“Bianca come il latte, rossa come il sangue”, di Giacomo Campiotti


La scuola è un tema caro al cinema italiano degli ultimi anni. Bianca come il latte, rossa come il sangue sceglie una strada nuova e forse non troppo fortunata: il film inizia come una commedia per poi affrontare temi delicati, quali la morte e la malattia, in una dialettica delle emozioni didascalica e senza alcuna sfumatura di grigio. Ed è proprio la mancanza di varianti cromatiche a rendere la storia generazionale e distante da un pubblico adulto

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Sovra candido vel cinta d'uliva donna m'apparve, sotto verde manto vestita di color di fiamma viva. Così viene descritta Beatrice quando appare al sommo poeta nel Purgatorio.
Ma Dante, alla fine, riesce a dichiararsi? – domanda Leo.
Sembra di no – risponde il professore.
Beh, allora è uno sfigato!
Il film, tratto dall’omonimo romanzo di Alessandro D’Avenia (professore 2.0), ruota intorno a Leo (Filippo Scicchitano), un sedicenne come tanti: detesta la scuola, gioca a calcetto; non presta attenzione ai professori, ascolta musica a tutto volume; odia il bianco, ama il rosso. In particolare quello dei capelli di Beatrice, la ragazza dei suoi sogni. Farebbe qualsiasi cosa per conoscerla, perché è innamorato. Quando finalmente decide di farsi avanti, scopre che la ragazza sta attraversando un momento difficile e doloroso.
When I'm with you it's paradise. Da quel mondo immateriale ed etereo al baratro infernale il passo è breve. Di fronte alla sofferenza di Beatrice, Leo è costretto a crescere, a farsi coraggio, a prendere delle decisioni. In questo viaggio di ricerca e maturazione è guidato dai genitori, dagli amici di sempre e da un professore idealista (Luca Argentero) che dispensa consigli a colpi di boxe.
La scuola è un tema caro al cinema italiano degli ultimi anni. Ovosodo, Notte prima degli esami, Mai + come prima, Scialla (esordio di Scicchitano) raccontano in modo diverso i tormenti adolescenziali nell’ottica dei giovani stessi e il rapporto, spesso conflittuale, genitori-figli. Bianca come il latte, rossa come il sangue sceglie una strada nuova e forse non troppo fortunata: il film inizia come una commedia per poi affrontare temi delicati, quali la morte e la malattia, in una dialettica delle emozioni didascalica – che vira bruscamente dal bianco asettico di una stanza d’ospedale al rosso della camera di Leo – senza alcuna sfumatura di grigio. Ed ecco apparire sulle note di musiche alla Modà: il bel ragazzo che non riesce a dichiararsi; la migliore amica segretamente (mica poi tanto) innamorata di lui; l’amico un po’ sfigato aiutato dalla buona sorte; il professore sognatore che parla per citazioni; i genitori ridotti a macchietta per smorzare i toni drammatici. 

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Un elemento forte e originale è invece la ricerca di Dio a cui Beatrice si affida, ricerca che porta Leo ad aprire gli occhi sul mondo, i sogni e l’amore. Tutto il resto è noia generazionale.

Regia: Giacomo Campiotti
Interpreti: Filippo Scicchitano, Aurora Ruffino, Luca Argentero, Romolo Guerreri, Gaia Weiss
Origine: Italia, 2013
Distribuzione: 01 Distribution
Durata: 102'

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