Bill Skarsgård, il terrore di uno sguardo

Dal Pennywise di It al Conte Orlok del recente Nosferatu di Eggers, ripercorriamo la carriera dell’attore svedese, diventato rapidamente una delle icone dell’horror contemporaneo

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All’inizio di Nosferatu, remake del capolavoro di F. W. Murnau firmato da Robert Eggers, l’aspetto del Conte Orlok viene svelato in maniera graduale e lasciato intuire tramite pochissimi elementi: la voce, un’ombra, una mano, un’inquadratura fuori fuoco, il terrore negli occhi e nella voce del Thomas Hutter di Nicholas Hoult. Del volto, che per molto tempo rimane nascosto, la prima cosa che Eggers sceglie di mostrare è lo sguardo. Famelico, minaccioso e con una punta di sofferenza, in pochi istanti incapsula l’essenza del vampiro centenario interpretato da Bill Skarsgård e rende immediatamente riconoscibile l’attore, nonostante i diversi strati di trucco prostetico.

Anche Andy Muschietti, in It, fa la stessa cosa per il clown Pennywise nella scena d’apertura del film. Prima ancora del sorriso inquietante o della risata, infatti, ciò che cattura l’attenzione del regista (e dello spettatore) sono gli occhi, magnetici e divertiti ma senza alcun dubbio letali, dell’attore svedese. Entrambi i cineasti costruiscono quindi i propri villain – cioè la fonte del terrore e l’impalcatura fondante dei loro film – a partire dalla forza espressiva dello sguardo di Bill Skarsgård, forse la ragione principale che l’ha reso una delle icone dell’horror contemporaneo.

Classe 1990, Skarsgård nasce a Stoccolma in una famiglia di attori: è infatti il quartogenito (su otto figli) di Stellan Skarsgård (Dune – Parte 2, Chernobyl) e fratello di Gustaf (Vikings) e Alexander (True Blood, Succession, The Northman). Fin da piccolo è abituato a seguire il padre sul set, spesso viaggiando all’estero: “La carriera internazionale di mio padre è decollata quando ero bambino, e spesso girava in location molto esotiche, portandosi dietro tutta la famiglia. Per un bambino, recitare è il lavoro più interessante del mondo. Hai otto anni e tuo padre è su un set, ed è sempre tuo padre, ma ha una pistola e i baffi finti. Ed è questo che fai da bambino, quando giochi con gli amici. Perciò l’attrazione verso questo modo fantasioso e immaginario di essere pagati, di essere un adulto che si comporta come un bambino, mi si è impressa nel cervello fin da quando ero piccolo”.

A testimonianza di questa fascinazione per la recitazione, il suo esordio avviene a soli nove anni nel thriller svedese Järngänget, dove recita al fianco del fratello Alexander. Negli anni successivi prosegue la sua carriera in patria, ottenendo una nomination ai Guldbagge Awards (gli Oscar svedesi) per il suo ruolo da protagonista in I rymden finns inga känslor del 2010. Nel 2012 prende parte al suo primo film americano, Anna Karenina di Joe Wright, e nel 2013 entra nel cast della serie Netflix Hemlock Grove, in cui per tre stagioni interpreta un vampiro, diversi anni prima di essere il Conte Orlok in Nosferatu. Nel 2016, Skarsgård appare in The Divergent Series – Allegiant e nel 2017 in Atomica Bionda, finché non ottiene il ruolo del clown Pennywise in It e It – Capitolo 2, che lancia definitivamente la sua carriera.

L’interpretazione di questo personaggio è stata parecchio intensa per l’attore, che prima di ogni scena era solito “urlare e ridere istericamente per raggiungere un certo livello di adrenalina ed entrare nel personaggio”. Sulla genesi dell’iconica risata, ha raccontato di averla potuta provare solo in macchina mentre andava all’audizione per non terrorizzare i coinquilini, ma che aveva già in mente come farla: “Volevo che suonasse come qualcuno che sta avendo un attacco di panico, quasi come un pianto. Questo suono, amplificato, è diventata la risata. Non è la risata di una persona felice ma di qualcuno che è triste e sta per avere un attacco di panico mentre ride. Perfino farla ad alta voce mi faceva provare una sensazione inquietante che in qualche modo mi piaceva”. Il sorriso, invece, deriva da un talento particolare dell’attore nel piegare le labbra, che ha imparato dal fratello Gustaf.

Dopo It, Bill Skarsgård spazia tra il thriller, l’horror e l’action, continuando a interpretare personaggi moralmente ambigui: nel 2020 recita al fianco di Tom Holland e Sebastian Stan nel film Netflix Le strade del male, mentre nel 2023 interpreta l’eccentrico, spietato e codardo Marchese Vincent de Gramont in John Wick 4. Nel 2024, oltre al Conte Orlok di Nosferatu, è il protagonista di un altro remake, The Crow – Il corvo, dove veste i panni dell’oscuro antieroe Eric Draven, precedentemente interpretato da Brandon Lee nel film cult del 1994 in cui avvenne l’incidente che ne causò la morte prematura.

Tra i progetti futuri dell’attore, invece, ci sono il sequel di Lord of War, con Nicholas Cage, e soprattutto la serie HBO It: Welcome to Derry, in uscita nel corso del 2025, dove Skarsgård sarà nuovamente Pennywise. Sviluppata da Andy e Barbara Muschietti come i due recenti adattamenti, la serie è ambientata negli anni ’60 ed esplora le origini della maledizione che perseguiterà la città di Derry negli anni successivi, così come la storia delle origini del clown Pennywise, conducendo agli eventi del primo film.


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