Box Office ITALIA 15/3/2011


Il digiuno americano risaliva ai tempi di Rapunzel. Da allora, Hollywood aveva subito la tempesta delle commedie italiane, pronte ad egemonizzare il mercato. Rango ha ripreso la vetta e ha staccato Il rito: il titolo della Paramount ha collezionato un esordio da due milioni e ha confermato come i kolossal d'animazione siano gli unici blockbuster in grado di difendersi dignitosamente. Manuale d'amore 3 retrocede fino al quinto posto: per Aurelio De Laurentiis, le speranxze sono riposte in Amici miei.

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L'ultima volta che un film americano aveva raggiunto la vetta della nostra classifica eravamo ancora nel 2010. Allora, era stato Rapunzel a vivere un week-end di gloria, prima di abbandonare la scena ad una vera e propria tempesta di commedie italiane, pronte ad egemonizzare il mercato per tutto l'inverno. A distanza di tanti mesi, è stato Rango a godere del privilegio del primo posto. A quanto pare, le abitudini del pubblico non sono cambiate: in Italia, gli unici blockbuster ancora capaci di difendersi sono solo quelli d'animazione. Il kolossal della Paramount ha aperto con quasi due milioni di euro e si è prodotto in un esordio appena discreto, che è stato sufficiente a staccare Il rito e a lasciarlo nella seconda posizione. Rango rappresenta l'ambizioso tentativo della major di inserirsi in un mondo chiuso come quello dominato dalla Pixar e dalla Dreamworks: l'Italia ha contribuito all'impresa in modo limitato, in un bottino internazionale che ha speso due settimane per superare i cento milioni. Forse, il ricordo di Hannibal Lecter ha fatto colpo sui nostri spettatori: un film come Il rito ha avuto un buon riscontro, soprattutto in relazione alla sua storia d'oltreoceano, in cui la possessione di Anthony Hopkins è rapidamente scesa dopo la curiosità del debutto e poi non è mai uscita dall'anonimato. L'effetto degli Oscar ha mantenuto Il discorso del re al quarto posto, ma non gli è servito per far raggiungere il podio alla pluripremiata interpretazione di Colin Firth: a sorpresa, La vita facile di Lucio Pellegrini ha retto meglio di Manuale d'amore 3, che è retrocesso fino alla quinta piazza. Aurelio De Laurentiis ha dovuto incassare la seconda delusione della stagione, dopo il calo fisiologico di Natale in Sudafrica: il film di Giovanni Veronesi non ha trovato spazio nel momento d'oro del cinema italiano. Il produttore napoletano cercherà di rifarsi con Amici miei, ma la sensazione è che il vento sia cambiato: anche Tutti al mare ha faticato a trovare fortuna.

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