Blu, bianco e rosso: l’autobiografia di Krzysztof Kieślowski
Tra i consigli di lettura per queste vacanze natalizie vi segnaliamo il racconto autobiografico del regista polacco, in cui ripercorre la sua vita e racconta la genesi dei suoi temi più cari

È disponibile nelle librerie italiane Blu, bianco e rosso, edizione italiana dell’autobiografia del regista polacco Krzysztof Kieślowski, pubblicata da Il Saggiatore e tradotta da Lucia Verdecchia. Originariamente pubblicato nel 1993 con il titolo Kieślowski on Kieślowski, il libro è curato da Danusia Stok, nota per essere la traduttrice inglese della saga letteraria fantasy The Witcher di Andrzej Sapkowski e aver collaborato alla sceneggiatura dell’omonima serie televisiva.
Blu, bianco e rosso è un racconto introspettivo in cui si intrecciano storia privata e collettiva, che ci conduce a scoprire il mistero nascosto dietro ogni inquadratura del regista. Dagli esordi documentaristici al rifiuto di diventare strumento del potere e il conseguente passaggio ai film di finzione, l’autore ripercorre e analizza i suoi temi cardini – colpa e redenzione, l’incertezza del vivere, l’alienazione – illustrandoci come sono stati realizzati materialmente, in che contesto e quali esperienze personali e riflessioni li hanno ispirati.
Krzysztof Kieślowski, nato a Varsavia nel 1941 e morto nel 1996, è stato una delle figure fondamentali del cinema polacco e mondiale. Due volte candidato al premio Oscar e tre volte in concorso a Cannes, dove ha vinto nel 1988 il premio della giuria per Breve film sull’uccidere, è stato insignito del Leone d’Oro di Venezia per Tre colori – Film blu (1993) e dell’Orso d’Argento di Berlino per Tre colori – Film bianco (1994).
Blu, bianco e rosso
Krzysztof Kieślowski
A cura di Danusia Stok
304 pagine
Prezzo 19,00€
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