Born Villain: Shia LaBeouf regista per Marylin Manson
Mentre continua la sua carriera di attore (Wall Street: il denaro non dorme mai, Transformers 3 e l'atteso The Wettest County in the World di John Hillcoat, in uscita a dicembre) il giovane attore americano lanciato da Steven Spielberg si è dedicato alla regia: con Born Villain, corto che anticipa il nuovo album di Marilyn Manson
Se rimosso, visibile anche su VIMEO o sul sito ufficiale
Mentre continua la sua carriera di attore (Wall Street: il denaro non dorme mai, Transformers 3 e l'atteso The Wettest County in the World di John Hillcoat, in uscita a dicembre) il giovane attore americano lanciato da Steven Spielberg si è dedicato alla regia: con Born Villain, corto che anticipa il nuovo album di Marilyn Manson.
Malgrado le alte ispirazioni (il Macbeth shakesperiano e Un Chien Andalou di Luis Buñuel) Born Villain, frutto di una collaborazione che comprende anche la pubblicazione di un lussuoso artbook, non sta riscuotendo un gran successo in rete.
Il corto contiene infatti tutti i clichè cari all'estetica del “Reverendo” (che ha annunciato il suo lungometraggio Phantasmagoria ormai dal 2004); temi già sviluppati ampiamente negli anni passati da artisti quali Floria Sigismondi e E. Elias Merhige (i video) e Gottfried Helnwein (il geniale concept per The Golden Age of Grotesque). Quasi inevitabile per un esordiente come LaBeouf uscire dal confronto con le ossa spezzate.
Sembra che Marilyn Manson si sia interessato al progetto dopo aver visto un altro lavoro, forse più interessante, realizzato da LaBeouf per il rapper Kid Cudi: non esattamente un video musicale ma un vero e proprio corto, Maniac (primo e secondo trailer).