Blog DIGIMON(DI) – La fine dello spazio/percezione reale? (siamo già Avatar…)

A leggere le news di oggi, risuonano con una certa forza le affermazioni del filosofo francese Paul Virilio, che nell’ormai lontano 1989, aveva già parlato (nel libro “La macchina che vede”), della nuova era della “logica paradossale”,  ovvero del “passaggio dalla tele-visione alla tele-azione, la possibilità di tele agire in tempo reale a distanza”…

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Ecco le notizie:

L’occhio di Google va nei musei, ovvero l’Art Project di Google, Google View passa dalle strade delle città, all’interno dei luoghi chiusi. Se fino ad ora potevamo “passeggiare virtualmente” per le strade di una qualsiasi città del mondo, sia vedendola dall’alto che attraversandola strada per strada, ora si aprono le “gallerie d’arti virtuali”: possiamo visitare i musei “come fossimo lì”, non solo vedendo la riproduzione visiva delle opere d’arte, va “vivendone” la collocazione, il passaggio da un quadro all’altro, letteralmente muovendoci nelle gallerie alla ricerca delle opere d’arte più famose e “uniche”. Insomma la “street view” di Google diventa un “corridor view”, permettendoci non solo di visitare luoghi (un tempo) lontani ma anche di apprezzarne le meraviglie artistiche dall’interno. Si materializza fino in fondo la “profezia” di Virilio: “il viaggio non esiste più”, “con la rivoluzione delle trasmissioni, con la televisione e la teletrasmissione, tutto arriva senza che sia necessario partire, né viaggiare. E’ ciò che chiamo l’era dell’arrivo generalizzato” (abbattimento del percorso classico del viaggio: partenza, viaggio, arrivo).

L’effetto “straordinario” di questa visione degli Uffizi sta proprio in questa “sparizione dei corpi”, che in street view non è ovviamente possibile fare (con le tante problematiche relative alla privacy). Siamo soli nel Museo! Nessuno ci si mette davanti, o commenta ad  alta voce le opere davanti ai nostri occhi. E non solo: usciti dagli Uffizi possiamo certo passeggiare per Firenze con Street View, ma anche volare in ”tempo reale” in altri Musei: National Gallery di  Londra, la Reggia di Versailles di Parigi, Il Metropolitan Museum Art di New York, ecc…

Fantastico, ma anche inquietante.  Scriveva ancora vent’anni fa Virilio: “Noi stiamo perdendo il mondo a causa della velocità, poiché essa riduce sempre più l’ambiente mondiale a un niente” (…) Un giorno lo spazio-tempo del mondo non sarà più niente perché noi avremo perso l’estensione e la durata del mondo a causa della velocità. Noi non avremo solo guadagnato del tempo per recarci da un punto a un altro ma, soprattutto, noi avremo perso lo spazio-tempo del mondo.(…) Io dico che il “villaggio globale” è l’orrore, è il ghetto mondiale. Ora noi stiamo andando verso un villaggio globale che sarà in realtà il più grande confino e la più grande incarcerazione mai vissuti dall’umanità”.

Mobile KissL’altra notizia è altrettanto incredibile e innovativa, quanto altrettanto inquietante. Si sta sperimentando un cellulare in grado di comunicare “a distanza” effetti emozionali come baci e carezze.  “Una ricercatrice tedesca sta lavorando a un prototipo di telefonino in grado di trasmettere impulsi sensoriali grazie a schermi flessibili, iniettori di liquido, materiali spugnosi. E l’oggetto del nostro affetto non sembrerà così lontano” scrive Repubblica.  Come?:  “grazie a schermi flessibili, capaci di adattare la loro forma secondo i segnali che ricevono, e grazie a una mini-pompetta umidificante e a materiali spugnosi, il telefonino potrà trasmettere un bacio dato a distanza. Un bacio casto e amichevole, oppure passionale, così lo sentiremo con le labbra poggiate sullo schermo, a seconda di quello che la persona all’altra estremità della linea darà sullo schermo del suo analogo telefonino del futuro per trasmetterlo alla persona amata.

Ecco che dalla visione a distanza, che annulla l’idea stessa del viaggio come “movimento del corpo” a puro “movimento della visione”, anche le emozioni sensoriali possono essere trasmesse (e vissute) a distanza.  La comunicazione a distanza diventa “sensoriale”. L’Avatar dentro il quale “vivere” è sempre più vicino…

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array