Black Mirror. Netflix lancia un videogioco ispirato alla nuova stagione

La piattaforma ha messo a disposizione per gli utenti Thronglets, videogioco mobile ispirato a quello che ossessiona il protagonista di uno degli epsiodi della nuova stagione di Black Mirrror

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Con l’episodio Plaything della nuova settima stagione, la serie Black Mirror offre la possibilità agli spettatori di poter interagire con uno degli elementi della trama. Infatti, il videogioco Thronglets, fulcro narrativo dell’episodio, è diventato un vero gioco mobile, gratuito per gli abbonati Netflix. Creato da Night School Studio, Thronglets è un videogioco a metà tra The Sims e il Tamagotchi, in cui il giocatore si prende cura di adorabili creaturine gialle. All’inizio sono semplici compagni da nutrire e coccolare, tenere e allo stesso tempo inquietanti – una caratterizzazione coerente con l’universo Black Mirror – ma ciascuna di esse evolverà rapidamente dando il via ad una società autonoma.

Nell’episodio Plaything, scritto da Charlie Brooker, il protagonista interpretato da Lewis Gribben (da giovane) e Peter Capaldi (da anziano), diventa ossessionato dal videogioco Thronglets creato dal game designer Colin Ritman, interpretato nuovamente da Will Poulter, già presente nel film interattivo del 2018, legato al mondo di Black Mirror Bandersnatch. Questa ossessione alla fine condurrà ad un futuro distopico, con le creaturine del videogioco che cercano di avere più potere e di liberarsi dai vincoli della propria dimensione.

Come spiega Sean Krankel, a capo dei Night School Studio: “L’idea di vedere un episodio che già ci era sembrato così ispirato, strano, affascinante e unico, e poi poter vivere con quei personaggi direttamente a casa propria è qualcosa che mi entusiasma tantissimo. Non lo considero un semplice contenuto extra, è come diventare i protagonisti della propria versione di Plaything o Thronglets”. Anni prima di diventare l’autore di Black Mirror, Charlie Brooker era un giornalista di videogiochi per la rivista PC Zone, che compare anche in Plaything. Brooker ha raccontato di quando recensì Creatures, un gioco con animaletti da accudire: “È il massimo dell’autobiografico, perché poi succedono cose orribili di ogni tipo. Ho sempre saputo che sarebbe stato un gioco a metà strada tra Sim City e The Sims , e che sarebbe stato una sorta di rivisitazione di quello che la gente fa a The Sims , con in più una componente di intelligenza artificiale.”

Con Bandersnatch, Netflix e Brooker avevano già sperimentato il terreno dell’interattività. Thronglets non è solo il gioco  all’interno dell’episodio, ma esiste fuori dallo schermo, nel telefono dell’utente. Non è solo questione di gameplay, ma anche una forma narrativa parallela, che espande le tematiche della serie in una dimensione reale. Il videogioco aggiunge nuovi livelli di lettura, Easter egg ed un inquietante senso di continuità tra fiction e realtà.

Qui il trailer del videogioco

 

 

 

 

 

 

 


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