Box Office ITALIA 22/2/2011

Picone e Serena Autieri in Femmine contro maschi di Fausto Brizzi
I nostri schermi sono stati invasi dai prossimi protagonisti della notte degli Oscar. Il cinema italiano non ha battuto ciglio ed è rimasto in vetta con Femmine contro maschi, che ha tenuto il primo posto per la terza volta consecutiva. Il cigno nero e Il grinta non sono riusciti a sfondare e a ripetere i loro exploit americani: in attesa che un'eventuale pioggia di statuette possa rivalutare le loro entrate, sono stati battuti anche da Amore e altri rimedi.

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Picone e Serena Autieri in Femmine contro maschi di Fausto BrizziIl calendario delle uscite ha lasciato la scena ai titoli che domenica notte si contenderanno gli Oscar. Finora, solo Il discorso del re si era affacciato sui nostri schermi: dopo una permanenza di un mese, la vita di Giorgio VI ha raccolto una cifra vicina ai quattro milioni e mezzo. Adesso, il film con il favoritissimo Colin Firth si è visto affiancare da due dei suoi più agguerriti rivali: Il cigno nero di Darren Aronofsky e Il grinta dei Coen sono finalmente sbarcati in Italia. L’intenzione è quella di ripetere l’avvincente sfida a tre che negli Stati Uniti ha superato persino il traguardo dei cento milioni di dollari. Il cinema italiano ha subito il colpo ma ha saputo rispondere in modo adeguato. Innanzitutto, è riuscito a mantenere la sua bandiera sulla vetta, da dove sventola ininterrottamente sin da prima di Natale: Femmine contro maschi ha superato il tetto del milione di euro per la terza volta consecutiva e ha ormai accumulato un bottino che si avvicina ai dieci milioni complessivi. E’ bastato a sconfiggere i più quotati avversari, che aspetteranno i verdetti del Kodak Theatre per tentare di valorizzare meglio le loro entrate. Di sicuro, l’esordio non è stato all’altezza del loro percorso americano: in patria, tutti e tre i titoli si sono comportati meglio di altri costosissimi blockbuster. Nel ventaglio delle offerte hollywoodiane, il risultato migliore è stato quello di Amore e altri rimedi: la piccante relazione tra Anne Hathaway e Jake Gyllenhaal ha centrato il segno e ha incuriosito molto di più della ballerina Natalie Portman e del cowboy Jeff Bridges. La vita del tipico kolossal d’oltreoceano si conferma difficile: Sanctum ha salvato la faccia solo a fatica, mentre Io sono il numero quattro è caduto con una rapidità disarmante, la stessa con cui ha fallito in casa. Qualunquemente ed Immaturi stanno per finire la loro avventura commerciale con una buonuscita di quindici milioni di euro e sono andati ad impreziosire la lista d’oro dei successi italiani di questa stagione. Chiunque esca vincitore dal giudizio dell’Academy dovrà vedersela con Manuale d’amore 3: contro il tradizionale appeal della saga di Giovanni Veronesi, anche una pioggia di statuette potrebbe essere inutile…

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