Bob & Carol & Ted & Alice, di Paul Mazursky

Una sex comedy che prende in giro con intelligenza i costumi e le mode di fine anni ’60. Con influenze alla 8 e 1/2, è il film più riuscito del regista. Stanotte, ore 1.05, Rai Movie

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Il 1969 è l’anno della conquista della Luna e di Easy Rider, dell’inasprimento del conflitto del Vietnam e di Un uomo da marciapiede, dell’eccidio di Cielo Drive e di Il mucchio selvaggio. Siamo nel pieno della Controcultura americana, delle proteste contro la guerra, di Woodstock. Per il suo primo lungometraggio Paul Mazursky decide di andare controcorrente e di proporre una commedia dall’umorismo yiddish che prende in giro molti luoghi comuni contemporanei: le comunità terapeutiche, la psicoanalisi, la liberalizzazione dei costumi sessuali, la marijuana come agevolatore nell’integrazione sociale, il bigottismo della media borghesia americana.

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Per sfuggire alla noia della routine Bob (Robert Culp) regista documentarista e la moglie “desperate housewife” Carol (Natalie Wood) trascorrono il week end in una comunità new age che teorizza la liberazione dell’Io ed un approccio più aperto alla sessualità. Le rivoluzionarie idee in tema di sesso coinvolgeranno la coppia di amici Ted (Elliott Gould) e Alice (Dyan Cannon) fino all’ipotesi dello scambio di coppia e dell’orgia.

In Bob & Carol & Ted & Alice lo sguardo di Paul Mazursky è molto influenzato dal grande successo de Il laureato (1967) di Mike Nichols con il valore aggiunto di scambi di battute irresistibili che richiamano la comicità ebraica dissacrante di Woody Allen. Il film inizia con una lunga ripresa dall’elicottero accompagnata dalle note dell’Alleluia dal Messiah di Handel: la ieraticità della musica è un contrappunto grottesco a quei nudi esposti al sole per la ricarica interiore. L’iniziale ritrosia di Bob e Carol alle teorie comportamentali del guru si trasforma rapidamente in totale coinvolgimento e cambiamento della filosofia di vita: dire sempre la verità, rivelare tutto al partner e lasciare espandere la bolla desiderante del proprio Io. Più facile a dirsi che a farsi, soprattutto se sei sposato e hai già figli. Irresistibile la scena del ritorno a casa di Bob proprio mentre la moglie Carol si intrattiene amabilmente con il maestro di tennis: il richiamo alla libertà sessuale si scontra con l’orgoglio ferito e la reazione rabbiosa al tradimento. La reazione della coppia più conservatrice (Ted & Alice) riflette gli imbarazzi e le ipocrisie dell’americano medio pronto a giudicare le vite degli altri piuttosto che analizzare la propria. Ma quando l’aria di rivoluzione fa cadere il velo della menzogna, sarà proprio Alice, il personaggio più represso sessualmente, a proporre lo swapping e il tuffo di tutti e quattro nel lettone (“cosa c’è di più divertente di un orgia?”).

Mazursky porta i quattro personaggi al limite di una soglia per quei tempi invalicabile e li immortala in una immagine simbolo (i quattro a letto) che è diventata iconica. Tra i protagonisti spicca la prestazione attoriale di Natalie Wood che indossa con eleganza minigonne vertiginose e dosa sapientemente ingenuità e malizia. Nel finale i quattro amici in vacanza a Las Vegas vanno ad assistere allo spettacolo di Tony Bennett e, sulle note di What The World Needs Now Is Love di Burt Bacharach e Hal David cantata da Jackie DeShannon, si mescolano tra la folla scambiandosi degli sguardi complici. L’epilogo surreale, influenzato da 8 e 1/2 di Fellini, riconduce l’opera dentro i binari del politicamente corretto e lancia un messaggio peace and love molto in linea con il mood del tempo.

Punteggiata dalle musiche di Quincy Jones, scritta dallo stesso Mazursky con il produttore Larry Tucker, Bob & Carol & Ted & Alice è una sex comedy che prende in giro con intelligenza i costumi e le mode di fine anni ’60. Spartiacque verso un nuovo modo di intendere la commedia, è l’opera più riuscita di Mazursky e anche tra i film preferiti da Quentin Tarantino: la giacca di Bob/Robert Culp è praticamente identica a quella di Rick Dalton/Leo Di Caprio in C’era una Volta a…Hollywood.

 

Titolo originale: id.
Regia: Paul Mazursky
Interpreti: Natalie Wood, Robert Culp, Elliott Gould, Dyan Cannon
Durata: 104′
Origine: USA, 1969
Genere: commedia

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3.8

Il voto al film è a cura di Simone Emiliani

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Il voto dei lettori
4 (1 voto)
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