shame non l'ho ancora visto. Piuttosto le mie fonti d'ispirazione possono andare da Il laureato ad altro cinema di Mike Nichols fino ad Hal Ashby. Senza dimenticare Tarantino e i fratelli Coen.

 

 

 

 

 

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