Box Office ITALIA 5/10/2011


Baciato dalla fortuna
non ha rispettato le aspettative e Vincenzo Salemme non ha superato la soglia del milione di euro. I mancati rinforzi della commedia italiana tengono il mercato in uno stato di depressione. In mancanza di avversari, I puffi hanno tenuto la vetta per la terza volta consecutiva: le creature di Peyo si stanno avvicinando ai dieci milioni di euro e il nostro paese ha contribuito al loro roboante incasso internazionale, che ormai ha superato il mezzo miliardo di dollari.

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Il primo week-end dell'autunno italiano ha confermato quella tendenza al ribasso che finora nessun titolo è stato in grado di ribaltare. Soprattutto, ancora non sono arrivati i rinforzi della commedia italiana, che l'anno scorso furono decisivi per far lievitare il mercato a suon di record. Dopo i precedenti di No problem e di SMS, c'erano grandi aspettative sul nuovo film con Vincenzo Salemme: invece, il suo esordio è stato al di sotto delle aspettative. Baciato dalla fortuna si è presentato nelle sale e non è riuscito ad abbattere la soglia del milione di euro: un traguardo che l'attore era riuscito a toccare sia nel 2007 che nel 2008. L'erede di Benvenuti al Sud è latitante e il cinema nazionale ha lasciato ancora una volta la vetta ad Hollywood. Tuttavia, i blockbuster offerti dagli Stati Uniti non sfoggiano dei numeri da record: fino a questo momento, Kung Fu Panda 2 non è andato oltre i dodici milioni di euro e non ha entusiasmato nessuno. Il caso de I puffi è differente: sulle creature di Peyo c'erano molte perplessità e la loro duratura permanenza al primo posto è abbastanza sorprendente. C'è però da considerare come il loro primato sia stato possibile solo perchè nessuno si è mostrato effettivamente competitivo: solo L'alba del pianeta delle scimmie è riuscito a fargli venire qualche grattacapo. In ogni caso, il film di Raja Gosnell si è avvicinato ai dieci milioni di euro e ha contribuito al roboante bottino internazionale di mezzo miliardo di dollari. Da parte sua, il ritorno dei primati intelligenti si è comportato egregiamente: il pubblico italiano continua a non essere minimamente attratto dalla fantascienza, ma il film di Rupert Wyatt arriverà alle stesse cifre di Super 8 di J. J. Abrams e di Steven Spielberg, che era partito con ben altre ambizioni. Le altre nuove uscite non hanno lasciato nessun segno memorabile: Drive di Nicolas Winding Refn ha messo la testa davanti, ma A Dangerous Method di David Cronenberg ha fatto segnare la media per sala più alta. La pelle che abito di Almodovar ha perso la sfida con Carnage di Roman Polanski: lo zoccolo duro dei cinefili ha perso qualche battuta e non ha garantito a nessuno dei due titoli il solito ritorno da quattro-cinque milioni.

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