Berlinale 75 – Justin Kurzel e Jakob Elordi presentano la loro serie

L’incontro con la stampa del regista Justin Kurzel per presentare la sua miniserie The Narrow Road to the deep north con protagonista Jacob Elordi. Storia di guerra e amore dal fronte australiano


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Justin Kurzel è arrivato alla 75° edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino con la sua miniserie The Narrow Road to the deep north con protagonista Jacob Elordi, serie presentata in anteprima mondiale nella sezione Berlinale Special Gala.

The Narrow Road to the deep north è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Richard Flanagan, vincitore del Man Booker Prize. La storia segue la vita dell’ufficiale medico Dorrigo Evans nell’arco di diversi decenni, mentre passa dall’essere un soldato a un prigioniero, a un eroe di guerra di ritorno, a un chirurgo stimato. Jacob Elordi porta sullo schermo un celebre eroe della Seconda Guerra Mondiale, tormentato dalle sue esperienze in un campo di prigionia giapponese e dai ricordi di una relazione avvenuta poco prima della guerra.

Alla conferenza stampa presenti il regista Justin Kurzel, lo sceneggiatore Shaun Grant, le produttrici Jo Porter e Rachel Gardner e gli attori Jacob Elordi, Fabian McCallum, David Howell, William Lodder e Christian Byers.

“Ci sono anche ragioni personali che mi hanno portato ad adattare questo romanzo. Mio nonno materno è stato un soldato in Australia durante la guerra, mentre mio nonno paterno era un immigrato polacco scampato ai campi di concentramento.” dice in apertura Justin Kurzel rispondendo alla domanda della moderatrice. Ma la scelta di questa trasposizione, aggiunge, viene anche dalla voglia di cimentarsi per la prima volta con una incredibile storia d’amore, nel romanzo di Flanagan è presente “un’idea di amore e di una relazione che cresce e si evolve attraverso le orrende vicende della guerra. C’è qualcosa di estremamente poetico nel punto di vista di questi personaggi”.

Lo sceneggiatore Shaun Grant, ormai presenza abituale nelle opere di Kurzel, dice “secondo me c’è un motivo se si continuano a raccontare le storie di guerra. Mostrano gli estremi dell’animo umano. Alti e bassi, bene e male, amore e perdita”.

Protagonista del film uno dei volti che ha caratterizzato il cinema di quest’anno, Jacob Elordi, che torna a lavorare nella sua Australia. “Ho visto Snowtown quando avevo 14 o 15 anni. Mi ha introdotto all’idea di cinema e avevo segnato il suo nome nella lista dei registi con cui volevo lavorare. Aspettavo questo momento pensando che non sarebbe mai arrivato, quindi quando Jason mi ha contattato è stato un sogno”.

Il progetto The Narrow Road to the deep north è stato impegnativo su vari fronti, la narrazione segue diversi punti di vista e diverse linee temporali, cosa che ha comportato sforzi fisici ed emotivi per tutto il cast, come spiega il regista. Aggiunge che la scelta di raccontare una parte della Seconda Guerra Mondiale da un punto di vista quasi inedito, ovvero quello australiano-giapponese, è per lui una grande responsabilità.

La star di Euphoria, infine, illustra cosa ci sia alla base delle sue scelte professionali eclettiche. “Io non faccio cinema per intrattenimento o per soldi, seguo il mio cuore e cerco di catturare l’emozione che resti”.


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