Bill Frisell racconta il derby “decadente e depravato” del 1970 di Hunter S. Thompson

Ristampato in vinile il progetto curato da Frisell in cui il pezzo di gonzo journalism di Thompson diviene un reading a più voci mentre una all star band tiene il tempo della lingua dello scrittore

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Nella primavera del 1970, un illustratore satirico britannico di nome Ralph Steadman si era appena trasferito in America, sperando di trovare un lavoro. La sua prima telefonata venne da un piccolo giornale letterario chiamato Scanlan’s. Cercava un fumettista da mandare al Kentucky Derby di Louisville per la 94a competizione ippica, riservata ai purosangue inglesi. Steadman non aveva sentito parlare dello scrittore e che avrebbe accompagnato, un tale di nome Hunter S. Thompson, non aveva neanche letto nessuno dei suoi lavori, ma accettò di andare. A quel tempo, Thompson si stava godendo i riconoscimenti per il suo primo libro, Hell’s Angels: The Strange and Terrible Saga of the Outlaw Motorcycle Gangs, che Thompson scrisse mentre era inserito della famigerata banda di motociclisti degli Hell’s Angels per un anno. Dirigendosi verso l’incarico del Derby, Thompson e Steadman non si erano mai incontrati e facevano affidamento solo su descrizioni fisiche generali. Si incontrarono solo tre giorni dopo, fuori dalla sala stampa. Faceva caldo e umido, ma ciò non impedì a un giovane stallone di nome Dust Commander di lasciare altri 16 cavalli nella sua stessa polvere e vincere la gara con un comando di cinque e una mezza lunghezza.

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Poco tempo dopo, Scanlan’s pubblicò il saggio di 7.200 parole The Kentucky Derby Is Decadent and Depraved: per la prima volta un pezzo (per quanto selvaggio e diverso da tutto il resto) avevo  l’uso del giornalismo sportivo convenzionale a favore di un resoconto, in prima persona, di un’odissea presso la pista di Churchill Downs. Successivamente venne ristampato nell’antologia di Tom Wolfe The New Journalism (1973) e in uno dei libri di Thompson, The Great Shark Hunt del 1979, un libro che raccoglie molti dei suoi primi lavori. L’articolo non fu letto molto all’epoca, ma Thompson attirò l’attenzione di altri giornalisti per il suo stile insolito.

Questo lavoro rappresenta l’esempio per eccellenza dell’intuizione straordinariamente umoristica e penetrante di Thompson, uno stile che ha così affascinato il pubblico che l’editore della rivista Boston Globe – Bill Cardoso – lo definì “puro giornalismo gonzo” – un termine che sarebbe rimasto per sempre con Thompson. Tutto ciò avviene durante un periodo di turbolenze nella storia americana, in seguito alle proteste politiche degli anni ’60 e al ridimensionamento dei primi anni ’70, inclusi gli omicidi nell’Ohio Kent State e il bombardamento della Cambogia. Il derby del 1970 è una scena sociale di corse, scommesse, alcolici, sesso.

Originariamente pubblicato in 10 tracce come CD nel 2012 (più precisamente un dramma radiofonico), viene prodotto dal compianto produttore Hal Willner. L’uscita in vinile è stata rimasterizzata nel 2022, 10 anni dopo, da Kramer con musica composta da Bill Frisell, uno dei più grandi chitarristi jazz viventi.

Un cast stellare di musicisti tra cui Curtis Fowlkes (trombone), Ron Miles (tromba), Eyvind Kang (viola), Doug Weiselman (fiati), Jenny Scheinman (violino), Hank Roberts (violoncello) e Kenny Wollesen (batteria, percussione).

Ralph Steadman svolge il doppio compito di ritrarre sé stesso nella narrazione e di contribuire con l’artwork originale al progetto. L’attore Tim Robbins cattura le pause e il modo di parlare a raffica di Thompson; Dottor John interpreta un ubriacone imbroglione, schietto, la cantante Annie Ross interpreta un’impiegata d’albergo.

Per la musica di sottofondo, Frisell si è immerso nella prosa. Ottoni distorti in stile Dixieland, archi tremanti, fiati che gemono: uno stile classico, più che uno stile jazz sincopato, ma che suona molto “americano”. Impressionistico e intimo piuttosto che grandioso, per il quale il musicista rinuncia al tocco inconfondibile della sua chitarra. La colonna sonora perfetta per questa critica politica e sociale dell’America che tutti dovrebbero leggere, e ascoltare.

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