BERLINALE 65 – Cosa penserebbe James Dean? Incontro con Dane DeHaan, Robert Pattinson e Anton Corbijn

anton corbijin

L'incontro con il cast di Life di Anton Corbijn ha cercato di definire ancora di più il profilo di James Dean nei giorni del suo ultimo ritorno a casa in Indiana prima della sua morte prematura. Il regista precisa "Iniziò ad essere un ribelle solo in quel periodo. Aveva perso la famiglia presto e prima non aveva avuto nessuno a cui ribellarsi. James Dean era un bravo ragazzo ma ha assistito ai cambiamenti incredibili dei fifties e ne ha fatto parte. Non era un tipo violento e non era quel tipo di ribelle!"

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anton corbijinLife di Anton Corbijn è un film che vuole raccontare i giorni in cui James Dean tornò nella sua casa di famiglia in Indiana. Un viaggio che fece appena prima di raggiungere la definitiva notorietà e una morte prematura. Il reportage di Dennis Stock è la traccia visiva da cui il film è partito per ricostruire questo momento della sua vita. Dane DeHaan cerca di spiegare la natura del mito di James Dean e l'importanza che quelle foto hanno avuto nella sua canonizzazione: "pochi attori hanno fatto quello che ha fatto James Dean: recitare come la gente si comportava nella vita reale era rivoluzionario. I suoi film erano fatti per un pubblico giovanile che ha recepito subito il suo approccio. Rebel Without a Cause e The Giant sono usciti dopo che era morto e la gente si chiede ancora cosa farebbe oppure penserebbe se fosse ancora vivo. E anche chi non ha visto quei film conosce quella foto che gli è stata fatta a Times Square!."

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Qualcuno fa notare a Dane DeHaan che l'assonanza tra il suo nome e il cognome di James Dean potrebbe essere un segno del destino ma la giovane star si preoccupa di fugare qualsiasi dubbio con uno spelling che evita il paragone: "non sono uno che crede molto nella fatalità ma penso che sia stato una specie di dono aver avuto l'opportunità di partecipare ad un film così interessante".

Robert Pattinson descrive il suo rapporto con il personaggio e le eventuali affinità che può aver incontrato con il fotografo di LIFE: "Dennis non è fisicamente affascinante come James Dean ma la sua ambizione è quella di essere un artista. Non è così sicuro di essere tanto bravo da rispettare le sue attese e questa è una parte molto destabilizzante della sua vita".

dane de haan e robert òattinson in lifeAnton Corbijn conferma come quel ruolo abbia molti punti di contatto con le sue precedenti esperienze professionali: "ho dato una macchina fotografica a Robert qualche mese prima di iniziare le riprese perchè volevo che prendesse confidenza con gli strumenti di quell'epoca e li sentisse come una parte del suo corpo. I suoi movimenti dovevano essere naturali anche perchè doveva sempre portarla al collo. La cosa più interessante della storia era la relazione tra il fotografo e il suo soggetto. Chi ha il controllo del rapporto?James Dean è convinto di fare un favore a Dennis Stock ma Dennis Stock è convinto di fare un favore a James Dean! E' una situazione in cui mi sono trovato anche io in passato…". Il regista sostiene di non avere nessuna intenzione di volere restare il più possibile nel cinema ma ha una sua opinione su quello che è lo stato di salute del suo vecchio mestiere: "ci sono due modi per vedere tutta l'esplosione di messaggi visivi che abbiamo intorno in questo momento storico. Da una parte è una cazzata pensare che tutto quello che circonda la nostra vita sia importante. D'altra parte le persone trovano un nuovo modo di vedere le cose e l'interesse intorno alla fotografia non è mai stato così diffuso". E per chiudere il suo concetto usa una citazione del suo connazionale Johann Cruyff: "questo è il vantaggio e questo è lo svantaggio! Certo a livello professionale è diventato tutto più complicato…"

Dane DeHaan racconta quanto è stato impegnativo interpretare la sua parte e svela la sensazione che ha avuto quando finalmente la somiglianza iniziava ad uscire fuori: "non è stato facile ed è stata la sfida più grande della mia carriera. Sono stato fortunato perchè la produzione mi ha fornito tutto quello che mi serviva… Mi hanno dato un allenatore per prendere peso e un logopedista per imitare il suo modo di parlare. Mi hanno dato un truccatore per somigliare a lui… Ricordo che mia moglie è venuta a trovarmi in fase e mi ha detto: "come sei fico! perchè non puoi essere sempre così fico?".

Robert Pattinson preferisce non rispondere alla possibilità che anche lui possa avere dei problemi a gestire le pressioni della fama mentre Dane DeHaan chiarisce: "è una questione collaterale. Tutto quello che amo è recitare e tutto quello che voglio è farlo bene. Credo che questo fosse anche quello che voleva fare James Dean".

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