Box Office ITALIA 16/2/2011

Emilio Solfrizzi e Luciana Litizzetto in Femmine contro maschi di Fausto Brizzi
Il cinema italiano ha resistito al timido attacco di Sanctum, che sui nostri schermi non ha trovato la sua improbabile rivincita: per riprendersi il primo posto, Hollywood dovrà fare molto di più… Femmine contro maschi ha mantenuto la vetta, ha ripetuto il successo di Maschi contro femmine e procede a grandi passi verso i dieci milioni totali. Tra Fausto Brizzi e Paolo Genovese è iniziato un derby avvincente: infatti, Immaturi ha già superato i tredici milioni

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Emilio Solfrizzi e Luciana Litizzetto in Femmine contro maschi di Fausto BrizziIl cinema italiano si è conquistato un altro fine settimana in testa alla classifica tricolore. I nostri film non sono stati scalfiti dall’attacco di Sanctum, che è arrivato sui nostri schermi subito dopo il suo pesante infortunio americano. Il titolo in 3D prodotto da James Cameron ha realizzato meglio di quanto fanno di solito i flop annunciati: per quanto non sia riuscito a prendersi una rivincita completa, ha superato il muro del milione di dollari, si è arrampicato fino al secondo posto e non è subito sprofondato nell’anonimato, come invece è capitato a The Green Hornet. Tuttavia, né il nome dell’artefice di Avatar né la stereoscopia sono riusciti a dargli la spinta necessaria per impensierire Femmine contro maschi, che ha tenuto agevolmente la vetta. La commedia di Fausto Brizzi ha raccolto altri due milioni e mezzo, si avvicina a grandi passi verso i dieci e ha completato la sua missione principale: quella di ripetere le cifre di Maschi contro femmine, che era stato una delle migliori sorprese dell’autunno. Dopo il boom di Notte prima degli esami, il regista romano ha messo insieme altri due successi ma ha trovato un degno rivale interno: grazie ai tredici milioni di Immaturi, Paolo Genovese ha conservato il podio e ha messo a segno il secondo colpo della stagione, dopo che La banda dei Babbi Natale aveva messo profanato la sacralità festiva del cinepanettone. Alla lunga, il suo film ha dimostrato un passo più resistente persino di quello di Qualunquemente, che si gode i suoi quindici milioni, ottenuti dopo aver preso il pesante testimone di Checco Zalone e di Che bella giornata. Anche Jack Black è riuscito ad evitare un destino già scritto: I fanstastici viaggi di Gulliver sarà dimenticato abbastanza presto, ma ha comunque portato a casa due milioni, in un paese tradizionalmente ostile ai tempi della commedia americana. La distribuzione di Burlesque ha risentito del suo drastico ridimensionamento americano, dove ha incassato solo l’indifferenza del pubblico. Il discorso del re è uscito in anticipo rispetto agli altri candidati all’Oscar e resta in attesa degli eventi: nel frattempo, ha già messo da parte più di tre milioni… Già da venerdì sarà possibile capire se i Coen e Il grinta sapranno fare di meglio.

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