Bif&st – La memoria tra Francesco Rosi e Fritz Lang

Presentati come eventi speciali Cobain: Montage of Heck di Brett Morgen, remix vorticoso, eccessivo e frammentario e Humandroid, un Blongkamp minore comunque ironico. Per l'Italia, mostrato Tempo instabile con probabili schiarite di Marco Pontecorvo. Conferito infine el Fipresci 90 Platinum Award ad Alan Parker, protagonista della “Lezione di cinema” in mattinata

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francesco rosiE rieccolo il Bif&st, giunto alla sua settima edizione, o meglio, come dice il suo ideatore e direttore artistico Felice Laudadio, la sua sesta e mezzo. Festival che, sin dalla sua nascita, scava nelle memoria del cinema, cercando il presente, i possibili anelli col futuro. E dunque, quest’anno, la memoria  è disegnata sull’opera e la personalità di Francesco Rosi (nome colpevolmente dimenticato alla Notte degli Oscar, come non smette di ricordare Laudadio), amico del Bari International Film Festival e suo protagonista in passato, nonché sul cinema di Fritz Lang, a quasi 40 anni dalla sua scomparsa, all’interno di una ricchissima retrospettiva. Prima giornata della manifestazione che si apre nel solco tracciato dai due autori per trascinare poi figure e umori di un immaginario contemporaneo ibrido sullo schermo del Teatro Petruzzelli.  Avvio, allora, fra le altre cose, all’insegna di due “Eventi Speciali”:  Cobain: Montage of Heck di Brett Morgen, che sarà distribuito nelle nostre sale il 28 e il 29 aprile da Universal Pictures Italia, e l’Anteprima internazionale di mezzanotte con Humandroid (Chappie) di Neill Blomkamp, distribuito dalla Warner Bros. Italia dal 9 aprile.

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cobain: montage of heckPrimo documentario autorizzato su Kurt Cobain, frutto di un lavoro di 8 anni, quello di Morgen è un remix vorticoso, eccessivo e al contempo frammentario, un diario sonoro e visivo di cose diverse, di umori diversi,  fra immagini di momenti di famiglia americana ad Aberdeen con il futuro leader dei Nirvana figlioletto biondissimo in Super8, materiale di repertorio, pagine di diari, parole, disegni di Kurt, i Nirvana, la loro musica ovviamente, incisioni audio di Kurt in solitaria e pezzi inediti, ricordi che diventano animazione, testimonianze sparse di Krist Novoselic,  dei genitori, del primo amore e di Courtney Love, “regista” dell’intimità casalinga con il marito, dei giochi con la figlia Frances che è produttrice esecutiva del doc. Infanzia, adolescenza, il successo planetario, inquietudine e malessere in un sentimento della fine mai assopito, i momenti di felicità.  Un documentario che  però tenta, in tutto questo, di cercare un’ “anima”, più che una “verità”, e a modo suo ci riesce.

humandroidFuturo prossimo, nel film di Blomkamp: a Johannesburg poliziotti droidi funzionano meglio di quelli umani, sono efficacissimi e temuti. Uno di loro, Chappie ( “inventato” in post-produzione ma interpretato dall’attore Sharlto Copley, ancora al lavoro con il regista) , è diverso, è come un bambino, deve imparare, pensa in autonomia e prova sentimenti umani. Si ritroverà come “genitori” Ninja e Yo-Landi, quelli del gruppo musicale Die Antwoord, qui nelle vesti di criminali dal  cuore tenero, avrà come nemico un cattivo e idiota Hugh Jackman. Il boss dell’azienda che produce armi è Sigourney Weaver. Blomkamp si conferma regista di notevole talento visivo e di messa in scena, e si diverte, il film è tamarro e ironico ma insegue la dolcezza. Un Blomkamp in minore, che comunque non dispiace.

Fra questi due titoli, l’Anteprima internazionale di Tempo instabile con probabili schiarite di Marco Pontecorvo, con lui e parte del cast (presenti Luca Zingaretti e Carolina Crescentini, ma nel film ci sono anche John Turturro e “Lillo” Pasquale Petrolo) a presentare il film, dopo il conferimento del Fipresci 90 Platinum Award ad Alan Parker, protagonista della “Lezione di cinema” in mattinata. Un film che sceglie una storia di provincia e di petrolio trovato per caso per raccontare il nostro paese. Ci sono anche i manga, ma il sole su certo cinema italiano  proprio non si vede…

 

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